Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Tobias Stephan (Losanna – 1 top, 0 flop): Come sempre non particolarmente spettacolare, come sempre calmo ed estremamente sicuro nei suoi interventi. Il veterano portiere dei vodesi si è confermato in un buon periodo di forma anche contro il Lugano, quando ha parato complessivamente 35 tiri ed ha fatto sembrare tutto semplice, anche quando gli attaccanti bianconeri hanno saputo costruirsi delle ghiotte occasioni. Con oltre il 97% di interventi ha portato i vodesi al successo e, dopo un inizio un po’ balbettante, ora i suoi numeri parlano del 95.56% di salvataggi e 129 tiri bloccati sull’arco delle ultime quattro partite.
Ryan Gunderson (Friborgo – 1 top, 0 flop): Nell’ambito di una difesa che fatica a produrre spunti offensivi, l’esperto statunitense sta cercando di guidare i suoi in entrambe le zone della pista, e quando lui è sul ghiaccio gli impulsi sono assicurati. In pista per una settantina di minuti sull’arco di tre partite, Gunderson ha trovato due volte la via del gol, confermando ottime intuizioni offensive e decidendo la partita di Langnau all’overtime. Ha aggiunto al suo bottino due assist di prima, portando il suo bilancio stagionale a 9 punti in 7 incontri.
Erik Brännstrom (Langnau – 2 top, 0 flop): Il giovane svedese in prestito dagli Ottawa Senators continua ad impressionare e, dopo la buona entrata in materia nel nostro campionato, si è confermato anche nell’unica partita settimanale dei Tigers come un elemento dinamico ed in grado di portare quell’ingrediente mancante al reparto. Brännstrom sta viaggiando alla media di un punto a partita, ed il suo tiro – che cerca con grande continuità, 6 conclusioni contro il Friborgo – ha saputo fare secco anche Berra. Attualmente è il difensore che più di tutti tira in porta (4 conclusioni di media), ed al suo bottino ha aggiunto anche un bellissimo assist dietro la schiena, a testimonianza di classe e grande visione di gioco.
Eric Fehr (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Attaccante di sostanza ma anche con delle ottime mani, il canadese sta vivendo un grande inizio di stagione, culminato martedì in una partita che ha visto Fehr come assoluto protagonista. Il centro ha infatti trascinato il Ginevra alla vittoria contro il Berna segnando addirittura quattro gol, il tutto facendo capo al suo intero repertorio. Le reti sono infatti arrivate con conclusioni dallo slot, una deviazione, in fase di powerplay e per finire a tu-per-tu con Karhunen. Insomma, un vero show!
Julius Nättinen (Ambrì Piotta – 2 top, 0 flop): L’inizio di stagione eccezionale continua per il finlandese, che martedì contro gli ZSC Lions ha addirittura firmato un poker che ha portato il suo bilancio a ben nove gol segnati nelle prime sei partite ufficiali con i biancoblù. Praticamente infallibile quando può andare al tiro, sta inoltre iniziando a sviluppare una certa intesa con Zwerger, anche lui autore di una buona prestazione e capace di fornire al compagno alcuni assist che hanno fatto scattare la sensazione di “déjà vu” ripensando al famoso schema in powerplay con Kubalik. I confronti però sono destinati a terminare presto, perché Nättinen si è già costruito una propria identità dopo un solo mese di campionato.
Denis Malgin (Losanna – 2 top, 0 flop): Miglior marcatore della passata settimana con 5 punti in 2 partite, l’attaccante dei Maple Leafs ha nuovamente messo in mostra la sua grandissima classe. Malgin si sta confermando essere un valore aggiunto preziosissimo per il Losanna, ed ogni volta che è sul ghiaccio riesce a dimostrarsi superiore a tutti in termini di lettura del gioco, esecuzione e gestione del puck. Da incorniciare la prestazione di domenica, quando ha firmato una doppietta e fornito due assist, risultando irresistibile nello smistare il gioco e nel creare occasioni per sé e per i compagni.
I FLOP DI HSHS
Ludovic Waeber (ZSC Lions – 1 top, 1 flop): Era iniziata molto bene la stagione del portiere degli ZSC Lions (addirittura il 97.14% di parate sull’arco delle sue prime cinque partite), ma ultimamente le cose hanno iniziato a prendere una piega meno ispirata. Nelle sue ultime tre uscite Waeber ha incassato addirittura 17 gol sull’arco di 59 tiri fronteggiati (71.19 SV%) ed anche alla Valascia martedì non è risultato particolarmente brillante. Goffo il suo movimento sul terzo gol biancoblù, ed infatti Grönborg gli ha preferito Flüeler per l’impegno successivo contro il Davos.
Calle Andersson (Berna – 1 top, 0 flop): Era riuscito a trovare un gol – comunque ininfluente – martedì a Ginevra, ma difensivamente la settimana del figlio d’arte è stata contraddistinta da troppi errori ed imprecisioni, alcuni pagati a carissimo prezzo. Nel disastroso finale di partita di sabato contro il Friborgo ha infatti commesso due grossolane leggerezze, che si sono tradotte nelle reti con cui il Gotteron ha girato la sfida in extremis. Andersson ha infatti mancato la marcatura su Rossi in occasione della prima rete ospite, mentre pochi minuti dopo ha mostrato fin troppa leggerezza alle assi nella lotta per un puck fondamentale.
Magnus Nygren (Davos – 2 top, 1 flop): Non è facile prendere ritmo per il Davos, che in un mese ha potuto giocare appena cinque partite di campionato – agli estremi lo Zurigo, che ne ha disputate già 11 – ed anche Nygren sta iniziando a mostrare qualche incertezza che solitamente non fa parte del suo repertorio. Difensivamente lo svedese è stato decisamente poco brillante a Zurigo, quando ha chiuso la sfida con un -3 in seguito ad errori evidenti. Dopo pochi secondi di incontro ha regalato il puck a Roe, e sul contropiede che ne è scaturito ha lasciato libero lo slot davanti ad Aeschlimann. Il resto della prova è stata sulla stessa lunghezza d’onda, ed è evidente che il “singhiozzare” del calendario sta influendo negativamente sul tempismo sia suo che dell’intera squadra.
Mikkel Boedker (Lugano – 0 top, 1 flop): Nella sfida di Losanna, così come nelle più recenti uscite, il danese si è confermato giocatore a tutta pista e capace di portare determinazione e sacrificio, ma non è un segreto che da lui ci si aspetta un contributo più concreto sul fronte offensivo. Sul conto dell’ex NHLer ci sono diverse occasioni sprecate, di quelle che solitamente un giocatore del suo calibro manda in fondo al sacco, e che presto sarà chiamato a concretizzare. Boedker sinora ha insomma fatto tutto bene in termini di squadra, ma ora dovrà iniziare ad ingranare anche dal punto di vista personale.
Fredrik Pettersson (ZSC Lions – 0 top, 2 flop): L’ex bianconero sta vivendo un inizio di campionato decisamente complicato, fermo a tre punti – seppur tre reti – dopo 11 partite disputate. Lo svedese è stato praticamente invisibile nella partita di martedì alla Valascia (conclusa per altro con un -2), prestazione che ha portato Grönborg a schierarlo addirittura come 13esimo attaccante nell’uscita di venerdì contro il Davos. Pettersson ha finito nell’occasione per essere sul ghiaccio solamente cinque minuti, guardando la maggior parte del match dalla panchina mentre i suoi compagni tornavano alla vittoria.
Teemu Turunen (Davos – 0 top, 2 flop): Verosimilmente anche il finlandese sta pagando l’inizio a singhiozzo a cui è costretto il Davos, ma è comunque chiaro che da lui ci si aspettava qualcosa di più in questo avvio di campionato. Passi il fatto che deve ancora trovare la via della rete, ma in generale Turunen sinora non ha praticamente mai lasciato la sua impronta su una partita. Nelle ultime uscite ha perso il suo posto nel top six ed il minutaggio è andato calando, stabilendosi a meno di 14 minuti nell’ultima partita a Zurigo. Il suo contributo resta poco tangibile, ed è tra i nuovi arrivi in NLA che si sta rivelando molto meno brillante del previsto.