Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra lunedì e sabato.
I TOP DI HSHS
Reto Berra (Friborgo Gotteron – 1 top, 1 flop): Dopo un inizio di campionato difficilissimo il Friborgo è in ripresa, e a testimoniarlo ci sono le pesanti vittorie dell’ultima settimana contro Berna e Zugo. Fondamentale per i dragoni l’apporto del portiere Reto Berra, che ha purtroppo macchiato la sua settimana con un’imprudente uscita che ha regalato agli orsi un gol, ma ciò non toglie che quella è stata l’unica rete incassata dall’ex NHL. Berra ha infatti parato tutti i tiri che ha fronteggiato, ottenendo il primo shutout stagionale ed evidenziando le migliori statistiche settimanali della lega, che parlano del 98.59% di parate e addirittura 5.34 gol evitati in rapporto alla media dei suoi colleghi.
Tim Berni (ZSC Lions – 2 top, 0 flop): Il 19enne difensore è alla sua seconda stagione in NLA, e dopo 19 partite ha già ottenuto lo stesso bottino di punti (8) del passato campionato, firmando ben 4 reti sin qui. Nell’ultima settimana è stato l’unico difensore ad avere trovato in due occasioni il gol, grazie al bell’inserimento nello slot a Bienne e ad un tiro velenoso dalla blu alla Valascia. Al suo bottino ha inoltre aggiunto un assist di prima, sfruttando così al meglio la media di 16 minuti a partita disputati (miglior giocatore della settimana con 3.77 P1/60).
Ryan Gunderson (Friborgo Gotteron – 1 top, 1 flop): Solo due le partite disputate dal Gottéron nella scorsa settimana, ma i dragoni sono riusciti a trasformarle in sei pesantissimi punti, ottenuti oltretutto sulle piste di Zugo e Berna. Con l’avvicendamento in panchina piano piano anche i friborghesi stanno trovando nuove energie, ed il difensore americano continua a mostrare ottimi numeri. Alla Postfinance Arena Gunderson ha aperto le marcature e fornito l’assist diretto per il game winning gol di Rossi, mentre alla Bossard di Zugo è stato tra i protagonisti nel finale quando gli ospiti hanno alzato il ritmo e spaccato la partita, fornendo un assist in power play e regalando continui spunti offensivi.
Joël Vermin (Losanna – 1 top, 0 flop): L’attaccante di origine olandese aveva faticato a trovare la via della rete sinora, riuscendo a mettere quattro dischi alle spalle dei portieri nelle prime quindici giornate. Nel fine settimana Vermin ha però lanciato nuovi e importanti segnali, con tre reti e un assist contro Berna e Davos. Alla Vaudoise Arena il suo 4-0 ha chiuso definitivamente i conti nel terzo tempo contro gli orsi (ed era sul ghiaccio in occasione di tre gol dei biancorossi), mentre a Davos con una doppietta ha fatto tremare i padroni di casa nella seconda metà della partita, non riuscendo però a completare la rimonta. Ottima la sua riuscita al tiro nelle due sfide, con tre gol su cinque tentativi totali.
Marco Müller (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Il primo centro biancoblù ha vissuto un avvio di stagione a rilento, ma ultimamente sta prendendo ritmo e quella appena passata è stata indubbiamente la sua miglior settimana di questo campionato. Müller ha infatti giustificato alla grande la convocazione in Nazionale giocando un derby strepitoso, contraddistinto sì da un gol (e da un rigore nell’epilogo) ma anche e soprattutto da un ritmo infernale cambio dopo cambio. Il biancoblù è stato eccezionale in forecheck così come a difesa della propria zona, recuperando un gran numero di dischi e confermando il suo buon momento alla Tissot Arena. Il suo slapshot in powerplay è infatti valso la vittoria per l’Ambrì, la prima di Cereda in casa del Bienne.
Benjamin Baumgartner (Davos – 1 top, 0 flop): Il direttore sportivo del Davos, Raeto Raffainer, lo aveva promesso prima di iniziare il campionato: “Benji è pronto per essere protagonista”. Queste prime 12 partite del torneo hanno confermato le sue sicure parole, in quanto Baumgartner ha già messo a segno ben 6 reti e 5 assist. Nell’ultimo weekend l’austriaco è andato in gol sia contro il Rapperswil che contro il Losanna, mostrando una personalità fuori dal comune per un ragazzo della sua età… L’enorme talento ha fatto il resto.
I FLOP DI HSHS
Niklas Schlegel (Berna – 0 top, 2 flop): Il Berna ha vissuto una settimana da incubo – un punto in tre partite – e complessivamente in pochi immaginavano di vedere i campioni in carica sotto la riga dopo i primi 19 match. Vittoriosi in appena tre delle ultime 10 uscite, gli orsi hanno tanti problemi che stanno contribuendo al momento nero, ed in questo senso le prestazioni di Schlegel non aiutano ad uscire dalla crisi. Raramente riesce infatti a trasmettere sicurezza, e la sua percentuale dell’86.9% è stata la peggiore della settimana, che si è riflessa in 3.6 reti incassate ad incontro. Jalonen gli dà costantemente fiducia, ma nelle sue ultime 10 partite è arrivato al 90% di interventi in appena tre occasioni… Decisamente troppo poco, anche per uno squadrone come il Berna.
Jesse Zgraggen (Zugo – 0 top, 1 flop): Lo Zugo continua a navigare tra turbolenti alti e bassi, e l’attuale sesto posto in classifica non rispecchia sicuramente quelle che erano le speranze dei tori per questo inizio di stagione. Se da un lato l’attacco è tra i più esplosivi, la difesa è la terza peggiore del torneo, ed elementi come Zgraggen che dovrebbero dare solidità per ora non stanno garantendo un apporto regolare. L’ex biancoblù sta evidenziando tante piccole sbavature che iniziano a sommarsi e, al fronte di appena un assist sinora totalizzato, l’ultimo match in cui Zgraggen è uscito in positivo dal ghiaccio ha oramai più di un mese di età.
Cédric Hächler (Rapperswil – 1 top, 0 flop): Anche il Rapperswil sta conoscendo un periodo di flessione dopo l’inizio a razzo e nelle difficoltà anche qualche giocatore comincia ad abbassare il livello delle proprie prestazioni. Fin qui Hächler aveva mostrato un’ottima solidità in retrovia, ma nell’ultima settimana si è reso protagonista di qualche errore di marcatura e di gestione del disco di troppo, uscendo in negativo per ogni partita disputata con un totale di -4. Fino a martedì contro il Losanna erano solo due le partite in cui aveva un segno negativo davanti al suo bilancio, ora (contando anche la partita contro i Lions di domenica scorsa) sono già quattro consecutive.
Danny Kristo (Rapperswil – 0 top, 1 flop): Dopo in inizio scoppiettante il Rapperswil ha un po’ rallentato, perdendo tutte le tre partite giocate nell’ultima settimana. Tra chi sta faticando a dare il suo contributo per invertire la tendenza troviamo l’attaccante statunitense, a secco di reti da oltre un mese e nelle ultime 12 uscite capace di far registrare appena due assist. Il buon esempio non dovrebbe mancargli – gli altri tre stranieri dei Lakers stanno facendo bene – ma ultimamente da parte sua mancano sia tiri pericolosi che una certa responsabilità in fase difensiva.
Luca Fazzini (Lugano – 1 top, 1 flop): L’inizio di campionato da fuochi d’artificio sembra già lontanissimo, tanto che la sua ultima rete risale alla trasferta di Berna di due settimane fa. Il cecchino bianconero sembra per ora aver perso quello smalto brillante che lo distingueva a ogni cambio. Non va sottovalutata l’assenza di Romanenghi, suo fidatissimo scudiero, ma che il numero 17 stia soffrendo il momento lo si vede chiaramente per come gestisce male il disco, volendo trovare a tutti i costi la conclusione pur non essendo nelle condizioni di farlo. Il lavoro sul ghiaccio è sempre encomiabile, ma non è fatto nella giusta maniera e mette in pericolo la gestione della partita, inoltre la fretta di voler tirare in porta non deve diventare un’ossessione. La pausa gli farà bene per ritrovare lucidità e freddezza.
Simon Moser (Berna – 1 top, 0 flop): Sembrava destinato al termine il periodo nero del Berna, dopo qualche vittoria incoraggiante, invece gli orsi sono ripiombati nell’ombra. Vero che gli infortuni non aiutano la squadra di Jalonen, ma la manina con cui si sono fatto battere a Losanna senza colpo ferire e il giorno dopo in casa dallo Zugo dopo aver scialacquato un comodo vantaggio la dicono lunga. A mancare sono molti dei senatori, tra cui un Simon Moser quasi impalpabile e uscito malamente dalla sfida casalinga, in pista nelle due occasioni dei gol in shorthand dei tori e incapace di pungere davanti al portiere. Le fortune del Berna sono passate spesso dall’intelligenza di gioco e dalla forza fisica di Moser, Jalonen dovrà ritrovare al più presto un altro dei suoi leader.