Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Robert Mayer (Ginevra Servette – 1 top, 0 flop): Il suo futuro sarà lontano da Ginevra, ed il portiere sembra davvero fare di tutto per lasciare il miglior ricordo possibile a Les Vernets. Mayer ha infatti fornito nuovamente un’ottima prestazione nella partita in cui è stato schierato, fermando 29 tiri scagliati verso di lui dal Berna e venendo battuto solamente dalla perfetta deviazione di Berger. Per il resto poche le sbavature di Mayer, che ha controllato con calma e maturità anche le situazioni più concitate nello slot. I suoi numeri più recenti sono impressionanti, con una percentuale del 96.17% ed un totale di appena sette reti incassate sull’arco delle ultime sei partite!
Yannick Rathgeb (Bienne – 1 top, 0 flop): Il Bienne viaggia ancora tra alti e bassi, irregolarità che a livello personale il difensore ha spesso evidenziato nel corso della sua carriera. Rathgeb ha però sempre avuto dalla sua una certa carica ed esuberanza, armi che gli hanno permesso di decidere la sfida di venerdì con lo Zugo all’overtime, quando ha interrotto la striscia di sconfitte dei suoi con una violenta conclusione. Törmänen continua a schierarlo con Forster, e la speranza è che il mix – sulla carta ideale – delle loro caratteristiche possa presto portare stabilità ed efficacia. I risultati arrivano ad intermittenza, ma dall’inizio del nuovo anno ci sono segnali promettenti.
Maxim Noreau (ZSC Lions – 4 top, 1 flop): Il difensore canadese è un grande esempio di costanza, ed il fatto di essere ritornato al gol dopo ben 14 partite – era il 25 ottobre – rappresenta solamente la ciliegina sulla torta per l’ex biancoblù. Noreau, che in settimana ha aggiunto al suo bottino anche tre assist, si è confermato tra gli elementi più completi della lega, distinguendosi anche per il miglior bilancio settimanale (+5). Quest’ultima statistica non è sempre un buon indicatore, ma nel suo caso un +14 stagionale ed una sola partita in negativo nelle ultime 11 è un dato che a prescindere significa qualcosa di importante.
Linus Klasen (Lugano – 2 top, 1 flop): Con il 2020 lo svedese ha trovato nuove – anzi vecchie… – sensazioni, tornando ad essere il faro dell’attacco bianconero. Certo, non è un caso che l’arrivo di McIntyre abbia contribuito ad alzare il livello del gioco e della pericolosità dell’attaccante, ma lo stesso topscorer bianconero sta mostrando grinta e determinazione, oltre finalmente a una voglia di essere finalizzatore dell’attacco e non solo un playmaker facilmente arginabile. Parlano per lui anche le due reti in due giorni contro il Davos, con un gran tiro al volo in powerplay e un “furbo” polsino alla Cornèr Arena che ha deciso la seconda delle due sfide del fine settimana e regalato al Lugano la prima vittoria stagionale contro i grigionesi.
David Ullström (Bienne – 1 top, 0 flop): Per alcune settimane l’attaccante svedese del Bienne è quasi passato inosservato, ma nelle ultime partite è stato impossibile non notare il suo impatto. Nella doppia sfida contro lo Zugo ha messo a segno due gol e fornito tre assist di prima, oltre ad un ottimo 57.8% agli ingaggi che lo ha reso affidabile e pericoloso in ogni circostanza. Da quando è arrivato in Svizzera ha evidenziato una produzione eccezionale, con 18 punti in 16 partite e soprattutto una costanza che lo ha visto andare a punti in nove delle ultime dieci uscite (15 punti in questa fase). Impiegato da Törmänen al centro della prima linea, è diventato rapidamente un elemento fondamentale.
Kevin Clark (Rapperswil – 2 top, 0 flop): È una costante minaccia, come una bomba sempre pronta ad esplodere. Il piccolo canadese è stato il protagonista del match di sabato alla Valascia, in cui è risultato essere decisivo con due gol, due assist ed una prestazione dalla grande dinamicità. Pericolosissimo lo è poi stato anche domenica, ma stavolta la sua bravura nel costruirsi delle limpide opportunità da gol non è stata accompagnata dalla sua solita precisione al tiro. Ciò non toglie che Clark ha sinora ottenuto 18 gol, uno in meno di Hofmann e Suter, pur avendo giocato alcune partite in meno dei diretti avversari.
I FLOP DI HSHS
Jonas Hiller (Bienne – 1 top, 2 flop): Il momento difficile del Bienne non è ancora terminato, ed anche il portiere dei seeländer resta alla ricerca del suo miglior livello. Battuto nove volte sull’arco di due partite per un modesto 83% di salvataggi, Hiller fatica ancora nel sostenere i suoi con quella “parata in più” che in questa fase importante del campionato farebbe la differenza. L’ex NHLer ha invece più di una responsabilità sui gol concessi, e nella doppia sfida con lo Zugo non ha certo brillato, un po’ come il suo diretto avversario Leonardo Genoni, pure lui in difficoltà. Nelle ultime nove partite Hiller è arrivato alla soglia del 90% di parate in sole due occasioni, e sinora nel 2020 i suoi numeri parlano dell’85.71% e 3.89 reti concesse ad incontro.
Romain Loeffel (Lugano – 1 top, 4 flop): Le grandi prestazioni prenatalizie sembrano già un ricordo per il difensore romando, incappato in un fine settimana a dir poco difficile. Protagonista in negativo già nella partita nel canton Grigioni, quando ha regalato in maniera clamorosa l’1-0 a Lindgren e Hischier in uscita dalla zona difensiva e poi ha collezionato penalità inutili e ingenue, oltre a farsi saltare come se nulla fosse dal 36enne Ambühl in almeno due occasioni in break. Nella rivincita della Cornèr Arena il numero 58 si è subito distinto dopo pochi cambi per un disco regalato nello slot non sfruttato per fortuna dagli avversari, e in entrambi i match ha denotato una mancanza di esplosività e lucidità preoccupanti.
Philip Holm (Losanna – 0 top, 1 flop): Il difensore svedese ha tutte le attenuanti del caso, sia perché per nessuno è semplice arrivare a campionato in corso in un torneo come quello svizzero, sia perché delle qualità di Holm si è tutti coscienti e ben presto verranno a galla. È però anche vero – da sua stessa ammissione nel dopo partita – che il debutto del difensore con la maglia del Losanna non è stato tra i più brillanti. A pesare sul suo giudizio c’è naturalmente quel disco perso malamente a metà partita, quando ha mostrato sin troppa fiducia nei propri mezzi permettendo a Mottet di involarsi tutto verso Stephan e segnare l’1-1.
Casey Wellman (Rapperswil – 0 top, 1 flop): Quando il Rapperswil riesce a fare la differenza, è chiaro a tutti che lo fa grazie al suo ottimo comparto straniero, che ha sinora segnato oltre il 60% dei gol ottenuti dai sangallesi. Nell’ultimo weekend in casa Lakers hanno brillato Clark e Cervenka, e pure Rowe ha dato il suo importante apporto, mentre Wellman è rimasto nell’ombra. Raramente lo si è infatti notato nella doppia sfida contro l’Ambrì Piotta, questo nonostante coach Tomlinson lo inserisca nelle fasi più importanti delle partite. Ha cambiato spessissimo compagni di linea nel corso del campionato, ma in questa fase non sembra poter trovare concretezza.
Chris DiDomenico (Langnau – 0 top, 1 flop): È stato un inizio di nuovo anno piuttosto turbolento per il vulcanico attaccante canadese, a partire dalla confermata partenza da Langnau al termine del campionato. Qualcosa con i Tigers si è rotto, ed anche sul ghiaccio DiDomenico non ha vissuto la sua miglior serata nella chiara sconfitta per 6-1 contro gli ZSC Lions. Ha chiuso con un secco -3 mostrandosi frustrato in più di un’occasione, sensazione che viene accentuata da un bottino di appena due reti segnate nelle ultime 11 partite, bilancio che per lui è il peggiore del corrente torneo.
Tanner Richard (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Il Ginevra continua a rendersi protagonista di un campionato sorprendente, forte del secondo posto in classifica e di un attacco che ha saputo segnare 100 gol in 36 partite. Nonostante un contesto favorevole e carico di energia, un significativo impatto offensivo continua ad eludere Tanner Richard, che in avanti – tranne per una buona efficacia agli ingaggi – spesso tende a restare nell’ombra dei compagni. La sua ultima rete è datata addirittura 28 settembre, serata a cui hanno fatto seguito ben 16 partite senza segnature.