Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.
I TOP DI HSHS
Ivars Punnenovs (Langnau – 1 top, 0 flop): Il suo Langnau sta vivendo un inizio di campionato difficile, ma il portiere lettone sta tornando ad essere una sicurezza dopo aver mancato per infortunio l’inizio di stagione. Punnenovs ha infatti vissuto un weekend di alto livello, risultando a tratti eccezionale anche nella sconfitta incassata in casa contro il Lugano. Si è però issato a grande protagonista sabato a Berna, quando i Tigers hanno espugnato la PostFinance Arena nonostante i 41 tiri degli orsi, che lui ha respinto con un’eccezionale percentuale del 97.56%. Punnenovs ha così portato alla vittoria i suoi parando diversi tiri ad alto coefficiente di difficoltà, basti pensare che quasi la metà delle conclusioni il Berna le ha trovate dallo slot.
Tobias Fohrler (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): È una delle sorprese decisamente positive di questo inizio di campionato dei leventinesi, anche se di “sorpresa” vera e propria non si può parlare visto che aveva già mostrato diverse buone cose la scorsa stagione. Ora però Cereda ha trovato in lui un elemento su cui fare affidamento praticamente in ogni situazione, e dunque non deve stupire che nel derby sia stato il giocatore più impiegato in assoluto. A livello difensivo sta lavorando per acquisire solidità in coppia con Pezzullo, ed in generale dimostra sempre di imparare dai propri errori e non ha paura di prendersi sempre più responsabilità. È diventato una pedina importante del powerplay con la sua presenza davanti al portiere avversario (suo lo screen sul gol di Zwerger nel derby), ed anche a 5-contro-5 lo si vede sempre più spesso prendere iniziativa e portare il disco in profondità, oppure andare al tiro come in occasione del rebound che ha permesso a Trisconi di segnare contro il Berna. Ha margini di miglioramento, ma la strada è sicuramente quella giusta.
Santeri Alatalo (Zugo – 1 top, 0 flop): La regolarità di rendimento non è sempre stata il punto forte del difensore svizzero-finlandese e a volte incappa in serate storte, ma quando riesce a tirare fuori le giocate giuste raggiunge livelli anche molto alti. In quest’ultima settimana di campionato Alatalo ha mostrato tutto questo, una serata non propriamente positiva contro il Ginevra, ma poi altre due partite fatte di solidità, leadership e punti. Contro il Bienne ha infatti infilato una rete e tre assist, mostrando colpi di classe e capacità di manovra, e infine è andato a punti anche sabato a Rapperswil, affermandosi come il difensore più produttivo della settimana.
Giovanni Morini (Lugano – 1 top, 0 flop): Già da qualche settimana, in barba alle pause da quarantene, l’attaccante bianconero si è mostrato come uno degli uomini più in forma della truppa di Pelletier e nel weekend appena concluso è stato costantemente tra i migliori in pista. Infaticabile per lavoro a tutta pista, energia e sforzo fisico, il centro italiano è stato premiato anche da due gol contro Langnau e Ambrì Piotta, ma è stata soprattutto la rete del pareggio nel derby ad assumere un’importanza fondamentale. Quel gol ha lanciato la rimonta del Lugano sull’Ambrì Piotta e l’urlo “da battaglia” dopo aver insaccato quel disco ben definisce la grinta che il numero 23 porta in pista a ogni cambio. Un vero trascinatore e un giocatore sempre più di qualità.
Jan Kovar (Zugo – 2 top, 1 flop): Il ceco dello Zugo è stato l’attaccante più produttivo della scorsa settimana grazie ad un bottino di cinque punti (due gol e tre assist di prima), confermando così la sua progressione di forma dopo un inizio a rilento. Autore di appena un assist nelle prime cinque uscite, Kovar ha firmato 10 punti nelle ultime cinque partite, aiutando così lo Zugo a tenere la velocità di crociera del Losanna in vetta alla classifica. Da rivedere la gestione con estrema calma del puck nello slot per il 2-2 in casa del Bienne, ma è soprattutto a livello di playmaking che ha saputo brillare, con tanti dischi smistati con estrema precisione ed una presenza sul ghiaccio che ha dettato i ritmi della sua prima linea.
Steve Moses (Rapperswil – 1 top, 0 flop): Dopo diverse assenze e un periodo di adattamento frenato dalle pause imposte al campionato, l’attaccante statunitense ha cominciato improvvisamente a far vedere di che pasta è ancor fatto. La sua doppietta contro il Friborgo ha contribuito a fermare la serie positiva dei dragoni e si è rivelata decisiva con il game winning gol per incassare tre punti, mentre sabato sera ha fatto sudare sette camicie allo Zugo mettendo a segno la spettacolare rete del provvisorio vantaggio sangallese, frutto tutta del suo repertorio di velocità e abilità al tiro. Il Rapperswil si sta confermando sempre più come una brutta gatta da pelare e Moses è una freccia in più all’arco di Tomlinson.
I FLOP DI HSHS
Tomi Karhunen (Berna – 0 top, 1 flop): Se la scorsa stagione è stata difficile per il Berna, questa sembra iniziata pure peggio. Varie decisioni avventate hanno portato tra le altre a ritrovarsi un posto di straniero occupato da un portiere e questo, si sa, è sempre un grosso rischio. Il rischio è che ci si trovi con una squadra che non gira e un portiere che non dà le necessarie garanzie, dopo un inizio stagionale incoraggiante. Dopo i disastri commessi contro il Davos (squadra altrettanto in difficoltà) Karhunen è stato relegato in panchina nella sfida della Valascia contro l’Ambrì Piotta, riprendendosi la porta nel derby contro il Langnau. Contro i Tigers non ha commesso errori particolari anche se sulla rete decisiva l’impressione è che potesse fare di meglio dal lato della pinza e la sua settimana è chiusa da una percentuale di parate dell’87,7%, fortemente insufficiente per fare la differenza nella sua posizione.
Ramon Untersander (Berna – 0 top, 1 flop): È vero, venerdì alla Valascia ha saputo segnare un gol ed ha pure trovato la rete nell’epilogo dei rigori, ma difensivamente le prestazioni recenti di Untersander sono state da incubo. Buttando un occhio alle statistiche ci si accorge velocemente che il suo -6 è il bilancio settimanale più negativo dell’intera lega, a partire dalla secca sconfitta casalinga contro il Davos che lo ha visto in grande difficoltà. Alcuni suoi errori sembrano nascere dalla volontà di strafare, che lo portano spesso ad errori di posizionamento e valutazione della situazione. Offensivamente sa sempre garantire buoni impulsi, ma da un elemento della sua esperienza ci si aspetta un gioco più maturo e bilanciato, soprattutto considerando che viene impiegato in coppia con il giovane Henauer.
Kevin Fey (Bienne – 0 top, 1 flop): La situazione in quel di Bienne è piuttosto difficile e a una produzione offensiva incostante si unisce una difesa traballante e poco affidabile. Il capitano dei seeländer è incappato anche lui in una settimana storta, uscendo con un -4 che lo ha collocato sul ghiaccio solamente in occasione di reti subite dalla propria squadra, praticamente la metà di quante ne ha incassate il Bienne in tre partite. La squadra di Leuenberger necessita disperatamente di leadership e di caratteri forti, in quello che è il primo vero momento difficile degli ultimi anni, ma per ora quasi nessuno riesce a far scattare la scintilla, nemmeno il capitano.
Julien Sprunger (Friborgo – 0 top, 1 flop): Sprunger è oramai da tempo una delle grandi certezze del nostro campionato, e proprio per questo fa specie vederlo così in difficoltà nel produrre sul fronte offensivo. Dopo dieci partite disputate il capitano del Friborgo è infatti ancora fermo a zero reti, ed anzi prima della serata di sabato il suo bottino di punti era ancora completamente in bianco. Contro il Bienne ha trovato un assist in seconda, ma per scrollarsi di dosso questa crisi personale dovrà fare ben altro. Fortunatamente la squadra sinora non sta mostrando problemi sul fronte offensivo, ma lo sniper per eccellenza dei burgundi sembra ben lontano dal riconquistare un posto nel top six.
Toni Rajala (Bienne – 0 top, 1 flop): Il Bienne sta pagando a prezzo piuttosto scottante il dopo-Hiller, non solo con le difficoltà in porta, ma anche con quelle in attacco. Emblematico il rendimento attuale di quello che negli anni si è confermato come uno degli sniper più prolifici e regolari del campionato, ossia Toni Rajala. Il finlandese è fermo a quota due reti, non va a segno da sette incontri e nelle ultime tre partite è andato al tiro solo quattro volte (tolti dal conteggio tre appoggi dalla lunga distanza). Senza le reti del suo fromboliere principale Lars Leuenberger vede i problemi della sua squadra crescere in maniera troppo costante.
Perttu Lindgren (Davos – 0 top, 1 flop): Anche a risultato di un calendario “a singhiozzo”, l’inizio di stagione del Davos si sta confermando tra alti e bassi, e nemmeno le individualità hanno per ora saputo indicare la via. Dopo la vittoria a Berna sono infatti arrivate le sconfitte contro Bienne e Ginevra, ed il finlandese si è mostrato poco incisivo sul fronte offensivo e distratto in diverse circostanze. Alla Tissot Arena ha smistato con leggerezza un puck nel terzo d’attacco che si è poi trasformato nel contropiede vincente dei seeländer, mentre in casa contro i granata ha spesso sbagliato tempismo nei movimenti, prima di rendersi protagonista della goffa battaglia alle assi terminata con la rete di Omark.