Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.
I TOP DI HSHS
Tobias Stephan (Zugo – 2 top, 0 flop): Il portiere dello Zugo è stato un autentico muro nel corso del weekend, mettendo a referto uno shutout contro il Berna e rappresentando un baluardo quasi invalicabile domenica pomeriggio contro il Davos. Alla Vaillant Arena Stephan è infatti stato a lungo intrattabile: dopo due periodi di gioco aveva già effettuato 31 parate permettendo ai suoi di essere in vantaggio per 2-1 nonostante i soli nove (!) tiri effettuati dall’EVZ. Alla fine il Davos ha girato il match, ma il portiere si è confermato in grande forma e capace di compiere degli interventi strepitosi… Ed i numeri lo confermano, in media Stephan subisce solamente 1.96 reti a partita!
Yannick Rathgeb (Friborgo Gotteron – 2 top, 1 flop): Il gioiellino del Gotteron è l’uomo in più della difesa dei dragoni, ma il suo talento offensivo ne fa un’arma temibilissima nelle situazioni di power play. Dopo un periodo di “secca” che durava praticamente da inizio dicembre, il giovane difensore è tornato al gol nell’ultimo week end e, se il gol a Langnau non ha evitato la sconfitta ai suoi, quello ottenuto nel derby contro il Losanna è valso la vittoria. In una stagione maledetta per gli uomini di Huras le poche buone notizie rimangono nel talento di giocatori come Rathgeb, ancora giovane ma già in grado di assumersi grandi responsabilità e di decidere le partite.
Joel Genazzi (Losanna – 6 top, 0 flop): Il Losanna nel weekend è stato frenato dal Friborgo, vedendo così interrotta la sua impressionante serie di vittorie consecutive, che era arrivata a quota nove. In settimana i vodesi hanno però ritrovato nel tabellino il difensore di origini ticinesi, intrattabile fino a novembre ma che non trovava più il gol oramai da nove partite. La sua rete martedì era stata di quelle importanti, perchè aveva dato il via all’esaltante rimonta contro il Bienne… E non lo ha fatto con un’azione qualunque, ma partendo dal proprio terzo per un coast-to-coast davvero spettacolare!
Lino Martschini (Zugo – 2 top, 0 flop): Un fenomeno. Basterebbe questo aggettivo per descrivere un giocatore che, non fosse per la statura, avrebbe tutti i numeri per trovare spazio in NHL. Nelle ultime 6 partite ha trovato altrettante reti, regalato assist magnifici e fatto ammattire le difese che si è trovato davanti. In particolare nella serata di sabato si è preso gioco nientemeno che della difesa del Berna, piazzando una tripletta da applausi, tirando in porta 8 volte (mai così tanto in una singola partita in stagione) e dando spettacolo a ogni cambio. Al fianco di una vecchia volpe come Josh Holden sta completando la sua crescita e ad oggi è sicuramente il giocatore simbolo dello Zugo di Harold Kreis.
Roman Wick (ZSC Lions – 3 top, 0 flop): Solamente altri due giocatori hanno segnato quanto lui nell’ultima settimana, ovvero il compagno Patrick Thoresen (ma con un gol a porta vuota ed un altro regalato da Mayer) e lo scatenato Lino Martschini. Alla Valascia è stato proprio il miglior realizzatore dei Lions (17 gol) ad affossare l’Ambrì Piotta, con una doppietta nel periodo centrale da cui i biancoblù non si sono più ripresi. Implacabile tanto nello slot quanto dalla distanza, il suo repertorio si è completato in settimana con quella stupenda deviazione contro il Ginevra. Wick non segnava da cinque partite, ma il suo bastone sembra tornato caldissimo!
Thomas Nüssli (Langnau Tigers – 1 top, 0 flop): Il gigantesco attaccante del Langnau ha ripreso a segnare, ed i Tigers hanno portato a termine un weekend contraddistinto da un buon bottino di quattro punti, che valgono oro per cercare di restare al decimo posto. Venerdì a Bienne aveva mandato la gara all’overtime recuperando un disco in zona difensiva e involandosi verso Hiller, battendolo poi con una “sassata” delle sue. Un violento slapshot non è però l’unica freccia al suo arco: sabato al cospetto del Friborgo aveva aperto le marcature con un veloce tiro di polso direttamente su azione d’ingaggio. L’attaccante di Herisau sembra in grandissima forma, e con l’avvicinarsi della fase calda della stagione la seconda linea dei Tigers torna ad essere molto pericolosa.
I FLOP DI HSHS
Robert Mayer (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Difficile dire cosa aspettarsi ad ogni partita da parte del portiere del Ginevra, possessore di ottime skills di base ma anche piuttosto “instabile” a livello mentale e tradito molte volte dal suo eccessivo coraggio (incoscenza?) nelle uscite fuori dai pali. Contro il Lugano ha disputato complessivamente una ottima partita, ma il suo goffo tuffo calcistico nei rigori su Klasen (1 parato su 4) ha fatto il giro della Svizzera. Peggio quello che ha combinato a Zurigo, con quel disco regalato a Thoresen che transitava a pochi metri da lui, un errore tanto clamoroso quanto ricorrente nella carriera di Robert Mayer.
Mikko Mäenpää (Ambrì Piotta – 0 top, 4 flop): Era già pronto a rientrare da un po’, ma Kossmann ha scelto di impiegarlo solamente nella serata di sabato, quando il finlandese è tornato da un infortunio che lo aveva messo KO ad inizio gennaio. Per il secondo difensore più produttivo dello scorso campionato la serata è però stata l’ennesima di totale anonimato, e per un reparto difensivo come quello dell’Ambrì il fatto che il giocatore non riesca ad alzare il proprio livello è un problema mica da poco. I biancoblù contavano su Mäenpää in fase d’impostazione, in powerplay e speravano potesse riportare sul ghiaccio l’energia e l’esuberanza dei suoi primi mesi ad Ambrì… Purtroppo nelle 26 partite che ha giocato finora non è stato il caso.
Ryan Wilson (Lugano – 1 top, 1 flop): Con il passare dei mesi, dopo le prime partite giocate in maniera incoraggiante, Ryan Wilson ha mantenuto un livello piuttosto incostante, per assestarsi ultimamente su un valore alquanto piatto. Con l’errore in gestione del disco sempre dietro l’angolo, l’ex Avalanche non contribuisce come ci si dovrebbe aspettare nemmeno fisicamente, perdendo spesso duelli alle assi e facendosi sfuggire attaccanti tecnici e più veloci di lui. Non si può dire che il suo livello attuale sia disastroso, ma non è nemmeno lontanamente vicino a ciò che ci si potrebbe attendere da uno straniero con la sua esperienza e la capacità di usare il fisico, quest’ultima totalmente sparita.
Jason Fuchs (Ambrì Piotta – 2 top, 1 flop): Autore di un inizio di campionato strepitoso, il giovane centro che il prossimo anno giocherà a Bienne ha vistosamente rallentato dopo l’inebriante prima parte di stagione. Il figlio d’arte ha messo a segno un solo gol nelle ultime 12 partite, ed anche l’energia che solitamente caratterizza il suo gioco sembra un po’ in calando. Sabato sera contro gli ZSC Lions non ha vissuto una grande serata: a metà periodo centrale si è fatto penalizzare e Wick lo ha immediatamente punito in powerplay, mentre pochi minuti dopo ha regalato un disco a Trachsler in uscita del terzo puntualmente trasformato in gol da Rundblad: partita chiusa e Fuchs decisamente meno lucido del solito.
Tony Martensson (Lugano – 0 top, 4 flop): Quello che è attualmente il primo centro del Lugano sta attraversando un periodo che definire di scarsa forma sarebbe un eufemismo. Lo svedese non regge il ritmo partita sin dai primi minuti andando evidentemente in difficoltà e anche il resto della linea ne risente. In particolare anche Linus Klasen è spesso obbligato ad accentrarsi in zone non sue dello slot per recuperare dischi che normalmente sarebbero preda dello stesso Martensson, e la sua pericolosità e risente. La scorsa stagione era entrato in piena forma in questo periodo, oggi sta calando nettamente proprio a poche settimane dai playoff, come mostrato anche dal solo gol e i due assist messi a segno nelle ultime 8 partite disputate. Sicuri che Zackrisson al suo posto farebbe così male?
Jarkko Immonen (Zugo – 0 top, 2 flop): Lo Zugo sta tenendo una velocità di crociera a dir poco invidiabile, in linea con le ultime annate, distinguendosi come squadra spettacolare e produttiva in regular season. Il vero esame per la squadra di Kreis saranno però i playoff e Jarkko Immonen è stato la grande delusione degli ultimi quarti di finali persi 0-4 contro il Lugano. Lo stesso finlandese ultimamente sta viaggiando a quote più basse dei suoi compagni di squadra, tanto per dire che la sua ultima rete è datata 10 dicembre 2016, per una doppietta esterna contro il Gotteron. Da lì fino ad ora 9 partite senza buttare un solo disco in rete e 3 soli assist conteggiati. Come per la sua intera squadra, a Zugo sperano che stavolta la vera stagione del centro finlandese cominci quando conta veramente, anche se gli ultimi auspici non sono dei migliori.