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National League

I nuovi volti della NLA 2022/23: il canadese Daniel Audette

Il Losanna ha ingaggiato un centro piccolo e veloce, con chiaro accento offensivo. Audette ha faticato in Nordamerica, imporsi in Svizzera sarà una sfida

© Yury Kuzmin

I nuovi volti della NLA 2022/23: il canadese Daniel Audette

DANIEL AUDETTE


Età: 26
Posizione: C
Altezza: 175 cm
Peso: 75 kg
Shoots: left

Provenienza: Vityaz Podolsk (KHL)
Draft: 2014, round 4, 147esima scelta, Montreal Canadiens
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇨🇦

Piccolo, veloce e offensivo

awinninghabit.com

Il Losanna ha completato il proprio pacchetto composto da sette stranieri con l’attaccante canadese Daniel Audette, che con i vodesi ha messo la firma su un contratto valido per le prossime due stagioni.

La decisione di optare su un centro dalle sue caratteristiche è sicuramente singolare, ma alla Tissot Arena sono convinti che il 26enne possa avere un buon impatto nel nostro hockey dopo aver passato in Europa gli scorsi due campionati. L’accento di Audette è indubbiamente offensivo, sostenuto da ottimi istinti e da un bagaglio tecnico sopra la media, che unisce a tanta dinamicità sul ghiaccio per crearsi spazi in zona d’attacco.

Il suo gioco difensivo non è invece irreprensibile, ed anzi nei primi anni di carriera è stato uno degli elementi che gli ha impedito di avere una chance in NHL. Sin dai suoi anni formativi in QMJHL e poi nelle stagioni in AHL non ha infatti mai concluso un campionato in positivo, anche se questa lacuna si è fatta meno presente grazie al suo sviluppo in quel senso.

Per il Losanna sarà prezioso anche in termini di energia ed intensità, caratteristiche che gli hanno permesso di avere subito un ottimo impatto quando ha deciso di varcare l’oceano. Nel suo primo (ed unico) anno in Liiga al Lukko si è presentato con 50 punti in 60 partite, ed ha poi vinto il titolo prima di trasferirsi in KHL e poi – per una breve parentesi – anche in Svezia.

Sulle (leggere) orme del padre

Montreal Canadiens

Le caratteristiche che Daniel Audette porta sul ghiaccio le ha ereditate direttamente dal padre Donald, che nonostante una presenza fisica sicuramente non marcata (173 centimetri per 87 chili) è riuscito ad imporsi in NHL giocando 13 stagioni con le maglie di Sabres, Kings, Thrashers, Stars, Canadiens e Panthers.

Crescendo Daniel ha dunque avuto sempre presente l’esempio giusto per poter credere nel suo sogno, anche se i molti punti fatti registrare a livello giovanile (237 in 234 partite in QMJHL, con però un bilancio di -94) non sono bastati per convincere davvero gli scout.

Le sue abilità e potenzialità offensive erano però cristalline, ed allora i Montreal Canadiens chiamano il suo nome al quinto turno nel 2014, sottolineando però come quello di Audette fosse un progetto a lungo termine.

Per diventare un centro nella miglior lega del mondo sono infatti necessarie delle premesse a livello fisico che il canadese non possedeva, ed il compito per lui è stato per diversi anni quello di sviluppare il suo gioco all-around per ricevere davvero le considerazioni degli Habs.

Il suo stile veloce ed esplosivo fatica infatti a tradursi quando si ritrova a giocare in AHL, dove le sue peculiarità possono solamente sino ad un certo punto compensare la poca maturità fisica. Con le maglie di St. John’s IceCaps e Laval Rocket si attesta sulla media del mezzo punto a partita (98 punti in 202 incontri), non sufficiente per convincere i Canadiens ad offrirgli un nuovo contratto.

Nel settembre 2019 deve dunque accontentarsi di un contratto AHL con gli Springfield Thunderbirds, ma nonostante dei risultati discreti (38 punti in 58 partite) diventa sempre più chiaro che per la sua carriera c’è bisogno di una svolta.

Pausa europea o nuovo capitolo?

© Johan Bernström

Audette non abbandona completamente l’idea di riuscire ad arrivare un giorno in NHL, e considera il suo spostamento in Europa come un momento di pausa dalla carriera nordamericana.

Nel contesto della Liiga finlandese la sua velocità e tecnica gli permettono di prendere il sopravvento e di imporsi come il top scorer della squadra (50 punti in 60 partite), arrivando anche a vincere il titolo. Alla sua porta bussa così la KHL, dove Audette si trasferisce per vestire la maglia del Vityaz Podolsk. In Russia rimane sino a metà febbraio (17 gol ed un totale di 39 punti in 45 incontri) prima di una breve parentesi in SHL all’Örebro dove gioca anche con gli attuali compagni Kovacs e Salomäki.

Nei piani originali di Audette c’era il ritorno a Podolsk, ma nonostante un contratto valido ha optato per la rescissione. “Non voglio entrare in argomenti politici – aveva spiegato a The Press – ma ho fatto ciò che era meglio per me e per la mia famiglia. Non ho nulla contro la Russia e la KHL, ma in quel contesto non avrei visto i miei cari per diverso tempo. Ho atteso un po’ per vedere se la guerra sarebbe finita in tempi brevi, ma non è stato così”.

Per liberarsi dall’impegno contrattuale Audette ha dovuto anche compiere uno sforzo finanziario. “È stato abbastanza complicato, abbiamo dovuto fare delle trattative. Volevo sistemare la cosa nella giusta maniera, perché il club mi ha sempre trattato molto bene l’anno scorso. Volevo risolvere la situazione nel modo più rispettoso possibile”.

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