Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.
I TOP DI HSHS
Simon Rytz (Bienne – 1 top, 0 flop): Al secondo portiere del Bienne sabato è stato presentato uno dei compiti più difficili che può esserci nel nostro campionato, ovvero ritrovarsi tra i pali alla PostFinance Arena senza aver praticamente mai giocato. Per Rytz quella contro gli orsi è stata infatti la prima partita da titolare con il Bienne, dopo cinque match in NLB con il Langenthal e poco più di un quarto d’ora a sostituzione di Hiller a fine novembre. Rytz – che desidera partire nonostante un contratto valido sino al 2018 – ha risposto con una prestazione quasi perfetta, contraddistinta da 39 parate e con un unico gol concesso, a soli 2 secondi dalla terza sirena! Peccato per la sconfitta, ma se Rytz desiderava farsi “pubblicità” sul mercato, una prestazione del genere alza sicuramente le sue quotazioni, soprattutto perchè arrivata “a freddo”.
Beat Forster (Davos – 3 top, 0 flop): Il solido difensore dei grigionesi è stato alla base del weekend perfetto del Davos, grazie ad un doppio turno che lo ha visto unire un ottimo bilancio di +4 ad un bottino di un gol e due assist. Da rivedere il suo inserimento valso il 3-0 che ha “ucciso” la partita contro il Berna, mentre a Friborgo il suo tiro deviato da Marc Wieser aveva dato il via alla rimonta degli ospiti.
Philippe Schelling (Losanna – 1 top, 0 flop): Grazie ad un doppio turno perfetto che ha visto il Losanna uscire con sei punti dal weekend tutto zurighese contro ZSC e Kloten, i vodesi hanno rinforzato la loro posizione nella Top 4, e Schelling è stato fondamentale per i successi dei suoi. Alla Tissot Arena venerdì ha mostrato tutta la sua tenacia e visione di gioco recuperando un puck a fondo pista prima di offrire su un piatto d’argento l’hat trick al compagno Herren, mentre sabato ha fornito un assist in occasione del game winning goal e messo la firma sulla rete a porta sguarnita del 6-2. Per lui che sul tabellino ci finisce di rado, questa seconda metà di gennaio si sta rivelando parecchio produttiva!
Nick Spaling (Ginevra Servette – 2 top, 0 flop): Durante l’ultima settimana il Ginevra ha rilanciato le sue quotazioni, vincendo tutte e tre le partite disputate e vantando tra le loro fila il miglior marcatore degli ultimi turni di campionato: Nick Spaling! L’ex attaccante di Maple Leafs e Sharks ha fatto registrare tre gol e due assist (entrambi di prima), decidendo praticamente da solo con una doppietta la sfida di martedì contro il Langnau, quando ha mostrato tutto il suo istinto da attaccante puro. Venerdì il suo assist per il primo gol di Gerbe è invece stata una delle giocate più spettacolari della serata, mentre alla Valascia il suo tocco all’overtime aveva permesso a Jacquemet di vincere il match all’overtime. Tre partite complete ed una costante minaccia per gli avversari.
Marc Wieser (Davos – 1 top, 0 flop): Con quattro gol in due partite Marc Wieser ha portato il suo Davos ad un doppio turno da sei punti, facendo letteralmente impazzire le difese avversarie in combutta con i compagni di linea Lindgren e Kousal. I tre hanno ottenuto complessivamente 12 punti, con Wieser ad indicare la via a partire dal gol d’apertura contro il Berna venerdì. Spettacolare poi il suo slapshot in shorthand che ha chiuso la partita sul 4-0. Non contento, a Friborgo si è ripetuto ottenendo un’altra doppietta, iniziando la clamorosa rimonta e concludendola con il definitivo 5-3 a porta sguarnita. Nessuno è stato più letale di Marc Wieser nell’ultima settimana!
Yannick Herren (Losanna – 1 top, 0 flop): A quasi 26 anni, il promettente Herren sembra avere finalmente raggiunto i livelli che si prospettavano per lui sin dalle giovanili, abituato a segnare montagne di reti. Il sistema di Ratushny, completamente diverso dall’iper difensivista Ehlers, esalta le sue caratteristiche di ala offensiva, lasciando che si esalti negli spazi e che guadagni fiducia partita dopo partita giocando nel top six e nelle situazioni speciali, sfruttando la sua velocità e il senso della posizione. Venerdì sera è stato protagonista della vittoria del Losanna a Kloten con una tripletta, raggiungendo quota 14 gol in campionato, seconda miglior cifra tra i vodesi dopo le 16 reti di Jeffrey.
I FLOP DI HSHS
Benjamin Conz (Friborgo Gotteron – 0 top, 3 flop): Quando una squadra non riesce ad uscire dalle difficoltà, soprattutto quelle difensive, di solito si affida ai grandi portieri per restare a galla. A Friborgo il problema è doppio, dato che Conz ormai ha “abituato” tutti a un rendimento tra i peggiori della LNA, senza riuscire a dare sicurezza a una porta che avrebbe bisogno di un muro. L’ultimo weekend è stato contraddistinto da due prestazioni deludenti (82% e rispettivamente 84% di parate sulle due partite) che non hanno certo aiutato il Friborgo a migliorare la sua classifica, con delle reti sicuramente evitabili e non impossibili da parare. L’impressione è che ormai l’ex talento Conz non possa più (almeno per ora) raggiungere certi livelli promessi, causa anche una fragilità mentale preoccupante per un portiere.
Sven Berger (Ambrì Piotta – 0 top, 1 flop): Verosimilmente in partenza a fine campionato ed autore di una seconda stagione in biancoblù maledettamente complicata (dopo un ottimo primo anno!), Sven Berger ha vissuto un weekend da incubo risultando nettamente tra i peggiori dei suoi. Passi una certa imprecisione generale, ma i due gol letteralmente regalati agli avversari in meno di 24 ore rappresentano errori inaccettabili, a maggior ragione nell’ambito di un doppio turno fondamentale. Venerdì il difensore biancoblù ha letteralmente regalato a Pedretti il disco valso il 3-1 (risultato il game winning goal), mentre sabato un’incredibile passaggio sbagliato ha spianato la strada a Wick per quell’1-1 che aveva fatto malissimo. Purtroppo questo non è lo Sven Berger che avevamo apprezzato un anno fa, qualcosa con lui deve essersi rotto.
Marc Abplanalp (Friborgo Gotteron – 0 top, 1 flop): Il disastrato Friborgo non fa altro che affondare, complice una difesa che fa acqua da tutte le parti, rivelatasi molto più fragile di quanto la carta non potesse dire nonostante i grandi cambiamenti. Nella incredibile sconfitta interna contro il Davos (da 3-0 a 3-5) errori su errori hanno favorito la velocità degli uomini di Del Curto, e l’errore a centro ghiaccio di Abplanalp che ha spianato la strada per il 3-4 del Davos è il simbolo di questo momento. Il difensore burgundo “paga” per tutto il reparto, ma tra errori di marcatura e quel disgraziato turn over di sicuro non ha fatto una gran bella figura e rappresenta al meglio il calvario dei dragoni.
Ryan Lasch (Berna – 0 top, 1 flop): Fine settimana giocato con il fiatone dal Berna, forse per la prima volta in difficoltà in stagione, segnato da una secca sconfitta a Davos e una soffertissima vittoria casalinga contro il Bienne, arrivata solo al 59’58. In queste due partite si è visto poco Ryan Lasch, coerente con il rendimento altalenante che ha vissuto finora e, tenendo conto che è pur sempre il secondo marcatore degli orsi, ben si capisce il suo potenziale. Lasch passa infatti da partite in cui è incontenibile e il faro del gioco della squadra di Jalonen, ad altre in cui risulta invisibile e facilmente arginabile fisicamente. A Davos ha sofferto moltissimo l’intensità dei grigionesi (-3 e zero tiri in porta), mentre contro il Bienne non è andato oltre a qualche tiro velleitario contro Rytz. Lasch rimane un giocatore di grande classe e talento offensivo, riuscisse ad avere un rendimento regolare sarebbe devastante.
Tony Martensson (Lugano – 0 top, 3 flop): Si guardano le cifre e ci si accorge che solo Dario Bürgler ha segnato più di lui tra le fila del Lugano. Ma a volte le cifre non dicono tutto e chi ha seguito le ultime partite del Lugano si sarà accorto che l’apporto di Tony Martensson sul ghiaccio rasenta il nulla. In un primo blocco animato sempre e comunque da un Klasen che ultimamente è un po’ a corto di lucidità e dalle reti di un Fazzini “on fire”, lo svedese non riesce a reggere il ritmo, mancando sia in apporto offensivo che col contributo in fase difensiva. Come primo centro al momento non può essere proposto ancora a lungo, e a preoccupare è il fatto che la scorsa stagione il numero 9 raggiunse la forma migliore proprio in questo periodo portandosela nei playoff. Oggi invece sembra decisamente in debito di condizione e lucidità, se non riesce a proporre il suo lavoro sporco a tutta pista diventa un giocatore pressoché impalpabile.
James Sheppard (Kloten – 0 top, 1 flop): Il Kloten è entrato in una brutta e pericolosa spirale negativa dopo diversi mesi passati a ottimi livelli, e il ritorno di Sheppard pareva poter essere la ciliegina sulla torta per una squadra ben messa in pista da Tirkkonen. Dopo la partenza di Santala e l’infortunio di Sanguinetti sono cominciati i problemi degli aviatori e il contributo di Sheppard (nessun punto nel week end appena passato e -4) è inconsistente. Con un po’ di malizia il suo ritorno in Svizzera assomiglia, almeno finora, a quello di alcuni altri giocatori che dopo una prima ottima stagione in LNA hanno cercato senza fortuna nuovo spazio in NHL, tornando poi nel campionato elvetico con ambizioni ribassate e un rendimento decisamente al di sotto delle aspettative. Per lo sprint finale il Kloten avrà assolutamente bisogno del Sheppard ammirato la scorsa stagione.