Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati nell’ultima settimana.
I TOP DI HSHS
Ludovic Waeber (Kloten): L’inizio di stagione del Kloten è stato oltre le più rosee aspettative, tanto che gli aviatori dopo tre partite non hanno ancora perso nei tempi regolamentari, ed hanno anzi ottenuto punti da tutti gli incontri vincendo due volte dopo i rigori. Un buon impatto tra i pali lo ha avuto Waeber, che ha iniziato con il piede giusto una stagione in cui avrà il ruolo di titolare, e che dopo la prima settimana lo vede statisticamente al top della lega con 1.38 reti concesse ed il 94.64% di interventi. Importante per lui in questa fase è trasmettere una certa sicurezza ai compagni, ed uscendo vincente in due occasioni dagli shootout (pur incassando entrambe le volte due reti) e con il secondo miglior GSAA della settimana (già 1.93 reti evitate sin qui) ha messo sicuramente delle basi promettenti.
Dean Kukan (ZSC Lions): Già la scorsa stagione autore di un’annata eccezionale, in queste prime partite Kukan si è confermato come uno dei difensori più forti e completi della lega, capace di produrre in zona offensiva ma anche di giocare in maniera pulita e diretta nel proprio terzo difensivo. Il bottino di cinque punti (un gol) ed il bilancio di +5 in tre partite gli hanno già permesso di mettersi in bella evidenza, tanto da essere stato chiaramente il difensore più impattante della prima settimana di campionato. Da rivedere il suo gol contro il Bienne oppure il perfetto assist per Malgin nell’overtime contro l’Ambrì Piotta, due grandi giocate che lui fa sembrare naturali eseguendole con una grande semplicità.
Sami Niku (Kloten): C’era grande curiosità attorno allo straniero degli aviatori, nome da anni chiacchierato e che finalmente è arrivato in Svizzera. Niku nelle sue prime partite ha già dato prova di grande dinamicità e della sua capacità di essere decisivo sul fronte offensivo, tanto che tutti i punti sinora ottenuti dal Kloten portano il suo sigillo. È infatti stato lui a segnare le reti decisive nelle due partite vinte ai rigori, mentre contro l’Ambrì Piotta è stato grazie ad un suo spunto che la partita è andata oltre i tempi regolamentari. Pur essendo offensivo, il suo gioco non è sinora apparso troppo sbilanciato e riesce a dare al Kloten quell’elemento di imprevedibilità sulla linea blu che era nettamente mancato nella passata stagione.
Theo Rochette (Losanna): Una delle grandi rivelazioni della scorsa stagione si è già messa in mostra in queste prime partite del nuovo campionato, andando a segno tre volte in due incontri. Schierato a partire dalla seconda giornata in una linea ad alto potenziale con Janne Kuokkanen e Lauri Pajuniemi, Rochette si è subito distinto all’esordio contro il Ginevra con una doppietta valsa la vittoria dei biancorossi, ripetendosi a Porrentruy con un gran gol frutto di una violentissima conclusione al volo in entrata del terzo offensivo. Lo svizzero-canadese ha subito mostrato grande esplosività, fiuto del gol e tantissima personalità.
Denis Malgin (ZSC Lions): L’attaccante dei campioni in carica ha ripreso da dove aveva lasciato, dimostrando di essere sempre un elemento letale e decisivo. Nella partita d’esordio alla Tissot Arena ha servito due assist ai compagni, mentre in casa contro l’Ambrì Piotta ha messo a segno una doppietta con il gol decisivo all’overtime, oltre a un altro assist. Non pago, il 27enne ha risolto pure la sfida della Postfinance Arena contro il Berna, non trovando la rete nei tempi regolamentari, ma superando Reideborn con il rigore che ha regalato i due punti alla squadra di Marc Crawford.
Mike Künzle (Zugo): Partito da Bienne per una nuova esperienza, l’attaccante oggi allo Zugo sembra aver per il momento aver fatto la scelta giusta. Con la maglia dei tori si sta trovando alla grande, tanto da essere già andato a segno tre volte nel suo tipico ruolo di specialista dello slot. In rete all’esordio stagionale contro il Lugano, non ha perso tempo nemmeno nello scontro che ha visto i suoi prevalere sul Langnau, andando a mettere il suo nome sul tabellino dei marcatori per due volte in sette minuti nel terzo periodo. Una prima volta a parità numerica per il game winning gol, e poi con la rete della sicurezza in powerplay, esercizio nel quale si sta rivelando fondamentale per la squadra di Dan Tangnes.
I FLOP DI HSHS
Harri Säteri (Bienne): È iniziata tra alti e bassi la stagione del Bienne, con una vittoria arrivata contro il modesto Ajoie – serata in cui tra i pali c’era Luis Janett – e due sconfitte contro ZSC Lions e Rapperswil in cui il finlandese Harri Säteri non è apparso particolarmente brillante. Le sue statistiche parlano dell’89.93% di interventi e oltre tre reti concesse ad incontro, ed era già sembrato incerto nella serata di debutto in particolare sul gol d’apertura di Balcers. Da parte sua ci vorranno insomma presto delle prestazioni di maggior spessore, soprattutto se i seeläander vorranno smentire i pronostici e restare agganciati alle parti più interessanti della classifica.
T.J. Brennan (Ajoie): Vedere l’Ajoie senza alcun punto e già con la peggior difesa della lega dopo la prima settimana di partite non è certo una sorpresa, ma nel cercare di tenere a galla i giurassiani non ha svolto un buon lavoro nemmeno l’unico straniero presente in retrovia. Il bilancio personale di -6 non lascia infatti molto spazio alla fantasia, e se si vanno a rivedere le reti incassate dalla squadra di Wohlwend ci si accorge come Brennan si sia più volte fatto trovare impreparato nel momento in cui la strada andava sbarrata agli attaccanti avversari. Sul suo conto inoltre poche conclusioni verso la porta avversaria ed in generale un gioco poco ispirato anche in fase di costruzione, anche per lui si tratterà insomma di alzare il livello già dalla prossima settimana.
Michael Fora (Davos): Ci troviamo solamente all’inizio del campionato e spesso in questa fase gli errori risaltano più del normale, e proprio per questo motivo anche una singola sbavatura può risultare particolarmente determinante. Nel caso specifico il brutto errore che ha di fatto consegnato la vittoria a Lugano dopo il rigore trasformato da Fazzini pesa sulle spalle di Fora come il peggiore di questa prima settimana di campionato, anche se il ticinese ha poi avuto modo di rifarsi già nell’uscita successiva.
Jonathan Ang (Ambrì Piotta): È ovviamente ancora presto per capire se il canadese è sulla strada giusta verso la rivalsa dopo la scorsa opaca stagione, ma nella sua prima settimana in biancoblù Ang ha mostrato tanta volontà di fare bene ma troppa poca efficacia nel suo gioco. Veloce sui pattini ma spesso all’esterno della zona offensiva, nel suo caso c’è stata anche la difficoltà di essersi dovuto adattare a quattro compagni diversi e due posizioni sull’arco di tre match, con comunque il ruolo dell’ala che sembra poter essere il più efficace per sfruttare la sua velocità. Dovrà però avere un gioco più concreto e diretto, mentre sinora è apparso piuttosto arruffone ed anche un po’ frustrato dopo alcune giocate non riuscite. La ricetta migliore per indirizzare le cose verso la via giusta in questi casi è spesso il gol, che potrebbe permettergli di giocare con meno pressione verso sé stesso ed evitare anche eccessive complicazioni.
Lucas Wallmark (Friborgo): Non è partito molto forte il Friborgo in questo campionato, con quattro punti nelle prime tre uscite, e il rendimento dei suoi stranieri d’attacco non sta contribuendo a migliorare le cose. Lo svedese Wallmark in particolare è stato finora quello più in ombra del pacchetto a disposizione di Patrick Emond, ancora fermo al palo degli zero punti in campionato e autore di partite impalpabili, tra cui dei mezzi disastri come la trasferta in quel di Langnau, finita con una sconfitta è un bilancio di -3 per il centro del primo blocco dei dragoni.
Jerry Turkulainen (Ajoie): L’impatto con il massimo campionato svizzero dei tre nuovi attaccanti finlandesi dell’Ajoie è stato a dir poco traumatico. Nemmeno Oula Palve o Julius Nättinen si sono salvati, ma Turkulainen in particolare è sembrato completamente spaesato contro Friborgo, Losanna e Bienne. Il suo rendimento è rimasto a zero punti in tre partite, con un solo tiro in porta e un bilancio di -7, con diversi errori di gestione del disco che hanno rischiato di rendere ancora più difficoltoso l’inizio di campionato per la squadra giurassiana.