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I top e flop dell’ultima settimana di campionato

Ecco i giocatori che si sono distinti nelle scorse partite, ed i nomi di chi invece potrebbe dare qualcosa di più

(PostFinance/KEYSTONE/Til Buergy).

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.


I TOP DI HSHS

Tim Wolf (Zugo – 1 top, 1 flop): Inizialmente ha fatto molta fatica l’ex portiere dell’Ajoie a prendere in mano le redini dello Zugo con l’infortunio di Leonardo Genoni, ma nell’ultima settimana Wolf sembra aver raggiunto un ottimo livello di prestazioni. Intrattabile alla Cornér Arena contro il Lugano, ha subito una sola rete anche in casa contro il Ginevra, trovando poi uno shutout nell’Emmental contro il Langnau e il fenomeno del momento Stéphane Charlin. Percentuale complessiva del 97,4% di parate, due reti subite su 91 tiri ricevuti e uno shutout, con 5,21 GSAA. Difficile fare meglio di così nello spazio di una sola settimana.

Elia Riva (Zugo – 1 top, 0 flop): Sta vivendo un periodo decisamente magico il difensore ticinese dello Zugo, che nell’ultima settimana è riuscito a finire nuovamente sul tabellino con grande costanza, tanto da risultare il difensore più produttivo della lega con un bottino di sei punti (due gol) nell’arco di tre partite. Impressionante constatare come Riva abbia già firmato cinque reti, un paio un po’ fortunate, ma in fondo poco importa. Il suo TOI sta aumentando con una media settimanale di quasi 18 minuti a partita. L’ex bianconero sta sfruttando al massimo l’opportunità creata dalle assenze dei vari Bengtsson, Hansson, Schlumpf e Muggli. Una point streak di cinque partite (otto punti totali) e un bilancio di +7 ben dipingono il suo momento di forma.

Julius Honka (Davos – 2 top, 0 flop): È incredibile cosa può fare la serenità e l’adattamento a una realtà nell’economia di rendimento di un giocatore. Honka è stato sballottato la scorsa stagione tra Berna e Ginevra senza mai raggiungere un rendimento consono al suo curriculum. A Davos il finnico sta invece facendo spettacolo, come dimostrato ancora nella partita contro il Lugano, quando ha guidato la maggior parte delle transizioni veloci dei grigionesi e ha trovato una splendida doppietta. La discesa in slalom che ha chiuso i conti con il 5-1 è valsa il prezzo del biglietto, mentre il tiro dalla blu in powerplay è la ciliegina sulla torta di una serata di festa per i gialloblù. Intanto, a colpi di reti spettacolari e pesanti, Honka (che mostra anche una personalità da leader) viaggia con un bottino di 13 punti in 15 partite.

Lias Andersson (Bienne – 1 top, 0 flop): Con l’ingaggio dello svedese, il Bienne era consapevole di non aver messo sotto contratto una potenziale stella del nostro campionato, bensì un giocatore completo, in grado di dare un contributo basato su costanza e doti tecniche di un certo livello. Lo svedese non sta tradendo le aspettative, rappresentando un vero punto di riferimento per lo staff. È l’attaccante più impiegato, con quasi 19 minuti a partita, e sta producendo un buon bottino di punti, unito a una certa efficacia agli ingaggi. Sempre coinvolto nel gioco e costantemente in grado di andare al tiro, in settimana si è distinto per la sua grande intraprendenza a tutta pista, unita a una presenza offensiva che parla ora di sei partite consecutive a punti (cinque gol e un totale di otto punti). La sua insistenza dalle parti dei portieri avversari è testimoniata anche dal gran numero di tiri, ben 16 nell’arco delle tre partite settimanali.

Derek Grant (ZSC Lions – 1 top, 0 flop): Non ci aveva messo molto il canadese a mostrare di che pasta era fatto all’inizio del passato campionato ed aveva poi concluso la stagione con dei playoff pazzeschi. Il centro ha ora ripreso da dove aveva terminato e, anche nella passata settimana, ha messo in pista prestazioni estremamente solide in entrambe le zone, confermandosi come un vero leader in una squadra infarcita di talenti. A punto in sette delle ultime otto partite disputate, Grant ha mostrato giocate da applausi praticamente in ogni apparizione, firmando in settimana quattro gol e un totale di otto punti. Nell’uscita domenicale contro il Berna era invero apparso poco efficace, ma poi – come suo solito – al momento buono è uscito dal guscio ed ha infilato il game winning goal all’overtime.

Tim Bozon (Losanna – 1 top, 0 flop): È un giocatore di cui si parla poco, ma che per il concetto di hockey di Geoff Ward a Losanna rappresenta una pedina fondamentale e un giocatore complementare e di qualità per la squadra biancorossa. Tim Bozon lo ha dimostrato ancora nel weekend, quando ha svolto un grandissimo lavoro in una linea caratterizzata da grande dinamicità, completata da Hügli e Jäger. Si è confermato anche un ottimo jolly nelle situazioni speciali, tanto da aver trovato il game winning goal nei minuti finali della sfida contro il Lugano, la sua terza rete in due partite e la settima dell’intero campionato.


I FLOP DI HSHS

Kevin Pasche (Losanna – 1 top, 1 flop): Primo piccolo passo falso per il giovane portiere del Losanna, uscito malconcio soprattutto nella partita vinta dall’Ajoie alla Vaudoise Arena. In una settimana in cui pochi portieri hanno commesso errori evidenti – su almeno due partite giocate – il nazionale U20 è incappato in una vera serataccia contro la squadra allenata al momento da Julien Vauclair, con responsabilità evidenti su almeno due reti giurassiane e non ha brillato nemmeno in altri interventi. Anche i numeri non sono dalla sua parte, con la statistica peggiore sui gol attesi salvati (GSAA) e sette reti subite in due incontri. Niente di particolarmente grave, è solo un momento difficile come capita a molti.

David Aebischer (Lugano – 0 top, 1 flop): Sta facendo fatica il 23enne a prendere in mano un ruolo preciso e definito con la nuova maglia a Lugano. Che difensivamente non fosse uno dei più solidi lo si sapeva, ma quanto mostrato nelle ultime partite, e in particolare nel naufragio di Davos, è decisamente eccessivo. Oltre ai numeri poco edificanti sul piano della solidità (-7) in settimana e alla fragilità nei duelli fisici, l’ex Rapperswil non è ancora riuscito a prendere in mano quel ruolo da blueliner a cui era atteso. La piazza di Lugano è diversa da quella sangallese e il numero 23 dovrà imparare a gestire pressione e attese.

Tim Heed (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): A livello di punti lo svedese sta lasciando un segno positivo nelle partite dei leventinesi – tre assist in settimana, ed in generale sin qui ha firmato 13 punti in 15 partite – ma purtroppo le prestazioni di Heed sono state caratterizzate anche da troppi errori difensivi ed in chiusura dello slot. In copertura il difensore sta infatti commettendo tante leggerezze, ed anche nell’ultima settimana a difesa della propria porta avrebbe dovuto fare meglio. A parità numerica sul ghiaccio nelle ultime due partite l’Ambrì ha incassato sei gol con Heed presente in pista, ed in generale dall’inizio della stagione a 5-contro-5 i biancoblù hanno subito 20 gol quando era schierato (peggior dato dell’intera lega). Ovviamente non tutte per una sua colpa diretta, ma in copertura l’Ambrì ha bisogno di un Heed dal gioco più completo, così da ritrovare quell’equilibrio che attualmente manca ai biancoblù.

Jakob Lilja (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Il suo gioco non è invero cambiato molto rispetto a quello dell’anno passato, ma se all’inizio si poteva soprassedere su una produttività offensiva inesistente di fronte ad altri elementi portati al gioco, dopo la miseria di un assist in seconda in 11 partite è arrivato il momento di suonare il campanello d’allarme. L’ultima settimana è stata caratterizzata da un bilancio complessivo di -3 e, soprattutto, da diverse altre opportunità da gol sciupate davanti ai portieri avversari, chance che nel passato campionato avevamo visto Lilja sfruttare con discreta efficacia. Attualmente le sue prestazioni sono troppo marginali e lo svedese non sta mostrando la capacità di prendere in mano la sua linea e trascinarla in termini di gioco. La sua costante presenza nel lineup è dovuta anche a un Ang che, di fatto, non è più preso in considerazione dallo staff, ma per ora Lilja non sta sfruttando le occasioni ricevute.

Michael Spacek (Ginevra – 0 top, 1 flop): Sta vivendo un inizio di stagione decisamente sotto le attese il Ginevra, e le recenti tre sconfitte consecutive non hanno fatto altro che aggravare una situazione che sembrava potersi assestare. Decisamente poco incisive le prestazioni di Spacek, ancora a secco di gol in questo campionato ed andato in negativo in tutte le ultime quattro partite. L’ex biancoblù – nonostante i vari assist ottenuti – gioca spesso al largo degli slot avversari, e alla sua vena artistica non sta ancora aggiungendo quell’intensità che in passato gli ha permesso di essere tra i migliori giocatori della lega. Sinora la sua stagione in granata si sta sviluppando su binari piuttosto anonimi.

Killian Mottet (Friborgo – 0 top, 1 flop): Sembra un incubo questo primo terzo di stagione per l’attaccante del Friborgo. Ancora a secco di reti, Mottet ha mostrato un’inconcludenza veramente anomala per un giocatore dinamico e sempre pericoloso come lui, tanto da essere stato relegato persino a tredicesimo attaccante da Patrick Emond nella partita di martedì contro l’Ajoie. Rientrato nei ranghi nelle successive uscite, le cose non sono certo migliorate, con anzi qualche gesto di stizza che ha fatto trasparire un po’ di nervosismo per il periodo attraversato, non solo a livello personale, ma anche di squadra, con un Friborgo arrancante.

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