Nessun rischio tra i pali

Con l’aumento del numero degli stranieri schierabili anche gli ZSC Lions hanno deciso di puntare su un portiere straniero, anche e soprattutto dopo l’esperienza positiva fatta nel corso della passata stagione con il ceco Jakub Kovar.

Per rendere meno brusco il “dopo Flüeler” – pur considerando che nella passata stagione aveva giocato pochissimo – lo Zurigo affiancherà a Ludovic Waeber un giocatore esperto come Simon Hrubec, che promette di portare nella nuovissima Swiss Life Arena calma e solidità tra i pali.

Con un contratto biennale i Lions si sono infatti assicurati un portiere dalle indubbie qualità tecniche, che in carriera è riuscito a tradurre in vittorie grazie ad un forte carattere nei momenti che contano. Nelle ultime stagioni Hrubec ha infatti partecipato a Olimpiadi e Mondiali, mentre nel 2021 ha alzato la Gagarin Cup con l’Avangard Omsk e due anni prima aveva portato l’Ocelari Trinec al titolo ceco. Il biglietto da visita è insomma di quelli importanti.

Zurigo, la bella Zurigo

Con alle spalle una stagione da 92.2% di parate e 2.19 reti incassate ad incontro in KHL, le offerte sicuramente non mancavano per Simon Hrubec. Come nel caso di molti altri giocatori la guerra in Ucraina ha portato alla sua partenza prematura dalla Russia nonostante un contratto valido con l’Avangard, contesto che il portiere ha voluto lasciare anche considerando la recente nascita della figlia (motivo per cui ha rinunciato al Mondiale).

Una volta affacciatosi sul mercato gli ZSC Lions sono saliti immediatamente in cima alla lista del giocatore, grazie alla buona reputazione del club confermata da alcune sue conoscenze. La prima persona a cui chiedere consiglio è stato il suo attuale predecessore, il connazionale Kovar, ma anche Bob Hartley – che a Zurigo aveva vinto il titolo nel 2012 – ha avuto una parte importante nel processo di decisione.

“Mi ha subito consigliato di firmare il contratto – ha spiegato Hrubec in un’intervista – mi ha descritto Zurigo come una bellissima città, un bel posto sul lago dove vivere con la mia famiglia. Il campionato svizzero ha inoltre sempre avuto la reputazione di essere di buon livello, basti vedere le prestazioni della Nazionale a livello internazionale. Il livello ora salirà ancora, perché ci sono tanti giocatori che lasceranno la KHL per trasferirsi in National League”.

Un successo tutto europeo

Nato nella cittadina di Vimperk, Hrubec compie il suo percorso giovanile principalmente a Hradec Kralove con la maglia del Mountfield, ma la carriera prende slancio solamente con il trasferimento all’Ocelari Trinec nel 2012.

Il suo impatto è ottimo nonostante debba dividere la porta a metà tempo con Peter Hamerlik, ma i suoi numeri sono migliori e parlano del 92.7% di parate e 2.86 reti incassate ad incontro. Dalla stagione successiva diventa così il titolare indiscusso, e nel 2014/15 ha la miglior media dell’intera lega (2.00 GAA) e porta la squadra sino alla finalissima, che perde solamente a Gara 7 contro il Litvinov.

Dal successo in patria – che continua negli anni successivi con la vittoria del titolo nel 2019 e il titolo di MVP della CHL nel 2018 – per Hrubec nasce l’opportunità di fare il salto in KHL con la formazione cinese del Kunlun Red Star, dove inizialmente divide il carico di lavoro con Jeremy Smith. Le sue prestazioni sul ghiaccio sono molto buone (93.2% di parate in 32 incontri), ma nella stagione successiva l’arrivo di Shikin – passato recentemente da Bienne – porta il club a scambiarlo all’Avangard Omsk.

In Siberia come già indicato riesce a trovare successo, guadagnandosi il rinnovo con dei playoff sfociati nella Gagarin Cup e vivendo la passata stagione da chiaro titolare, sino a quando la situazione in Ucraina ha cambiato anche per lui le carte in tavola. Gli ZSC Lions avranno così a disposizione uno dei migliori portieri KHL dell’ultima stagione.