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National League

I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ecco i giocatori che si sono distinti nelle scorse partite, ed i nomi di chi invece potrebbe dare qualcosa di più

(Photobrusca & Luckyvideo)

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


Antoine Keller (Ajoie – 1 top, 0 flop): Sta vivendo una stagione decisamente particolare l’Ajoie sotto il profilo dei portieri, con diversi elementi in rosa che possono ambire a difendere la gabbia e lo staff che li sta facendo ruotare praticamente ogni sera. Con il ritorno in Svizzera di Keller i giurassiani hanno addirittura quattro estremi difensori arruolabili ed in grado di giocare, e il francese ex Losanna si è presentato al meglio nella sua prima apparizione agli ordini di Ireland. Contro il Ginevra ha infatti ottenuto uno shutout, parando 42 tiri di cui quasi la metà dallo slot e permettendo ai suoi di vincere nonostante appena 13 conclusioni verso Charlin. Una serata ispirata per Keller, con tanti interventi di posizione e soprattutto un avvio di gara subito sul pezzo che ha impedito al Ginevra di instradare la partita sui propri binari.

Romain Loeffel (Berna – 2 top, 0 flop): Dal suo rientro in squadra il Berna ne ha sicuramente giovato, sia sul piano dei punti che su quello del gioco. Gli impulsi del numero 58 contro Langnau e Rapperswil nel fine settimana sono stati infatti molteplici e l’ex bianconero ha infilato due assist nel derby bernese rivelatisi importantissimi. In generale però è stato subito chiaro come l’apporto di “fantasia” e continuità di gioco da parte del difensore si stia rivelando decisivo nell’economia di gioco degli orsi.

Erik Brännström (Losanna – 3 top, 0 flop): Non ha fatto cose straordinarie il difensore del Losanna nell’ultima settimana, ma guardandolo giocare è evidente come a ogni cambio possa inventarsi qualcosa di importante e come moltissime transizioni veloci passino dalle sue mani. Lo svedese per mantenere l’abitudine ha trovato comunque un gol contro l’Ajoie e si è reso protagonista di un paio di cavalcate in solitaria contro i Lions che avrebbero meritato miglior fortuna, prima di infilare il rigore che ha deciso la partita. E intanto continua a mantenere un ruolino di marcia sufficiente per difendere il posto di miglior marcatore tra i difensori di National League.

Cyrill Henry (Lugano – 1 top, 0 flop): Preso da Mitell a 18 anni dal settore giovanile e piazzato nel top six a fare da spalla a gente che si chiama Sanford, Fazzini, Simion e Sgarbossa. In questi casi o impari in fretta oppure affondi altrettanto rapidamente, ma il numero 27 ha scelto di rubare il mestiere a ogni compagno, crescendo di partita in partita fino allo splendido ultimo weekend in cui si è reso protagonista. Sempre composto e mai fuori posizione, Henry ha servito tre assist diretti in due partite, dallo splendido lancio per Aleksi Peltonen a Kloten, al lavoro per il gol di apertura di Fazzini contro il Bienne e il fine tocco per l’hat trick di Sgarbossa sempre nella serata di sabato, il tutto sempre con grande umiltà e tanto lavoro per i compagni. La Cornèr Arena sta scoprendo un vero gioiellino.

Jacob De la Rose (Friborgo – 1 top, 2 flop): Ci aveva messo un po’ il possente svedese del Gottéron a ritrovare le migliori sensazioni nel suo gioco, ma alla ripresa dalla pausa è stato il giocatore con il maggior impatto dell’intera lega, autore di quattro gol e cinque punti in tre partite. Particolarmente bella la prima rete segnata con uno spunto personale contro l’Ajoie, e in generale è tornato a essere quel terminale offensivo molto efficace a pochi passi dal portiere avversario, dove De la Rose può dominare la scena. Se saprà ripulire qualche indecisione difensiva che ancora si è notata nell’ultima settimana, presto potremmo rivederlo ai suoi migliori livelli.

Marco Lehmann (Berna – 1 top, 1 flop): In una stagione sin qui molto complicata nella Capitale, anche Lehmann ha incontrato diverse difficoltà, tanto da dover attendere ottobre inoltrato per ottenere il suo primo gol stagionale. Chissà che la pausa non gli abbia finalmente permesso di ingranare, visto che nelle due partite settimanali ha firmato cinque punti di cui due gol, mostrando una buona intesa nella linea con Baumgartner e Vermin. Molto bella la sua deviazione contro il Rapperswil, così come il gol che a Langnau ha portato la sfida all’overtime. La speranza per gli orsi è di aver trovato una linea offensiva capace di mantenere il ritmo, soprattutto in un’annata sin qui stentata dal punto di vista offensivo.


Ivars Punnenovs (Rapperswil – 0 top, 1 flop): Nelle giornate di ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali non ci sono stati portieri che hanno compiuto veri disastri o che sono risultati insufficienti per più incontri, e alla fine la palma del meno efficace va al portiere del Rapperswil. Il lettone ha infatti bucato la sfida contro il Berna subendo qualche gol troppo facile e non ha mai tirato fuori la parata che potesse tenere in partita i suoi nonostante i pochi tiri subiti. Sui soli 22 tentativi degl orsi ben 5 sono entrati in porta, con una riuscita solo del 77% e diversi interventi decisamente da migliorare.

Tim Heed (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Con delle statistiche che lo vedono come il secondo miglior marcatore della squadra e un impiego di 24 minuti a partita inferiore nell’intera lega soltanto a quello di Virtanen, non si può certo dire che lo svedese non stia dando il suo apporto all’Ambrì Piotta. La situazione non è però molto diversa da quella osservata lo scorso anno, con tanti dischi gestiti in maniera imprecisa e alcuni errori troppo banali per uno straniero. Probabilmente Heed sta nuovamente pagando a livello di lucidità a causa dei tanti minuti che gli vengono richiesti – ed è anche il giocatore che blocca più tiri in tutta la lega – ma per i leventinesi sarà fondamentale vederlo più pulito e preciso nella seconda metà di stagione. L’inserimento di Cajkovsky potrà aiutare, visto che già la scorsa annata si era capita la necessità di diminuire un po’ il suo minutaggio, confermato anche dal bilancio attuale di -14 che spesso è scaturito da sue sbavature.

Oskari Laaksonen (Bienne – 0 top, 1 flop): Non ci si aspettavano valanghe di punti dal difensore ma qualche impulso in più dei soli quattro assist messi assieme finora era lecito attenderselo, e lo svedese del Bienne attualmente è in difficoltà anche sul piano difensivo. L’ex campione di Svezia è affondato nella sfida della Cornèr Arena, dove non ha fatto delle gran figure in particolare sui primi due gol di Sgarbossa, perdendo completamente e in maniera grottesca la marcatura sul canadese, e mostrando diverse altre difficoltà sul ritmo imposto dai bianconeri. Il Bienne sta attraversando un momento difficile, dai suoi difensori stranieri deve attendersi decisamente di più anche sul piano della personalità e del carattere per sopravvivere in National League.

Alex Formenton (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Sinora la stagione di Formenton è stata ampiamente deludente, con troppe partite giocate in maniera anonima e caratterizzate nel migliore dei casi da qualche lampo offensivo però troppo isolato. Al suo ritorno in Leventina si sperava che il fatto di avere finalmente la testa libera potesse permettergli di raggiungere livelli ancora migliori rispetto al suo passato in biancoblù, ma finora il suo impatto è stato limitatissimo e sembra anche mancare di convinzione nel suo gioco. Il suo attuale contratto ha una durata residua di altre tre settimane, e nonostante tutto per l’Ambrì Piotta avrebbe senso continuare a insistere su di lui – il potenziale lo conosciamo e il mercato offre poco – ma è assolutamente richiesto quel cambio di marcia che la squadra si attende da tempo.

Victor Rask (Rapperswil – 0 top, 3 flop): Il Rapperswil ha trovato ossigeno dopo sette sconfitte filate, ma la tendenza ormai dice che i Lakers stanno rientrando rapidamente nei ranghi. Ora che i giocatori svizzeri che avevano avuto picchi di rendimento oltre le aspettative hanno avuto un logico calo stanno emergendo i problemi – sempre avuti – con gli attaccanti stranieri, su tutti un Rask inconcludente e assolutamente improponibile per la causa dei sangallesi. Oltre a non trovare il gol da tempo immemore lo svedese si è reso protagonista in negativo sulle due reti del Kloten nello scontro di sabato sera, consegnando con dei brutti turn over il disco agli aviatori nel proprio terzo di difesa. Se non ci sarà un rapido cambio di resa, l’inverno della squadra di Lundskog potrebbe farsi più freddo del previsto.

Dominik Kubalik (Zugo – 1 top, 1 flop): Non ha vissuto un weekend particolarmente positivo lo Zugo, che dopo aver battuto l’Ambrì Piotta evidenziando comunque diverse difficoltà, anche nel pomeriggio di Davos si è mostrato poco ispirato. Una delle immagini più calzanti è quella di Kubalik, che nelle due partite disputate non è praticamente mai riuscito a rendersi pericoloso ed è apparso spesso approssimativo nel suo gioco, troppo impreciso per fare la differenza come suo solito. Per lui sono ora quattro partite consecutive senza punti e un bilancio complessivo di -5. Non un bel segnale per lo Zugo, che dai suoi stranieri nelle uscite più recenti non ha ricevuto un contributo convincente.

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