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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

(PostFinance/KEYSTONE/Michael Buholzer)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


Sandro Aeschlimann (Davos): Del Davos tranquillo capolista si parla a proposito degli attaccanti, poco invece dei portieri. La verità è che anche loro stanno facendo un lavoro egregio, ad immagine di Sandro Aeschlimann, il quale nell’ultima settimana di campionato non ha potuto evitare la sconfitta dei grigionesi a Ginevra, ma unita alla prestazione messa in pista contro l’Ajoie – con un risultato di 8-0 che inganna sulla pericolosità dei giurassiani – il portiere della Nazionale se n’è uscito con un rotondo 95% di parate sui sessanta tiri ricevuti complessivamente e il terzo shutout stagionale.

Erik Brännström (Losanna): Tra i difensori stranieri di National League è di gran lunga l’unico “fuori quota”, dato il dominio assoluto che riesce ad esprimere sul ghiaccio, sia in fase offensiva che di contenimento. Il gol del 2-2 segnato a Langnau è stato solo l’ultimo dei quattro messi a segno in settimana sempre contro i Tigers dopo l’hat-trick di mercoledì in casa, ed è l’ottavo nelle ultime dieci uscite con i biancorossi. Attualmente decimo nella classifica marcatori generale con 13 gol e 12 assist (+18) lo svedese sta sicuramente suscitando interessi di nuovo molto importanti anche al di fuori dalla National League.

Anttoni Honka (Ajoie): Un po’ come il fratello che milita nel Rapperswil – oggi infortunato – il difensore dell’Ajoie sa passare rapidamente dal meglio al peggio, ma quando è in serata riesce a trovare spunti decisamente interessanti. Nella vittoria esterna dei giurassiani a Kloten il finlandese ha dato il via a tutte le tre azioni vincenti della squadra di Greg Ireland, firmando tre assist, mentre in casa sabato sera ha segnato di persona il gol del pareggio contro lo Zugo valso il primo punto per l’Ajoie, capace poi di vincere la sfida contro i tori ai rigori.

Simon Ryfors (Davos): Continua la sua corsa in vetta il Davos, trascinato da un attacco già arrivato a quota 110 reti dopo 29 partite grazie a un reparto offensivo solido, ricco di interpreti in grado di incidere. Tra gli stranieri dei grigionesi a volte ci si dimentica di Ryfors, ma il centro sta vivendo un ottimo momento e nelle tre partite settimanali ha messo assieme altri sei punti (due gol) con un bilancio di +6. Lo svedese ha nuovamente dimostrato i suoi istinti offensivi, gestendo con grande pulizia tanti dischi, e in particolare Tambellini ha saputo sfruttare al meglio i suoi assist.

Zach Sanford (Lugano): Nelle due partite giocate la scorsa settimana, il centro e topscorer bianconero ha messo in bella mostra tutto il suo repertorio. Dal recupero del disco che ha dato il via all’azione del pareggio nel derby, passando per l’assist alla cieca per il gol di Fazzini fino alla rete in break segnata personalmente, lo statunitense ha fatto vedere cosa significhi essere un giocatore completo e dominante. Per finire ha lasciato il segno anche nella trasferta di Rapperswil con il gol del vantaggio in powerplay, arrivando a quattro punti in due partite.

André Petersson (Langnau): Arrivato in Svizzera tra un po’ di scetticismo, dopo che il suo nome veniva da tempo accostato al nostro campionato, lo svedese ha avuto un impatto netto e immediato nella realtà di Langnau. Nelle 25 partite sin qui disputate ha mantenuto la media di un punto a incontro, formando in particolare con Björninen una coppia che funziona molto bene. Buona anche la sua costanza di rendimento, con 16 punti nelle ultime 11 partite, di cui tre gol e due assist nelle tre uscite della scorsa settimana.


Gilles Senn (Ambrì Piotta): Nella serata di Zurigo aveva offerto una buona prestazione, ma nel complesso Senn rimane in un momento difficile, in cui sta concedendo troppe reti facili agli avversari. Da dimenticare il suo derby, in cui ha avuto una chiara responsabilità su diverse marcature del Lugano, dopo che la scorsa settimana aveva commesso gravi errori su più di una rete del Rapperswil. Ultimamente Senn trasmette meno sicurezza rispetto ad altri momenti della stagione, e i gol imputabili sul suo conto sono stati troppi per un Ambrì fragile come quello attuale.

Michal Cajkovsky (Ambrì Piotta): Viste le premesse – stazza fisica imponente e un lungo periodo di inattività dopo gli anni in KHL – era ampiamente prevedibile che Cajkovsky potesse incontrare delle difficoltà, e nelle quattro partite sinora disputate ha mostrato di essere ancora lontano da uno stato di forma competitivo. Lento nei movimenti e impacciato nel controllo del disco, praticamente a ogni uscita ha commesso diversi errori, inclusi quelli goffi che hanno portato a reti pesanti incassate contro gli ZSC Lions e il Lugano. In tutte le partite è uscito in negativo, sino al -7 attuale. Al momento, nel ruolo di straniero, è di fatto impresentabile, ma se l’Ambrì crede che sul lungo periodo possa dare una mano – e dev’essere così, altrimenti non sarebbe stato ingaggiato – l’unica strada è quella di dargli continuità. Non una situazione semplice.

Jacob Larsson (Rapperswil): Lo svedese del Rapperswil è capace di mettere a segno qualche punto qua e là, ma ultimamente fa parlare di più per i suoi svarioni difensivi e la mancanza di disciplina. Mercoledì scorso alla Vaudoise Arena non ha fatto delle gran figure sul secondo gol di Brännström e quello di Rochette, perdendo in maniera grottesca il controllo del disco e le marcature, mentre domenica in casa contro il Lugano, prima di farsi perdonare con l’assist per il 2-2, è riuscito a distinguersi per tre penalità consecutive tra il 5’ e il 25’, una costata il vantaggio bianconero (e che ha lasciato i suoi in 3) e la terza causa del powerplay sfruttato da Canonica per il raddoppio ospite.

Victor Ejdsell (Berna): Non sembra proprio trovare il modo di risollevarsi il Berna, che ha perso quattro delle ultime cinque partite e occupa ancora la penultima posizione, anche per via di un’annata sin qui da dimenticare per diversi singoli. Si è rivelato infatti un fuoco di paglia anche il momento promettente di Ejdsell, che da fine ottobre a metà novembre sembrava poter ingranare, ma poi è tornato nell’anonimato più totale di un reparto offensivo migliore solamente di quello dell’Ajoie. Ejdsell non va a punti da sei partite, nel weekend ha messo insieme appena tre tiri in porta e sul ghiaccio la sua linea con Aaltonen e Bemström è forse tra le più deludenti della lega in questa prima metà di torneo.

Andy Andreoff (ZSC Lions): Sta iniziando ad assumere proporzioni preoccupanti la crisi degli ZSC Lions, ostinati a proseguire con Marco Bayer in panchina e non aiutati da diverse individualità che stanno attraversando una stagione complicata. Andreoff è sicuramente una delle principali delusioni, e chissà che il suo rientro in tempi record dopo l’intervento chirurgico di agosto – doveva restare fuori sino a gennaio, ma era già tornato a metà ottobre – non sia stato frutto di una decisione affrettata. Fatto sta che il canadese ha raccolto sinora la miseria di due gol e un assist, e da sette partite il suo nome non compare nel tabellino. Passivo nel gioco e incapace di sfruttare il proprio fisico, al momento non è nemmeno lontanamente vicino a colmare il vuoto lasciato da Lammikko.

Robert Leino (Kloten): Sconfitto sette volte nelle ultime dieci uscite, il Kloten è in un momento di chiare difficoltà, con la squadra di Lauri Marjamäki che dipende giocoforza dal suo pacchetto stranieri, che però al momento non riesce a regalare prestazioni all’altezza. Dopo Puhakka anche il connazionale Leino è sprofondato in un momento di anonimato, con il proprio nome fuori dai tabellini da ormai sei partite (tranne che per un assist in seconda) e un solo gol nelle ultime dieci apparizioni in National League con un bilancio personale di -8 nello stesso lasso di tempo.

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