Ogni inizio settimana, per tutto il corso del campionato, HSHS vi proporrà la rubrica dedicata ai “top e flop”, ovvero ai giocatori che secondo noi si sono distinti negli ultimi turni di campionato, così come a coloro da cui ci si aspettava invece qualcosa in più.
Vengono selezionati un portiere, due difensori e tre attaccanti tra chi ha fatto particolarmente bene e chi, invece, ha deluso le aspettative.
Di seguito la selezione basata sui turni di campionato giocati tra martedì e sabato.
I TOP DI HSHS
Reto Berra (Friborgo Gotteron – 1 top, 3 flop): Il ritorno in Svizzera di Berra si è sviluppato tra alti e bassi nella prima fase di campionato, ma da alcune settimane l’ex portiere NHL sta trovando maggiore sicurezza e stabilità nelle sue prestazioni. Nel corso della passata settimana ha rappresentato le solide fondamenta su cui la squadra ha costruito due vittorie fondamentali, incassando solamente un gol – quello saltuario contro l’Ambrì – su un totale di 53 tiri fronteggiati. Particolarmente significativo il suo shutout in casa del Langnau, dove ha compiuto diversi interventi complicati e fermato a viso aperto i migliori attaccanti dei Tigers, su tutti Pesonen arrivato tutto solo al suo cospetto in un momento chiave del match. Nelle ultime 12 partite ha superato per ben sette volte il 94% di salvataggi, e solamente in un’occasione è sceso sotto il 90… Ottimi numeri, che hanno dato respiro al Gotteron nella corsa ai playoff.
Magnus Nygren (Davos – 1 top, 1 flop): Peccato abbia macchiato la sua settimana con quella bastonata a Cervenka che gli è costata una squalifica, ma dopo una stagione costellata da difficoltà lo svedese sta finalmente vivendo un periodo positivo. È stato infatti il difensore più produttivo della lega con cinque punti – un gol – sull’arco di tre partite, in cui ha scagliato ben 13 tiri (anche qui il più propositivo) giocando un’enormità di minuti (addirittura 27 nella sfida con gli ZSC Lions). Il suo bilancio nelle ultime quattro uscite parla di ben sette punti, tra cui due reti, un bottino pari a quello ottenuto addirittura nelle 22 partite precedenti… Un bel cambiamento di tendenza!
Anssi Salmela (Bienne – 3 top, 2 flop): Ha avuto un solo periodo di appannamento vero e proprio il difensore finlandese, coinciso con la mezza crisi invernale del proprio Bienne, salvo poi riprendersi in mano la squadra da qualche giornata a questa parte. Giocatore di temperamento, Salmela sta sentendo l’aria del postseason e lo vediamo aumentare i ritmi del suo gioco fisico oltre alle sue puntate offensive, e in uno di questi casi ha trovato anche la splendida rete con cui ha messo a segno il game winning gol nell’importantissimo scontro della Valascia. Da rivedere il suo movimento a saltare il difensore biancoblù e la seguente fucilata per il momentaneo 0-2 sulla pista dell’Ambrì Piotta.
Gregory Hofmann (Lugano – 4 top, 1 flop): Ormai è diventata un’abitudine vedere l’attaccante del Lugano nei top della settimana, ma le sue prestazioni continuano ad emergere dal difficile contesto bianconero. Un gol e un assist a Losanna e doppietta contro il Rapperswil, forse non avversari in serate particolarmente probanti, ma anche nella buia partita di Zurigo è stato uno dei pochissimi (o l’unico) a salvarsi almeno per attitudine e voglia di lottare. Intanto raggiunge quota 28 reti prima del postseason, cifra toccata in regular season l’ultima volta da Fredrik Pettersson nella stagione 2014/15 proprio con la maglia del Lugano ed è il primo svizzero a riuscirci dalla stagione 2006/07, quando Michel Riesen arrivò a 37 centri.
Perttu Lindgren (Davos – 2 top, 0 flop): È stato confrontato ad un vero calvario l’attaccante finlandese, costretto a saltare praticamente tutto l’ultimo campionato e fermato anche in questo da problemi e ricadute a livello fisico. Dopo un nuovo stop di circa un mese tra ottobre e novembre, Lindgren è cresciuto pian piano, ed ora sembra essere molto vicino al giocatore dominante che avevamo conosciuto alcuni anni fa. Nell’ultima settimana è stato il più produttivo dell’intera lega con sette punti (quattro gol e tre assist) ottenuti in tre partite. Vitolinsh sembra d’altronde puntare chiaramente su di lui, visto che da alcune partite lo ha tolto dai blocchi di boxplay così da permettergli di avere maggiore lucidità e concentrare le sue energie in fase offensiva.
Mark Arcobello (Berna – 3 top, 0 flop): Anche l’attaccante del Berna, nonostante le due sconfitte nelle ultime tre partite, comincia a sentire l’odore dei playoff e il suo rendimento, nonostante gli spazi stretti, trova spazio per alzarsi. Due gol e otto assist nelle ultime sei partite, quattro dei quali nel weekend appena concluso, lo statunitense del Berna conferma di non essere un giocatore dalla mossa necessariamente spettacolare, ma la regolarità del suo rendimento durante l’arco (scusate il gioco di parole) della stagione rimane uno dei suoi punti di forza. Sono già 48 i punti messi a segno da Arcobello, una normalità per un giocatore che in questa regular season non ha mai passato più di due partite senza finire sul tabellino.
I FLOP DI HSHS
Leonardo Genoni (Berna – 2 top, 1 flop): Con due sconfitte nei tre impegni settimanali il Berna non è riuscito a solidificare il suo primato in classifica, non sfruttando un periodo in cui anche lo Zugo è incappato in due passi falsi. Non particolarmente brillante nemmeno Genoni, che martedì si è reso protagonista di quell’avventurosa e goffa uscita che ha regalato un gol al Davos. Per lui hanno poi fatto seguito due prestazioni nel weekend piuttosto incerte – anche se venerdì ha sostituito Caminada solo dopo due periodi – in cui non ha saputo andare oltre l’85% di salvataggi.
Santeri Alatalo (Zugo – 1 top, 1 flop): Aveva vissuto una fase particolarmente brillante tra metà dicembre e fine gennaio, ma ultimamente il difensore nato a Tampere sta macchiando le sue prestazioni con qualche imprecisione di troppo. La sua settimana era iniziata facendosi lasciare sul posto da Kostner, ed è poi continuata con il complicato match in quel di Losanna. Ha cercato di rimediare a diversi errori in copertura facendosi vedere sul fronte offensivo, ma stavolta quel “gioco di compensazione” che è un po’ nelle sue corde gli si è ritorto contro. Non ottiene punti oramai da un mese e lo Zugo con l’inizio dei playoff avrà bisogno di rivederlo guadagnare concentrazione e solidità.
Robin Grossman (Losanna – 0 top, 2 flop): Che non stia attraversando un momento di forma particolarmente positivo lo si è capito venerdì sera a Malley 2.0, quando ha regalato malamente un gol allo Zugo nel finale, rischiando di favorire una rimonta degli svizzero-centrali. Quello un episodio negativo arrivato in una vittoria e quindi rimasto senza conseguenze gravi, ma il peggio l’ex difensore dei Tori lo ha combinato martedì sera contro il Lugano, uscendo con un inequivocabile e pesantissimo -5 dalla brutta sconfitta dei biancorossi contro la squadra di Greg Ireland. Un disastro su tutta la linea.
Danny Kristo (Rapperswil – 2 top, 2 flop): Sabato sera alla Cornèr Arena è rimasto fuori dal line up, e la decisione di Tomlinson sembra comunque trovare parecchie giustificazioni. Autore di un ottimo impatto al suo arrivo in canton San Gallo, l’attaccante statunitense sta attraversando un periodo di magra, fatto di soli tre assist nelle ultime dieci partite e con il gol che manca addirittura da un mese esatto, ossia da quando andò a segno nella vittoria casalinga contro l’Ambrì Piotta. Avrà tempo di riposare l’attaccante dei sangallesi, il suo talento non è in discussione e dovrà essere la punta di diamante nel periodo che per il Rapperswil conterà per davvero a partire dagli inizi del mese di marzo.
Marco Müller (Ambrì Piotta – 2 top, 1 flop): Sappiamo tutti benissimo che tipo di giocatore eccezionale può essere il centro dell’Ambrì, ovvero un elemento che ha nelle corde quell’energia e quella forza per ridare vigore ad una squadra che nel fine settimana ha un po’ perso il filo del discorso. I problemi che hanno incontrato i biancoblù nelle ultime uscite non sono assolutamente da ricondurre ai singoli ma sono a livello di squadra, però ci sono alcuni elementi che nelle loro corde hanno le caratteristiche per risultare determinanti nel teso finale di stagione, a patto di ritrovare lucidità. Müller è sicuramente uno di loro. La grande voglia del numero 13 di fare bene è evidente, ma nelle ultime settimane non sempre ha saputo esprimersi con lucidità, ed infatti i suoi numeri parlano di cinque partite consecutive in negativo (-7 complessivo) ed un solo assist all’attivo. A questo ha aggiunto un po’ di indisciplina, che lo rende ad oggi il più sanzionato della squadra con un totale di 18 penalità minori.
Jani Lajunen (Lugano – 0 top, 2 flop): Il centro finlandese del Lugano è un po’ l’immagine della propria squadra in questa tribolata stagione. Una buona partita in cui sembra finalmente poter ritrovare le migliori sensazioni, sempre alternata ad almeno un paio di prestazioni nettamente insufficenti sotto diversi aspetti. Se contro il Losanna anche i numeri agli ingaggi e gli scontri fisici erano dalla sua parte, la strada in salita è stata ripresa improvvisamente nella disgraziata sera di Zurigo e nel caos della sfida contro il Rapperswil. Nessun duello vinto all’Hallenstadion e invisibilità a tutta pista, mentre alla Cornèr Arena contro i sangallesi ha dato prova di buona volontà ma sbagliando praticamente due terzi dei dischi giocati. A questo punto della stagione la sola buona volontà non basta, soprattutto da parte di uno straniero chiamato a far da trascinatore.