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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Benjamin Conz (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): Purtroppo sabato sera ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un infortunio nel terzo tempo, che gli ha impedito di difendere il suo shutout costruito sin lì con un’ottima prestazione contro il Ginevra. Apparso sicuro e concentrato alla prima partita da titolare dopo la quarantena, Conz ha parato tutti i 19 tiri effettuati da Omark e compagni, mentre la sera precedente a Rapperswil si era distinto per un intervento spettacolare con il bastone su tiro di Sataric, che si è visto negare il gol a botta sicura. Un ottimo rientro insomma, ma che potrebbe essere seguito da un nuovo stop.

Tim Heed (Lugano – 1 top, 0 flop): Dopo un inizio di campionato a singhiozzo, durante il quale il difensore svedese ha faticato a mostrare le qualità per cui era più atteso, Heed si è preso in mano il Lugano nella partita contro il Friborgo, segnando il gol decisivo all’overtime che ha regalato i due punti ai bianconeri. Prima della rete del 5-4, l’ex NHL aveva già propiziato la segnatura d’apertura di Arcobello e colpito un palo clamoroso con un’altra cannonata dalla linea blu, e per tutta la partita ha dettato i ritmi delle transizioni offensive, facendosi pure trovare pronto nelle coperture. Non da ultimo, trovare la forza di segnare quella rete all’overtime dopo 27 minuti giocati in ogni situazione ha mostrato la grande lucidità di Heed e la sua capacità di prendersi le responsabilità giuste.

Dominik Egli (Rapperswil – 1 top, 0 flop): Il difensore del Rapperswil sta mettendo in chiaro a tutti che la scorsa stagione non è stata assolutamente casuale e anche in questo autunno si sta esprimendo ad alti livelli, dimostrando una continua crescita in molti aspetti del gioco, messi in evidenza ancor più giocando in una squadra come quella di Tomlinson. Nell’ultima settimana il 22enne – che si vocifera sia vicino al Davos per la prossima stagione – è andato a punti contro Ambrì Piotta e ZSC Lions mettendosi in tasca 1 gol e 3 assist e un bilancio di +3, stando sempre al centro di molte delle azioni pericolose dei Lakers.

Roman Cervenka (Rapperswil – 1 top, 0 flop): Non lo abbiamo certo scoperto nell’ultima settimana, ma ogni volta che si vede il ceco scendere in pista ci si sorprende della sua classe cristallina. Cervenka, miglior marcatore degli ultimi turni con 5 punti (2 gol) in 3 partite, si è confermato il vero motore dei Lakers, cambiando letteralmente la squadra ogni volta che scende sul ghiaccio. Di grandissimo spessore il suo match contro l’Ambrì Piotta, quando ha surclassato i leventinesi ed in combutta con Clark ha rappresentato una forza inarrestabile. Il ceco sta viaggiando ad una media di oltre un punto a partita, confermandosi tra i giocatori più efficaci dell’intera lega.

Julius Nättinen (Ambrì Piotta – 3 top, 0 flop): Arriverà il momento in cui il finlandese dovrà rallentare il suo ritmo, ma per ora Nättinen non accenna a fermarsi. Il top scorer biancoblù è andato a segno sia nella spenta serata di Rapperswil, sia nelle più convincente sfida contro il Ginevra, firmando in quest’ultima occasione il game winning goal. Nessuno sembra aver ancora trovato la giusta risposta alla sua stoccata al volo, ed ora le statistiche parlano di addirittura 12 gol trovati nelle prime 10 partite della stagione. Nessuno al momento può insidiare da vicino la sua media di 1.2 reti ad incontro, ed anche in termini di gol segnati in rapporto al minutaggio è ampiamente il miglior giocatore della lega con 3.92 G/60. Con il passare del tempo il suo impatto sta inoltre iniziando ad andare oltre il tabellino, con Nättinen che nel weekend ha proiettato leadership e sicurezza, rendendo migliori i compagni attorno a lui.

David Desharnais (Friborgo – 1 top, 0 flop): Il canadese rimane uno dei giocatori più talentuosi sul piano offensivo dell’intero campionato, anche se la regolarità di rendimento non è sempre il suo forte. Ma quando azzecca la serata (o le serate…) giusta, l’ex NHL si dimostra un playmaker eccezionale, capace di mandare in rete i compagni in qualunque maniera. Nell’ultima settimana il friborghese ha messo in pista il suo arsenale, piazzando in particolare due assist alla Cornèr Arena contro il Lugano e andando a segno contro il Bienne segnando tra l’altro il game winning goal, per un totale di quattro punti e un bilancio di +4. Con Stalberg e Mottet forma ormai una delle linee offensive più in forma e pericolose della National League.


I FLOP DI HSHS

Reto Berra (Friborgo – 0 top, 1 flop): Nell’ultima settimana i portieri visti all’opera in National League si sono comportati generalmente bene, quindi ci si riduce ai dettagli per cercare di giudicarli. Reto Berra questi dettagli li ha un po’ persi già a Lugano, dove è apparso in diversi frangenti insicuro ed è parso tendente a “esagerare” le sue giocate, causando qualche problema anche ai suoi difensori. A Bienne l’ex NHL è uscito con l’ottima cifra del 97% di parate, anche se sull’autorete di Gunderson si è mostrato alquanto lento nella reazione e poco attento sui movimenti del disco. Va detto, un flop molto leggero il suo.

Alessandro Chiesa (Lugano – 0 top, 1 flop): Alcuni segnali di insicurezza si erano già palesati nelle prime partite di campionato, ma ultimamente l’ex capitano bianconero pare essere protagonista di una certa regressione. Non sembra nemmeno più lui con quegli errori a volte banali e quasi inspiegabili, dettati forse da una mancanza di serenità o di sicurezza, emersi in particolare nella sfida contro il Friborgo. Il 33enne al momento non sa più dare quelle certezze di impermeabilità difensiva e di leadership che aveva garantito per anni con la maglia del Lugano, tanto che pian piano ha anche perso diverso spazio sul ghiaccio, tanto da vedersi schierato come settimo difensore nel line-up che avrebbe dovuto affrontare lo Zugo venerdì. A lui stesso il compito di dimostare che è solo un periodo negativo.

Henrik Tömmernes (Ginevra – 1 top, 1 flop): Il Ginevra ha vissuto un weekend da dimenticare, ed anche per il difensore svedese – solitamente tra i migliori dei suoi – c’è stato molto su cui riflettere. Forse frustrato da una rete che gli manca da oltre un mese e mezzo, Tömmernes non è riuscito ad illuminare il gioco dei granata come di suo solito, e si è anzi resto protagonista di quel brutto intervento su Trisconi alla Valascia che ha segnato pesantemente l’incontro. Lo svedese si è guadagnato una doccia anticipata ed ha lasciato nei guai i suoi compagni, con cinque minuti di boxplay da affrontare ed un’inerzia della sfida che da quell’episodio è girata in favore dell’Ambrì Piotta.

Yannick Herren (Friborgo – 1 top, 1 flop): Dopo un inizio di stagione promettente la produttività di Herren è precipitata, tant’è che il suo nome non si vede sui tabellini oramai da quasi un mese. In settimana l’attaccante ha perso pure il suo posto nel top six, a risultato di una certa sterilità offensiva ma soprattutto in seguito ai disastri combinati in fase di impostazione e copertura. Basta infatti andare a rivedere la seconda e terza rete segnata dal Lugano martedì per accorgersi delle sue gravi leggerezze, che oramai lo stanno accompagnando da un po’ di tempo.

Johnny Kneubuehler (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): L’attaccante biancoblù riesce a salvare le apparenze con prestazioni che hanno degli aspetti promettenti, ma nemmeno quando è nelle condizioni ideali riesce a dare concretezza al suo gioco. Kneubuehler si impegna e trova spesso dei cambi di buon livello, ma il bottino di appena un assist in seconda dopo 14 partite è troppo poco ed è ora di iniziare a badare anche alla sostanza. Da inizio stagione Cereda gli ha fornito tutte le possibilità di lasciare il segno, con un posto spesso e volentieri nel top six ed un ruolo fisso in powerplay (con 55 minuti è il terzo giocatore più utilizzato in superiorità), ma i frutti faticano tremendamente ad arrivare. Nel suo caso le premesse sono buone da tempo, ma purtroppo continua sempre a mancare qualcosa.

Damien Brunner (Bienne – 0 top, 1 flop): Il suo rientro dopo l’ennesimo infortunio non è stato contraddistinto da grande fortuna, nonostante la vittoria del Bienne contro il Langnau, che tiene a galla i giallorossi in un periodo di grandi difficoltà. Nelle ultime tre partite l’ex bianconero non ha messo a referto nemmeno un punto (dopo i 6 nelle prime 3 partite) e le prestazioni personali sono state decisamente sotto le attese. Contro il Friborgo un suo grossolano errore di sufficienza nel gestire il disco sulla linea blu ha spianato la strada a Stalberg e Mottet per il 3-1 che ha di fatto “ucciso” la partita, mentre nel successo contro i Tigers Brunner si è lasciato andare a un gesto di frustrazione a gioco fermo e risultato acquisito, colpendo con un pugno al volto Brännstrom mentre gli arbitri stavano allontanando i due giocatori. Un gesto costato 5’ e penalità di partita all’attaccante dei seeländer.

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