Social Media HSHS

National League

I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e domenica.


I TOP DI HSHS

top

Benjamin Conz (Friborgo): Reduce dalle due partite giocate in Nazionale, il portiere del Friborgo è stato nuovamente uno dei protagonisti del weekend della capolista. I burgundi sono infatti tornati in cima alla classifica grazie ad un fine settimana da sei punti, che ha visto l’ex bianconero incassare solamente due reti (quella contro il Bienne era per giunta uno sfortunato autogol) e parare complessivamente 47 tiri. Ne è risultata un’ottima percentuale di parate del 95.9%.

Yannick Rathgeb (Friborgo): Importante momento del giovane bernese, divenuto il difensore più prolifico della squadra romanda (5 gol e 7 assist) e sempre più imprescindibile nello scacchiere di Zenhäusern. Il 20enne ha aperto le marcature a Bienne con un pregevole tiro di polso in powerplay, sfruttando al meglio lo screen di Sprunger. Ha completato l’opera con due assist e confermato il tutto con un match solido contro il Lugano.

Michael Fora (Ambrì Piotta): Di fatto il miglior difensore svizzero a disposizione di Kossmann, piano piano il giovane ticinese si sta assumendo sempre maggiori responsabilità, diventando uno degli uomini su cui costruire la squadra del futuro. Sempre più sicuro difensivamente ed imprescindibile nel powerplay come vertice alto, questo weekend si è messo in mostra grazie ad un preciso one-timer contro il Langnau sabato sera.

Damien Brunner (Lugano): Il cambio di allenatore ha fatto sicuramente bene al numero 98 bianconero, autore di tre ottime prestazioni durante la settimana appena passata. Rapido, guizzante e spesso inarrestabile, Brunner ha realizzato due gol e quattro assist in tre partite. Quando ha lui il disco, sembra che il gol stia per arrivare da un momento all’altro. Pregevole in particolare il tiro di polso con cui ha battuto Huet a Losanna.

Matt D’Agostini (Ginevra Servette): È stato il vero protagonista sul fronte offensivo di questa ripresa di campionato, con quattro reti realizzate nelle due partite dell’ultimo weekend, che raddoppiano le sole quattro messe a segno nelle prime diciassette uscite della stagione! Il canadese ha messo a segno un hat trick di prepotenza contro gli ZSC Lions, trovando due gol in powerplay ed uno in shorthand. Ha poi regalato la vittoria ai suoi segnando il rigore decisivo, mentre sabato ha aperto le marcature a Davos con un tiro di polso che ha fatto secco Genoni.

Ossi Louhivaara (Losanna): Il finlandese del Losanna ha avuto un inizio di campionato da incubo, ma sembra che finalmente inizi a carburare! Louhivaara ha infatti messo a segno tre dei quattro gol ottenuti in questo torneo nel corso dell’ultima settimana, partendo dalla bella realizzazione contro il Lugano. Il finlandese è poi esploso contro il Berna venerdì, trovando ben due gol (da rivedere il contropiede alimentato da Mieville) e due assist. Ha infinte messo lo zampino anche nella vittoria contro il Bienne, ottenendo un passaggio decisivo.


I FLOP DI HSHS

flop

Leonardo Genoni (Davos): Uscito dal weekend con un bottino di zero punti, il Davos ha sì l’attenuante di essere stato impegnato in CHL, ma non si può certo dire che Genoni si sia presentato in una forma sufficiente per avere successo anche in campionato. Il futuro portiere del Berna è stato sostituito a Langnau dopo aver incassato quattro gol, ed anche contro il Ginevra non ha certo brillato. Simbolica per il momentaccio di Genoni la rete del 2-0 di Lombardi, molto astuto a capire il momento ma in cui lo stesso portiere ha perso completamente il controllo della situazione.

Alain Birbaum (Ambrì Piotta): Saltato da Holden nella sfida di venerdì, Kossmann sta dando al difensore l’opportunità di giocare parecchi minuti nonostante gli attriti del passato, ma i risultati non sono diversi da quando in panchina c’era Pelletier. Poco efficace in attacco ed un’autentica mina vagante in difesa ed impostazione, non è da escludere che il prossimo elemento in sovrannumero possa essere lui.

Flurin Randegger (Berna): È stato un doppio turno condito da due sconfitte per il Berna, ed il basilese ha dato il suo “contributo” in senso negativo alle disfatte degli orsi. Al cospetto del Losanna lo si è purtroppo notato per il suo tempismo sbagliato sulla rete di Deruns e per essersi fatto saltare da Mieville sul gol del 4-0, mentre nel match contro il Kloten ha sulla coscienza una battaglia alla balaustra persa, che ha permesso a Leone di segnare sugli sviluppi il 3-0.

Eric Walsky (Losanna): L’ex bianconero continua ad essere un giocatore incompiuto, che alterna un evidente potenziale ad una concretezza in pista che è oramai un lontano miraggio. Autore delle sue uniche due reti del torneo a fine ottobre, Walsky, ha ricominciato il campionato con un pensante -3 contro il Lugano, per poi tornare nell’anonimato… Il suo miglior momento rimane quell’inizio di stagione in bianconero nel 2014, dopodichè si sono perse le sue tracce anche a causa di alcuni infortuni.

Jeremy Wick (Ginevra Servette): Il suo brutto intervento nei confronti di Ryan Shannon torna a ricordare come degli infortuni seri possano essere sempre dietro l’angolo, ed avere in pista personaggi come Wick sicuramente non aiuta l’hockey svizzero a progredire. Fortunatamente l’attaccante dei Lions non ha riportato conseguenze, ma Wick se l’è cavata con una sola partita di squalifica. È bene però ricordare che poteva andare molto peggio…

Tim Stapleton (Bienne): Lo straniero del Bienne si conferma un giocatore discontinuo, e nel weekend si è visto soprattutto per i 16 minuti di penalità fatti registrare nel giro di 24 ore. L’americano ha già dimostrato le sue buone qualità, che devono però essere portate in pista con regolarità per diventare il vero leader dei bernesi.

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

Click to comment

Altri articoli in National League