Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.
I TOP DI HSHS
Simon Hrubec (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Dopo una fase di breve incertezza durata lo spazio di tre sconfitte consecutive, gli ZSC Lions sono tornati sulla retta via mettendo in fila quattro vittorie, di cui tre che hanno visto protagonista Hrubec e la sua consueta solidità. In settimana il ceco non ha infatti sbagliato un colpo, concedendo appena due reti nell’arco di tre partite disputate (66 parate con il 97% di efficacia) e ottenendo anche il primo shutout stagionale in quel di Zugo. Diversi dei suoi interventi non sono inoltre stati semplici, come testimonia il brillante dato di 4.75 reti evitate in rapporto alla media (GSAA).
Tim Berni (Ginevra – 1 top, 0 flop): È in chiara ripresa il Ginevra, che con cinque vittorie nelle ultime sei partite si è portato in zone più centrali della classifica, e una bella mano alla manovra granata la sta dando Tim Berni. Il difensore in settimana ha messo la firma su addirittura tre gol, e al suo bilancio settimanale ha aggiunto pure un assist. Le sue segnature l’hanno visto colpire dalla distanza, oppure sganciarsi dalla difesa per poi trovare gol a pochi passi dal portiere avversario e dal cuore dello slot. Da lui il Ginevra si aspetta tanti minuti e un contributo a tutta pista, esattamente quello visto nelle ultime partite.
Lukas Klok (Berna – 1 top, 0 flop): Non ha fatto sfracelli il ceco ex Lugano, ma in una settimana in cui pochi difensori si sono distinti particolarmente, il bernese ha dimostrato di non aver perso l’abitudine della National League, calandosi subito alla perfezione nella realtà degli orsi senza far rimpiangere l’infortunato Anton Lindholm. Oltre alle buone performance difensive, Klok ha meso lo zampino già in tre reti dei compagni, servendo un pregevole assist a Kahun per il 2-0 contro l’Ajoie e ripetendosi per il 5-2 di Graf sempre nella stessa partita, dando poi il via all’azione sul gol decisivo di Merelä in quel di Bienne. E il suo bilancio personale è già di +4 nelle prime quattro gare disputate.
Filip Zadina (Davos – 2 top, 0 flop): Il Davos vola in classifica e, arrivati a metà campionato, occupa la prima posizione trascinato dal miglior attacco della lega, capace di vivere serate esplosive. Nel scegliere il grigionese più letale sul fronte offensivo ultimamente c’è l’imbarazzo della scelta, con in particolare Zadina e Stransky (31 gol in due sinora!) che stanno abbattendo in maniera impressionante le difese avversarie. Zadina in particolare si sta distinguendo per la sua eccezionale esplosività e un tiro fulminante, caratteristiche che nell’ultima settimana gli hanno permesso di segnare cinque gol – tra cui un hat trick contro il Bienne – e fornire un assist con un bilancio di +6. Zadina si è inoltre issato al top della lega per gol segnati a parità numerica con 13.
Sakari Manninen (Ginevra – 1 top, 0 flop): Sta decisamente prendendo in mano la situazione il primo centro del Servette, che ultimamente sta portando in pista una costanza di rendimento fondamentale per la risalita in classifica dei granata. Il suo impatto in ogni partita è infatti imprescindibile per la squadra di Cadieux, come testimonia il bottino di otto punti (tre gol e cinque assist) messo assieme nelle partite settimanali, unito a 39 ingaggi vinti con il 58% di efficacia. Impressionante constatare come solamente in cinque occasioni sulle 23 partite disputate non sia finito sul tabellino, e la sua point streak attuale ha raggiunto sette partite filate a punti per un totale di 11 punti.
Jerry Turkulainen (Ajoie – 1 top, 1 flop): Qualche partita di adattamento e poi via, velocità di pensiero, grande tecnica e tenacia, il topscorer dell’Ajoie di Greg Ireland è assolutamente il giocatore del momento in National League, capace di piazzare ben 15 punti nelle ultime 10 partite, per un totale di 29 punti totali, con ben 10 incontri terminati con almeno più di un punto. Il finlandese ha esaltato le qualità di un Devos che sembrava ormai nella sua stagione di troppo, formando una coppia letale in powerplay che si è ancora distinta contro il Lugano, ma solo dopo aver riaperto la sfida con il gol del 1-3 proprio di Turkulainen. Il 26enne ha esaltato anche Nättinen facendone un’altra arma del powerplay colpendo in quel di Ginevra, dimostrando di essere un playmaker di prim’ordine anche nel difficile campionato svizzero.
I FLOP DI HSHS
Kevin Pasche (Losanna – 1 top, 2 flop): Con un duo di portieri giovani come quelli che difendono la gabbia del Losanna, vanno messi in conto dei periodi difficili che fanno parte della loro crescita, seppure si parli di giocatori di talento. Pasche ha attraversato una settimana difficile, commettendo diversi errori e subendo ben undici reti in due partite, anche se va detto che non è stato aiutato granché dalla difesa, ma diverse reti sono entrate decisamente troppo facilmente. Sostituito sul 5-1 in quel di Bienne, la situazione non è migliorata in casa contro il Davos, dove stavolta ha dovuto subire tutte le sei reti dei lanciatissimi grigionesi.
Calle Dahlström (Lugano – 0 top, 3 flop): Sembra uno sparare sulla Croce Rossa, ma purtroppo il difensore svedese spesso non lascia scelta, alla luce di prestazioni non solo poco efficaci ma soprattutto di errori grossolani e pericolosi, tanto che la sua presenza sul ghiaccio quale straniero è addirittura controproducente. Rientrato nei blocchi a causa delle assenze di Mirco Müller e Samuel Guerra, Dahlström già a Zurigo nel primo cambio si è distinto in un paio di giochini da spavento, per raggiungere l’apice nel weekend con prestazioni al limite del proponibile, tra cadute goffe e dischi mal gestiti.
Rajan Sataric (Kloten – 0 top, 1 flop): L’esperto difensore degli aviatori non è una pedina centrale della squadra ma, nonostante il ruolo di settimo, vede costantemente oltre una decina di minuti a parità numerica e la presenza in boxplay. Quando le sue prestazioni non sono all’altezza, la squadra rischia dunque di andare in difficoltà. È quanto si è visto nelle ultime partite, in cui il suo nome è tornato d’attualità per alcuni errori grossolani e un gioco meno essenziale del solito, il che lo ha portato a favorire alcune azioni avversarie. Sicuramente da migliorare la sua presenza nello slot difensivo, con un paio di chiusure mancate che gli attaccanti non hanno mancato di sfruttare.
Daniel Carr (Lugano – 0 top, 1 flop): La sua ultima rete risale ormai al lontano 1 novembre contro il Ginevra, e nonostante qualche assist messo qua e là – molti dei quali in seconda come a Porrentruy e poco influenti sulle reti effettive – è evidente che il Daniel Carr che stiamo vedendo non è quello abituale o quello partito abbastanza bene in campionato. Il numero 7 appare sempre più slegato dalla manovra, si intestardisce in soluzioni personali inutili e spesso pericolose, e quando deve andare al tiro la sua mira e il tempismo sono completamente fuori misura. Nelle ultime settimane ha perso pure il posto nella prima linea accanto a Thürkauf e Joly, segno che anche nella linea finora indivisibile non risultava più determinante per le performance del primo blocco.
Philippe Maillet (Ambrì Piotta – 0 top, 2 flop): Continua a svilupparsi su vertiginosi alti e bassi la stagione del canadese, che dalle prestazioni promettenti di due settimane fa è passato a partite decisamente meno brillanti nelle sue ultime uscite. Schierato in un blocco con tutte le premesse per poter fare bene – quello completato da DiDomenico e De Luca – Maillet non è andato oltre l’anonimato in troppi frangenti di gioco, mostrando anche delle lacune quando si trattava di tornare in zona difensiva e chiudere con efficacia gli spazi. A Langnau ha poi combinato un pasticcio sulla rete d’apertura, la punta dell’iceberg di una serata tutt’altro che convincente e che ha poi portato lo staff a lasciarlo in sovrannumero domenica, quando si è preferito spostare al centro DiDomenico. Il giocatore ha insomma potenziale, ma sinora non ha mai mostrato sufficiente costanza per potersi imporre.
Jason Fuchs (Losanna – 0 top, 1 flop): È un periodo piuttosto difficile quello dell’attaccante del Losanna, trascinato anche lui nei problemi di una squadra sconfitta tre volte nella scorsa settimana, con un solo punticino guadagnato alla Gottardo Arena. L’attaccante figlio d’arte non è riuscito a dare una svolta non solo alle partita ma anche alla sua stagione, risultando ancora molto fumoso e impreciso (con un bilancio di -3 nel 1-6 di Bienne) con pochi spunti offensivi degni di nota. Sorprende particolarmente vedere come Fuchs stia ancora cercando la sua prima rete stagionale, dopo averne segnate 40 nelle ultime tre annate in maglia biancorossa.