(PPR/Martial Trezzini)

Fiducia per un ritorno gradito

Mentre i rumor di qualche tempo fa davano come possibile partente Mark Barberio – la sua situazione sembra ancora in divenire – il Losanna ha individuato nel ritorno dello slovacco Martin Gernat uno dei pilastri della difesa per i prossimi anni.

Il 28enne è infatti stato ingaggiato con un contratto triennale, dopo che nella passata stagione aveva fatto registrare 48 punti (14 gol) in 66 partite con l’Ocelari Trinec nel campionato ceco. Questi numeri gli hanno permesso di essere con ampio distacco il difensore più produttivo della lega, ed il Losanna spera che il giocatore possa continuare sullo stesso trend dopo averlo già visto all’opera con la maglia vodese nella stagione 2017/18 (cinque punti in 17 partite).

Con il suo arrivo Fust e Petrovicky avranno infatti a disposizione un difensore che può vantare un buon pattinaggio e degli interessanti spunti offensivi, che riesce a sfruttare grazie ad una buona visione di gioco ed un preciso primo passaggio. Le uscite pulite dal terzo sono infatti uno dei suoi punti di forza, mentre sul fronte difensivo e dal punto di vista fisico ogni tanto si concede qualche incertezza.

© OKC Barons

Da Kosice al sogno canadese

Il giovane Gernat è cresciuto nel settore giovanile del club della sua città, dove ha saputo distinguersi per un gioco costantemente propositivo e che non ha mancato di portare a delle statistiche molto interessanti per un difensore.

All’età di 17 anni fa il suo debutto nel campionato U20 e mette assieme l’ottimo bottino di 24 punti in 40 partite, il tutto unito ad un bilancio di +30. Le sue prestazioni catturano le attenzioni degli Edmonton Oilers, che lo draftano al quinto turno al termine di un’annata che vede Gernat ottenere anche la convocazione per i Mondiali U18.

Dopo il Draft il difensore non ha dubbi sul percorso da seguire, e si trasferisce immediatamente in Canada per vestire la maglia WHL degli Edmonton Oil Kings, club che lo aveva selezionato con l’ottava scelta assoluta all’Import Draft.

Il suo impatto oltre oceano è immediato e sorprendente. Gernat nella sua prima stagione firma 68 punti in 80 partite (ed un bilancio di +49), risultando così il miglior difensore della squadra e tra i top della lega. La stagione è inoltre un successo anche a livello complessivo, visto gli Oil Kings vanno sino in fondo e vincono il titolo.

Il feedback degli allenatori è molto positivo, e viene lodata la sua capacità di produrre punti e di adattarsi velocemente all’hockey nordamericano. Il lato difensivo del gioco rimane però un punto su cui lavorare, ed a livello di contrasti ed intensità gli manca qualcosa per puntare ai palcoscenici più prestigiosi.

© OKC Barons

Il sogno resta a metà

Con il passaggio al professionismo le spigolosità dell’hockey nordamericano iniziano ad essere più impegnative per Gernat, che trova nelle sue prime stagioni AHL una sfida impegnativa nel mantenere alta la sua produttività offensiva unendola ad una certa affidabilità in impostazione e retrovia.

In tre stagioni con Oklahoma City Barons e Bakersfield Condors firma solamente 33 punti in 134 partite, con un breve passaggio anche in ECHL. L’opportunità di giocare ad Edmonton non arriva mai, e nel febbraio 2016 viene scambiato agli Anaheim Ducks per Patrick Maroon.

Purtroppo nemmeno in California le cose vanno per il verso giusto, ed allora qualche mese dopo si concretizza il ritorno in Europa con direzione Sparta Praga. Il suo percorso si conferma però turbolento, con una stagione in Cechia tra alti e bassi ed il ritorno a Kosice, per poi finire a Losanna in prestito nel dicembre 2017.

Proprio con la maglia vodese il giocatore ritrova un certo equilibrio. Le successive tre stagioni con l’Ocelari Trinec sono infatti finalmente positive su tutti i fronti per Gernat, che torna protagonista con 95 punti in 148 partite, conditi da due titoli cechi ed anche da una Coppa Spengler di ottima fattura.

Ora Gernat tornerà a Losanna, dove qualche anno fa ha dato nuovo slancio alla sua carriera, pronto ora ad essere uno dei leader della squadra.

Andrea Branca