Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.
I TOP DI HSHS
Sandro Zurkirchen (Kloten – 1 top, 0 flop): Chiamato a prendersi le responsabilità del ruolo di titolare dopo il recente infortunio a Waeber, nelle partite del weekend è riuscito a portare il Kloten a due vittorie importanti, incassando quattro reti su 56 tiri fronteggiati, con una percentuale d’interventi di quasi il 93%. Fondamentale, in particolare, il suo apporto nella sfida di Rapperswil. In generale ha saputo sfoderare interventi determinanti, come testimonia anche il dato di 1.68 GSAA. Per l’ex portiere delle ticinesi è un buon momento, visto che nelle sue ultime sei apparizioni ha sempre ottenuto una vittoria.
Sami Vatanen (Ginevra – 1 top, 0 flop): Non riesce proprio a togliersi dal pantano in cui si è infilato in questo inizio di stagione il Ginevra, ma tra chi sta cercando di portare energia per aumentare i giri del motore della squadra c’è sicuramente il difensore finlandese. In pista in tutti i momenti importanti e capace di dare continui stimoli, Vatanen si è distinto con due assist di prima e un totale di otto tiri nell’arco di due partite, con anche un bilancio di +4 complessivo ottenuto nella sfida contro il Langnau.
Thomas Gregoire (Kloten – 2 top, 0 flop): Non gode della visibilità di colleghi più spettacolari, ma il canadese in quel di Kloten sembra aver trovato una realtà consona alle sue caratteristiche. Autore di 6 punti nelle ultime cinque uscite, il difensore si è particolarmente distinto nel weekend contro il Bienne, grazie a una prestazione di sostanza e qualità sul proprio ghiaccio. Autore della bella rete del 2-2 in entrata di terzo periodo con una violenta sassata al volo, Gregoire ha poi dato il via all’azione del 3-3 finalizzata da Miro Aaltonen, gol valso il primo punto di serata degli aviatori, vittoriosi poi all’overtime.
Markus Granlund (Ginevra – 2 top, 0 flop): Ha dovuto affrontare un inizio di stagione complicato a causa di guai fisici, ma quando l’ex bianconero è potuto scendere in pista per il Ginevra, la sua presenza si è fatta sentire. Con quattro punti in due match – in cui spicca l’hat trick contro il Langnau – è stato uno dei protagonisti della settimana. In particolare contro i Tigers ha giocato una partita di grande spessore, con addirittura dieci tiri in porta. Certo, per il gol del pareggio ha avuto “l’assist” perfetto di Charlin, ma ha poi messo la ciliegina sulla torta chiudendo la partita segnando all’overtime. Il suo bilancio parla ora di 19 punti (11 gol) in 13 partite, il tutto con una grande costanza che l’ha visto andare a punti in ben dieci match diversi.
Philip-Michael Devos (Ajoie – 1 top, 0 flop): Riscattatosi da un inizio di campionato titubante, da quando sulla panchina dell’Ajoie è arrivato Greg Ireland, il canadese si è scatenato, formando una coppia letale con Jerry Turkulainen. Venerdì sera Devos ha infatti messo a segno la rete decisiva per la vittoria sugli ZSC Lions già assistito dal finlandese, ripetendosi poi in doppia battuta nei Grigioni contro il Davos. In due situazioni di power play infatti i due hanno confezionato due reti identiche nel giro di sette minuti, facendo dubitare per un po’ i lanciatissimi gialloblù, confermando di nuovo di essere in un grande momento di forma e di trovarsi ad occhi chiusi.
Valentin Nussbaumer (Davos – 1 top, 0 flop): L’attaccante del Davos, ex “ragazzino prodigio” con la maglia del Bienne, ha raggiunto la maturità nella scorsa stagione, mentre in quella corrente ci ha messo un po’ a ritrovare le migliori sensazioni ma ora sembra di nuovo ai suoi migliori livelli. Con 4 reti e 6 assist nelle ultime dieci partite, Nussbaumer sta macinando punti da tre settimane, e la sua duttilità non gli impedisce di essere decisivo sia da centro che da ala, come dimostrato nelle partite del weekend quando è stato uno dei protagonisti delle due vittorie della sua squadra, grazie anche al game winning goal contro il Berna alla Postfinance Arena.
I FLOP DI HSHS
Adam Reideborn (Berna – 0 top, 1 flop): Viaggia su buoni ritmi il Berna, che si trova al quarto posto grazie a vittorie ottenute con buona costanza. Tuttavia, tra i pali, il rendimento del portiere svedese rimane parecchio altalenante. Reideborn alterna infatti prove brillanti ad altre in cui non raggiunge nemmeno il 90% di parate, e nella sfida di venerdì contro il Davos si è lasciato sfuggire qualche disco di troppo. Troppo approssimativi i suoi interventi per permettere agli orsi di fermare i lanciatissimi grigionesi, con Reideborn che ha evidenziato diverse difficoltà nella gestione dei rebound.
Simon Le Coultre (Ginevra – 0 top, 1 flop): Non sta vivendo decisamente una buona stagione il difensore del Ginevra, che dovrebbe rappresentare uno degli elementi svizzeri di maggior rilievo nella difesa granata. Spesso schierato con Chanton e, ultimamente, con Jacquement, Le Coultre nell’ultima settimana è stato coinvolto in gran parte delle reti incassate dal Servette, facendosi spesso trovare fuori posizione oppure eseguendo chiusure troppo leggere davanti al portiere. In ogni match giocato è possibile evidenziare qualche suo errore di troppo, come dimostra anche il bilancio settimanale di -5 e quello complessivo di -10 nelle sette partite disputate nell’ultimo mese.
David Aebischer (Lugano – 0 top, 2 flop): Quando lo si vede sul ghiaccio dà sempre l’impressione di avere del potenziale da scaricare all’improvviso, ma in questa stagione non è mai riuscito a dimostrare di valere il ruolo a cui aspira. Ancora nel derby e a Zurigo sono stati troppi gli errori di gestione del disco, tanti anche quelli sotto porta dove ama infilarsi, ma sul ghiaccio il suo contributo non è molto tangibile tenendo conto anche della scarsa propensione alla chiusura difensiva. E da ultimo, da quando Justin Schultz è sul ghiaccio, il numero 26 non ha più giocato nemmeno nel suo ruolo da blueliner in powerplay, lì dove avrebbe dovuto dirigere i compagni. Ora è un giocatore da ricostruire.
Dominic Zwerger (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Ad inizio stagione, pensando all’austriaco, c’erano delle premesse positive per immaginare una stagione promettente: un Mondiale giocato con energia, una preparazione senza infortuni e il ritorno dell’amico Kubalik, con cui si riformava una coppia storicamente molto produttiva. La realtà ci ha però restituito uno Zwerger in difficoltà nell’avere un impatto concreto sulle partite, con un gioco spesso privo di intensità e pattinaggio incisivo. Una lunga serie di prestazioni “trattenute” si sta traducendo in statistiche preoccupanti: un solo gol stagionale – segnato il 20 settembre – e ora otto partite consecutive senza finire sul tabellino. Non chiude inoltre un match in positivo da fine ottobre, e il suo bilancio recente parla di -7 in otto incontri. Anche da lui, per l’Ambrì Piotta, è lecito aspettarsi di più.
Marco Müller (Lugano – 0 top, 1 flop): Sull’abnegazione non si può dire molto, anche nelle serate peggiori il cuore ce lo mette sempre, ma tra concentrazione e disciplina ultimamente il numero 10 sta lasciando molto a desiderare. Nel derby ha lasciato sul posto un gol praticamente già fatto nel secondo periodo e la sua inutile penalità nel finale ha rischiato di far riaprire la partita all’Ambrì Piotta con un powerplay a meno di quattro minuti dalla fine. Da troppo tempo non riesce più ad incidere (un gol in tredici partite), contrariamente in quanto a errori e penalità dal pessimo tempismo il conteggio comincia ad essere più pesante.
Killian Mottet (Friborgo – 0 top, 1 flop): Sta assumendo davvero dei connotati incredibili la crisi realizzativa di Mottet, che per l’ultimo decennio era stato una delle “pesti” per eccellenza del nostro campionato. Mai domo sul ghiaccio e capace di fare male agli avversari con un tiro al laser, Mottet in carriera è praticamente sempre andato in doppia cifra in termini di reti, ma quest’anno, dopo 23 incontri, non ha ancora trovato nemmeno un gol! La sua crisi, però, non riguarda solo la finalizzazione, visto che fatica enormemente anche a produrre conclusioni pericolose, e il suo linguaggio del corpo lascia intendere come il giocatore stia attraversando un momento particolarmente difficile. Scoraggiato e con poche energie in altre fasi di gioco, da quattro partite di fila va in negativo con un bilancio di -5.