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I top e flop degli ultimi turni di campionato secondo HSHS

Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.

Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.

Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.


I TOP DI HSHS

top

Simon Rytz (Bienne – 1 top, 3 flop): Settimana molto importante per il bernese, che ha firmato una percentuale di oltre il 95% di parate contro Zugo e due volte Losanna, dando una notevole mano alla ritrovata solidità difensiva della squadra, spingendo i seeländer nella terza qualificazione (in quattro anni) ai playoff.

Tim Ramholt (Zugo – 1 top, 0 flop): Tre gol nelle ultime tre partite ed una presenza sul ghiaccio sempre sicura ed affidabile per un difensore cresciuto molto nelle ultime settimane, ed ormai un punto fermo della retroguardia zugana.

Romain Loeffel (Ginevra – 2 top, 0 flop): Tre gol e due assist pure questa settimana, per un difensore che dimostra di vedere spesso la porta in queste ultime partite. McSorley sembra averci indovinato nello scambio che un anno or sono spinse, con diverse polemiche, al Friborgo Fritsche e Kamerzin, in cambio del nazionale romando.

Dick Axelsson (Davos – 1 top, 2 flop): Il giocatore più in forma di questa settimana nella compagine grigionese, lo svedese è stato autore di ben cinque punti nelle ultime tre partite. Top scorer autorevole sabato sera a Kloten vista l’indisponibilità di Paulsson, ha dimostrato parte del suo repertorio con la rete di pregevolissima fattura con cui ha aiutato i suoi a ritrovare il pareggio. Sembra stia affinando le armi in vista degli imminenti playoff.

Tom Pyatt (Ginevra – 2 top, 0 flop): Sottovalutato un po’ ad inizio stagione, ha dimostrato ancora una volta quanto fiuto McSorley abbia per certi acquisti. In ogni caso, settimana molto convincente a livello personale per il canadese, autore di prestazioni molto solide al centro della prima linea granata, contraddistinte da ben cinque punti.

Linus Klasen (Lugano – 5 top, 0 flop): Fischer ha “osato” separarlo dal gemello Pettersson, e il numero 86 ha risposto come meglio non poteva. Al fianco di Brunner e Paakkolanvaara si è caricato il peso offensivo della squadra sulle spalle, ritrovando una brillantezza e una concretezza ultimamente smarrite per cercare il passaggio giusto da servire al topscorer. Nella sfida della Resega di venerdì ha inscenato un vero e proprio duello con Schaefer, trafiggendolo con un’azione personale da brividi dopo averci provato un tutti i modi. L’intesa con Brunner sembra naturale, entrambi “parlano” lo stesso hockey e non hanno avuto bisogno di molti cambi per capirsi. Il fenomeno sembra tornato giusto in tempo.


I FLOP DI HSHS

flop

Robert Mayer (Ginevra Servette – 0 top, 1 flop): Settimana difficile per lui, autore di diverse sviste ed incertezze che potrebbero far avanzare qualche dubbio sulla squadra ginevrina in vista degli imminenti playoff. Proprio nell’avvicinamento alla fase decisiva della stagione, Mayer non sembra aver trovato la tranquillità e solidità mentale necessaria che compete al meglio nei giochi che contano… Starà a lui reagire e dimostare il contrario.

Joel Kwiatkowski (Friborgo – 0 top, 2 flop): Pessimo fine settimana per l’esperto canadese, autore di un bruttissimo fallo venerdì sera ai danni di Kevin Romy (costatagli la penalità di partita) ed invisibile per la partita a Les Vernets di sabato.

Beat Gerber (Berna – 0 top, 1 flop): Non facendo una gran bella figura, crediamo giri ancora la testa all’esperto difensore bernese dopo essersi ritrovato faccia a faccia contro quel fulmine di Linus Klasen alla Resega. In generale, settimana abbastanza anonima in cui pure la solidità difensiva sembra avergli fatto difetto.

Roman Schlagenhauf (Ambrì Piotta – 0 top, 3 flop): Ormai finito quasi fuori rosa venendo impiegato con il contagocce o come 13esimo attaccante, non dimostra mai il carattere necessario nel voler riconquistare il posto in squadra. Sempre arruffone, deconcentrato e con numeri alquanto negativi in stagione (dopo che lo scorso anno aveva formato, con Bianchi e Grassi, la linea più equilibrata dei biancoblù), la sua avventura in Leventina sembra si stia concludendo nel peggiore dei modi.

Chuck Kobasew (Berna – 0 top, 1 flop): Nella doppia sfida contro il Lugano aveva il compito di provocare gli avversari, in particolare Fredrik Pettersson, ma è passato velocemente dalle provocazioni “intelligenti” a quelle da frustrazione. Questo perché probabilmente lui e tutto il Berna non si aspettavano un Lugano così agguerrito sul piano del carattere e quello muscolare, e il canadese è spesso scivolato in – per fortuna vani – tentativi di interventi brutali e provocazioni che non hanno fatto altro che ritorcersi contro la sua squadra.

Dominic Lammer (Zugo – 0 top, 1 flop): L’ex enfant prodige zugano sembra stia finendo piano piano nell’anonimato generale, relegato ormai ad un ruolo marginale in quarta linea con prestazioni nettamente insufficienti considerato il suo talento (la rete manca ormai da 16 partite).

Laureato in Scienze Politiche all'università degli studi di Pavia con lavoro di tesi sul diritto costituzionale svizzero.

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