Continua a faticare terribilmente il powerplay dei New York Rangers e, in gara 2 contro i Pittsburgh Penguins, l’impietosa statistica di 0 reti nelle ultime 29 superiorità è stata decisiva. I Pens si sono infatti imposti per 3-0, questo nonostante la partita fosse iniziata con addirittura 3 powerplay per la formazione di Manhattan in soli 9 minuti di gioco.
New York ha però creato troppo poco sul fronte offensivo, mentre i Penguins hanno evidenziato logicamente più energia sul ghiaccio… “Logicamente” perchè lunedì sera si scenderà subito in pista per gara 3, che rappresenterà addirittura la sesta partita giocata dai Rangers in soli 9 giorni!
Dopo un primo tempo a reti inviolate, il game winning goal è arrivato a metà incontro grazie a Kris Letang che, mandando un disco nella direzione di Henrik Lundqvist, ha trovato l’involontaria deviazione di Dan Girardi che ha portato ad un autogol.
I Penguins hanno legittimato il vantaggio nel terzo tempo, quando Jussi Jokinen ha insaccato il 2-0 su illuminante assist di James Neal. Solamente “di rifinitura” il 3-0 di Evgeni Malkin a porta vuota.
Hanno lottato per tutto il corso dell’incontro, ma alla fine i Minnesota Wild nulla hanno potuto contro i Chicago Blackhawks e sono stati costretti ad accettare la seconda sconfitta della serie. Gara 2 è infatti terminata con il punteggio di 4-1 per i campioni in carica, che non hanno dunque fallito nel mantenere il vantaggio casalingo.
In seguito ad un clamoroso svarione difensivo di Minnesota, Chicago è andata in vantaggio a metà del primo tempo con capitan Jonathan Toews, dopo che Marian Hossa aveva fallito una ghiotta opportunità a tu-per-tu contro Ilya Bryzgalov. Il portiere russo ha poi incassato il 2-0 negli ultimi scampoli del periodo centrale, ma Cody McCormick aveva ridato speranza a Minnesota al 42’00 ottenendo il 2-1.
Un contropiede orchestrato da Marian Hossa a Bryan Bickell ha però permesso a quest’ultimo di fulminare il portiere dei Wild con un gran polsino, mettendo così in cassaforte l’incontro. Qualche attimo più tardi è poi arrivato anche il 4-1 finale di Brandon Saad.
Comunque buona la prestazione di Nino Niederreiter, che ha lottato come un leone nei 15 minuti in cui è stato impiegato.