Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Viktor Östlund (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Non sono mai situazioni facili quelle che è chiamato ad affrontare il figlio d’arte, un po’ a ricordare quando era stato mandato in pista la scorsa stagione alla PostFinance Arena di Berna, dove aveva sfoderato una prestazione pazzesca. Ora ci sono però gli elementi per discutere su quale tra le due sia la miglior partita di Östlund, che giovedì contro gli ZSC Lions ha fornito una prova di grandissimo spessore, nonostante un gol a freddo figlio anche un po’ dell’inesperienza. Per tutto il resto della gara il biancoblù ha però disinnescato alla grande i temibili attaccanti avversari, tanto da indurre molti a pensare che Cereda lo avrebbe confermato anche a Rapperswil. Lì è invece subentrato solo a partita in corso, ma la frittata era fatta e nemmeno lui ha potuto molto in una serata storta in tutto per tutto.
Henrik Tömmernes (Ginevra Servette – 3 top, 1 flop): È impressionante la costanza con cui lo svedese contribuisce al gioco del Servette, ed ultimamente la sua produttività è davvero esplosa. Tömmernes ha infatti trovato la rete addirittura in quattro partite consecutive – e nelle ultime sei uscite ha firmato altrettanti gol! – unendo il tutto a diversi assist che portano il suo bottino a quota nove punti nelle ultime sette partite. Nell’occasione ha iniziato la settimana segnando due volte contro il Lugano (una per sera), con il particolare il game winning goal di venerdì che ha lasciato di sasso Schlegel… Non contento ha firmato anche il gol decisivo nella sfida di Bienne, portando il suo totale di reti a otto ed insidiando così il primato tra i difensori di Nygren (9), che ha però giocato tre match in più.
Thomas Wellinger (Lugano – 2 top, 1 flop): Chiamato ai doppi (e tripli) turni contro il Davos, il difensore bianconero ha accumulato quasi 32 minuti di gioco contro i grigionesi, mostrando una grande lucidità e una capacità di lettura delle situazioni sempre ottimale fino all’ultimo secondo, trovando anche la rete a porta vuota a fil di sirena. Serge Pelletier si è affidato al suo miglior difensore per tenere in piedi il reparto nella sfida domenicale, dopo che il 32enne si era mostrato come uno dei più lucidi già nelle due sconfitte di Ginevra. Una garanzia di efficienza, semplicità e professionalità.
Daniel Winnik (Ginevra Servette – 1 top, 1 flop): Ha fatto fatica l’ex attaccante NHL a ritrovare le migliori sensazioni ma, una volta trovate si è letteralmente scatenato. Nelle due sfide contro il Lugano Winnik è stato protagonista con tre assist nella prima partita e tre reti nella ripetizione (oltre ad un ulteriore passaggio), mettendo a referto ancora un gol e un ultimo assist nella vittoria domenicale contro il Bienne. Per il 35enne il bottino è di quattro gol e cinque assist in soli quattro giorni, il che gli permette di risultare di gran lunga il miglior attaccante della settimana.
Yannick Zehnder (Zugo – 1 top, 0 flop): Uno dei giocatori più interessanti usciti dal settore giovanile dello Zugo negli ultimi anni, sta finalmente trovando una sua vera dimensione in National League. Giocatore intelligente e con un grande senso della posizione, Zehnder sta vedendo ripagato il grande lavoro che porta sul ghiaccio, un compenso pagato in reti sonanti. Sono infatti già dieci i gol trovati dal 23enne in questa stagione, di cui quattro nell’ultima settimana di campionato, compresa una splendida tripletta contro il Friborgo. Oltre alle tre reti rifilate ai dragoni c’è anche quella segnata nella sconfitta patita alla Bossard Arena contro il Davos, il che gli permette di stare tre i migliori marcatori dei tori, superato al momento solo da Dario Simion.
Sven Andrighetto (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Lo Zurigo ha vissuto una settimana tra alti e bassi con due vittorie su quattro partite disputate, ma con tanti momenti in cui Andrighetto e compagni hanno comunque proposto un ottimo hockey. Proprio l’ex giocatore dei Colorado Avalanche è stato tra i protagonisti con tre gol e un assist di prima, oltre al ritmo indiavolato che è riuscito a garantire alla sua linea. Ad impressionare nel suo caso sono infatti le giocate che vanno oltre il tabellino, quelle che riesce a sfoderare grazie ad una tecnica sopra la media e ad una grande velocità di pattinaggio ed esecuzione.
I FLOP DI HSHS
Reto Berra (Friborgo – 0 top, 2 flop): La settimana del portierone del Gotteron era iniziata in maniera promettente con la vittoria di Bienne (un gol incassato su 28 tiri), ma nel significativo test contro lo Zugo non è riuscito a sostenere la squadra nella maniera che ci si aspetterebbe da un giocatore della sua caratura. Apparso addirittura un po’ arrendevole in alcune circostanze, Berra nella doppia sfida ha evidenziato un opaco tasso di parate dell’85%, con il particolare quelle tre reti concesse su appena 19 tiri che domenica hanno fatto malissimo alla squadra. Dopo l’ottimo mese di dicembre Berra sembra ora giocare con il freno a mano tirato, tanto che nelle prime uscite del nuovo anno è stato statisticamente tra i peggiori della lega.
Tim Heed (Lugano – 1 top, 1 flop): Il difensore svedese è arrivato a Lugano con l’etichetta di “croce e delizia”, e nelle ultime settimane ha dimostrato appieno il perché. Dopo le quattro reti trovate a cavallo di Natale, l’ex NHL è incappato in uno di quei buchi che lo hanno spesso condizionato durante la carriera sul piano difensivo, con le due seratacce di Ginevra. Spesso fuori posto nella partita del giovedì, quando si è perso malamente Riat sul primo gol di casa e Miranda sul 5-2, ma soprattutto a pesare è l’incredibile errore in power play sul 2-1 venerdì, che ha regalato la rete del pareggio a Winnik.
Tobias Geisser (Zugo – 0 top, 1 flop): Sta vivendo una stagione tra alti e bassi il giovane draftato dai Washington Capitals, e nell’ultima settimana un bilancio di -6 ben riassume le indecisioni in fase difensiva evidenziate in tandem con capitan Diaz. La svista più grande è stata quel disco mal gestito lungo la balaustra in occasione della prima rete del Friborgo, ed anche domenica durante la rivincita contro i dragoni si è ritrovato sul ghiaccio per entrambe le segnature avversarie. Nel suo caso il linguaggio del corpo trasmette una certa insicurezza, con decisioni non sempre perfette a livello di posizionamento e qualche difficoltà nel gestire il puck quando viene messo sotto pressione.
Toni Rajala (Bienne – 0 top, 2 flop): Fatica il Bienne, e non a caso fatica in concomitanza con le difficoltà dei suoi stranieri. Il finlandese Toni Rajala è in una di quelle stagioni in cui un attaccante ha difficoltà anche a trovare le cose più semplici, ed è abbastanza significativo vederlo così fuori dal gioco e poco pericoloso, lui che per stagioni era stato uno degli attaccanti più letali ed elusivi del campionato. Il 29enne non va a segno da otto partite, che per lui significa un’eternità, e le difficoltà le si vedono anche nel trovare lo spazio e il tempo per crearsi le occasioni, lui che necessitava anche del minimo sindacale per fare male.
Benjamin Baumgartner (Davos – 0 top, 1 flop): Il Davos ha avuto una certa crescita nelle ultime settimane, mantenendo però un rendimento fortemente altalenante, un po’ quello che sta avendo anche il talento austriaco. Atteso alla stagione della consacrazione, il 21enne al momento fatica a prendere in mano la sua parte di squadra, mostrando anche lui dei momenti a vuoto piuttosto consistenti, tanto che non riesce a iscrivere il suo nome sul tabellino dal 18 dicembre, dopo un avvio di stagione più che promettente, salvo poi spegnersi improvvisamente prima di Natale.
Robbie Earl (Langnau – 0 top, 1 flop): Dobbiamo probabilmente rassegnarci all’evidenza, Earl è un giocatore in netto declino e difficilmente lo rivedremo sui suoi migliori livelli. Nemmeno posizionarlo nell’intrigante linea con Maxwell e Nilsson lo ha risvegliato, e dopo l’anonima sfida della Corner Arena di martedì lo statunitense è finito addirittura in sovrannumero contro gli ZSC Lions, con Franzen che ha preferito giocare con appena due stranieri. I numeri sono d’altronde impietosi, Earl non segna dal 23 ottobre (11 partite) ed in questo lasso di tempo ha firmato appena due assist.