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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Uno sguardo ai giocatori che in settimana si sono distinti, e a quelli da cui ci si attendeva qualcosa di più

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

Daniel Manzato (Ambrì Piotta – 1 top, 0 flop): L’Ambrì Piotta nell’ultima settimana ha ottenuto un buon bottino di sei punti, mettendo in cassaforte le prime vittorie piene grazie anche alle prestazioni solide del proprio portiere. Manzato ha incassato un solo gol nelle partite contro Langnau e Bienne, ottenendo il primo shutout stagionale – ed anche il primo dal suo ritorno in biancoblù – grazie a delle statistiche che parlano del 98.31% di parate (miglior risultato settimanale nell’intera lega). Per chi ama i dati più avanzati aggiungiamo i 4.87 GSAA (numero di gol evitati in rapporto alla media di lega), che lo hanno reso anche da questo punto di vista il miglior portiere dell’ultima settimana.

Tim Berni (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Con nove punti conquistati gli ZSC Lions hanno fatto il pieno nell’ultima settimana e, tra i tanti elementi di spicco, è bello vedere quanto l’impatto del 19enne difensore sia già piuttosto marcato. Al ritmo di mezzo punto a partita, nell’ultima settimana ha messo a referto due gol e un assist di prima, mostrando nel contempo la freddezza e compostezza di un giocatore già navigato. Certo, commette ancora alcuni errori di gioventù come quel disco mal gestito che ha poi portato al 2-2 di Zwerger sabato, ma per un ragazzo classe 2000 è normale sia così. In termini di punti primari per 60 minuti di gioco ha avuto una media di 3.54, inferiore solamente a quelle di Rantakari (4.8) e del compagno Noreau (3.8).

Otso Rankatari (Davos – 1 top, 0 flop): In patria viene descritto come un giocatore “molto indisciplinato” sul piano difensivo, ma probabilmente a Davos erano più le sue qualità offensive ad interessare vista l’assenza di Magnus Nygren. Finora il finlandese non si può dire abbia disilluso le attese, anzi, nelle prime quattro partite giocate con la maglia gialloblù ha mostrato un adattamento al campionato svizzero decisamente veloce mostrando tutti i suoi colpi da difensore estremamente pericoloso in attacco. Oltre alle incursioni nello slot e ai bei passaggi con cui apre spazi verticali per gli attaccanti, Rantakari ha dato saggio del suo tiro micidiale in quel di Losanna, con una doppietta ottenuta con due terribili sassate al volo. Il suo bottino finora parla di due reti, tre assist e un ottimo +6 in quattro partite, decisamente niente male come biglietto da visita.

Linus Klasen (Lugano – 1 top, 0 flop): Ci si era ormai dimenticati quanto tempo è passato dall’ultima volta in cui abbiamo visto lo svedese indossare la tenuta da Topscorer del Lugano. Martedì alla Valascia sarà lui a portarla nel primo derby della stagione e lo fa con sole quattro partite disputate. E può farlo con un pizzico di sana rivalsa dopo che a fargli spazio è stato nientemeno che Ryan Spooner, tanto che nelle partite finora giocate Klasen ha messo a segno un gol e quattro assist. Nulla di straordinario si può dire, ma la prima bella rete trovata a Bienne è segno di un svedese ritrovato sul piano della fiducia, e quanto sia attivo e propositivo dentro al gioco è ormai lampante. Al gol della Tissot Arena vanno aggiunti anche gli assist per il 3-3 e il decisivo 3-4 di Ohtamaa, anche se le prime due giocate sono quelle più importanti. Ritrovare un Klasen come quello visto nella passata settimana metterà in sana difficoltà anche Sami Kapanen al momento di scegliere gli stranieri.

Perttu Lindgren (Davos – 1 top, 0 flop): A Davos si può sorridere, perché sembra proprio che Lindgren sia tornato sui suoi massimi livelli. Il finlandese nell’ultima settimana ha portato sul ghiaccio il suo mix letale fatto da un’eccezionale visione di gioco e dalla capacità di fulminare i portieri avversari. Con un gol e quattro assist (tre di prima) in due partite è apparso come uno dei giocatori più dinamici della settimana, in particolare con quello stupendo assist per Marc Wieser a Losanna che è da vedere e rivedere. Il Davos ha sinora giocato appena 4 partite e prendere ritmo non è semplice, ma se si vanno a vedere i dati relativi a punti primari per partite giocate (1.5) e quelli sulla proiezione dei 60 minuti (4.71), Lindgren è al comando dell’intera lega in entrambi i casi!

Lino Martschini (Zugo – 1 top, 0 flop): Lo Zugo sta pian piano cercando di rimettersi in carreggiata e lo sta facendo guidato dal piccolo attaccante, una delle grandi certezze di Dan Tangnes. A Rapperswil Martschini ha aperto le marcature e ha fornito l’assist per il 3-3 valso almeno un punto nella sconfitta contro i Lakers, ma poi si è scatenato definitivamente sabato contro il Berna. Dapprima il numero 46 dei tori ha trasformato uno splendido rigore per aprire le marcature e poi è andato a scavare il solco di sicurezza con il 4-0 già poco oltre metà incontro. In totale Martschini era in pista su cinque delle nove reti segnate nelle due sfide settimanali del suo Zugo e solo in un’occasione sulle sei reti subite.


I FLOP DI HSHS

Niklas Schlegel (Berna – 0 top, 1 flop): Il Berna ha chiuso una settimana da incubo in cui non ha ottenuto nemmeno un punto nelle tre partite disputate. Le colpe non sono naturalmente tutte di Schlegel – anche perché Caminada ha visto più minuti di lui – ma complessivamente l’ex ZSC Lions ha evidenziato delle chiare incertezze che non stanno aiutando il Berna ad invertire una serie ora arrivata a 5 sconfitte consecutive. Con l’80% di parate si è confermato in difficoltà quando deve sostenere la squadra con degli interventi al momento giusto, e la sua settimana è finita in anticipo venerdì, quando ha subito 2 gol in 5 minuti facendo una brutta figura sulla seconda rete del Losanna. Jalonen l’ha immediatamente sostituito ed ha poi schierato Caminada il giorno dopo a Zugo.

Romain Loeffel (Lugano – 0 top, 1 flop): In un Lugano che cresce in sintonia con i suoi interpreti, c’è un giocatore che ancora fa fatica ad esprimersi con continuità e non ha trovato le migliori sensazioni. Romain Loeffel in questo inizio di campionato sembra uno dei giocatori più in difficoltà nel mettere sul ghiaccio le direttive di Kapanen, più che altro per una questione di errori banali e approssimazione. Spesso fuori posizione in ripartenza, ha causato molti turn-over perdendo malamente dischi sulla linea blu con controlli difettosi e quando cerca di spingersi in avanti lo fa fuori sincrono dai suoi compagni. Per ora ha contabilizzato comunque tre assist, la sua linea esce in pari dalle reti fatte e subite, anche se è poco presente nella sua zona di produzione e fatica nel gestire la blu in power play, ma a preoccupare di più sono i numerosi errori tecnici e di posizione, sintomo di insicurezza.

Fabian Heldner (Losanna – 0 top, 1 flop): La nuovissima e scintillante Vaudoise Arena sembra non portare grande fortuna ai biancorossi in questi primi giorni dopo il trasloco, tanto che i ragazzi di Peltonen hanno dovuto incassare due sconfitte, nel derby del Lemano contro il Ginevra e poi con la batosta subita dal Davos, il tutto intercalato dalla vittoria a Berna. Alla Postfinance Arena l’ex grigionese ha vissuto tutto sommato una serata tranquilla ma tra Ginevra e Davos si è distinto piuttosto negativamente e non solo sul piano numerico. In queste due partite era in pista su quasi il 30% dei gol subiti e i disastri visti contro i suoi ex compagni non sono passati inosservati. Abbastanza grottesco l’episodio in cui nella stessa azione si è fatto saltare dapprima con disarmante facilità da Lindgren e nel tentativo di liberare il terzo ha passato il disco all’unico davosiano in zona, Sven Jung, che ha ringraziato infilando in rete lo 0-3, nonostante l’ancora goffo tentativo di Heldner di bloccare il tiro passatogli in mezzo alle gambe. Una batosta da dimenticare.

Dustin Jeffrey (Losanna – 0 top, 1 flop): Tutti conosciamo bene la classe e le potenzialità del centro canadese, che però in questo inizio di stagione stanno restando sopite. In settimana Jeffrey non ha messo a segno alcun punto significativo (sul suo conto una rete a porta sguarnita) ed è uscito dai tre match disputati con un -4 ed appena il 41% agli ingaggi. Da inizio campionato ha ottenuto appena due punti, cifra che un anno fa dopo 6 partite parlava invece già di sette punti… Se il Losanna vorrà trovare maggiore regolarità e iniziare a vincere anche in casa, lui sarà uno dei giocatori chiamati ad alzare il livello.

Reto Schäppi (ZSC Lions – 0 top, 1 flop): Gli ZSC Lions hanno avuto un’ottima settimana, ma il centro della quarta linea di Grönborg ha vissuto momenti decisamente complicati. Schäppi era infatti sul ghiaccio in occasione di cinque degli otto gol settimanali incassati dallo Zurigo, mentre sul fronte offensivo il giocatore non è mai stato tra quelli in pista in occasione di una rete. Il dato non è solamente statistico, visto che Schäppi spesso ha commmesso errori grossolani in copertura e nella lettura delle situazioni di gioco, mentre sul fronte offensivo ha prodotto poco ed effettuato appena un tiro in porta.

Jan Mursak (Berna – 0 top, 1 flop): Vedere un Berna campione in carica in tale difficoltà ad inizio stagione fa decisamente strano. Cinque sconfitte consecutive per gli orsi non arrivavano da tempo immemore, ma se si vanno a scovare le prestazioni di alcuni suoi tenori si può capire buona parte delle ragioni di una partenza così a rilento. Jan Mursak è uno di quei giocatori che hanno passato una settimana decisamente anonima, come mostrato dal solo assist in seconda per l’inutile secondo gol del Berna a Zugo e dal deficit nelle reti fatte o subite dalla sua linea, oltretutto con un minutaggio di gioco sempre più basso. Lo sloveno era infatti in pista in occasione di tre delle otto reti subite a parità numerica dal Berna nelle tre sconfitte contro Lugano, Losanna e Zugo ma mai quando i suoi compagni hanno trovato il gol a cinque contro cinque, risultando impalpabile e molto fumoso nella gestione del disco.

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