JEROME LEDUC
Età: 28
Posizione: D
Altezza: 185 cm
Peso: 88 kg
Tiro: right
Provenienza: Vienna Capitals (ICEHL)
Draft: 2010, round 3, 68esima scelta, Buffalo Sabres
Contratto: Due anni
Nazionalità: 🇨🇦
Una base tutta québécois
Nella sua prima stagione nella massima lega l’Ajoie sarà confrontato con la sfida di portare sul ghiaccio una squadra in grado di essere competitiva, e dopo un ultimo torneo cadetto da protagonisti saranno diversi i giocatori che dovranno dimostrare di poter fare un passo verso l’alto.
Tutta la squadra sarà costruita attorno ad un quartetto di stranieri che dovrà rappresentare la solida base del gruppo, sia in termini di gioco che a livello di leadership. Il DS Vincent Léchenne potrà sempre contare sui “soliti” Devos ed Hazen, a cui ha aggiunto Asselin – autore di un ottimo campionato a Sierre e di un’incredibile fiammata nelle cinque partite giocate con il Ginevra – e soprattutto il difensore Jerome Leduc.
A disposizione di coach Gary Sheehan ci sarà dunque un quartetto di stranieri tutti provenienti dal Quebec, una scelta che porterà con sé indubbiamente una precisa identità di squadra, anche se l’ingaggio di Leduc quale motore del reparto difensivo rappresenta una grande scommessa. Il giocatore ha un profilo intrigante, ma alle nostre latitudini avrà anche tutto da dimostrare.
Un consiglio da amico per un difensore offensivo
Con l’arrivo del 28enne l’Ajoie ha scelto un difensore dallo spiccato accento offensivo, qualità queste che gli avevano permesso di vivere una carriera giovanile con numeri impressionanti e di totalizzare statistiche incoraggianti anche negli ultimi anni passati in EBEL, HockeyAllesvenskan ed ICEHL, pur ammettendo come queste leghe non siano certo ai livelli del massimo campionato svizzero.
Il recente passato di Leduc non ha però scoraggiato Léchenne, ben impressionato dalla grande mobilità che il difensore è in grado di portare al gioco dei giurassiani. Dotato di un buon tiro ed anche di un primo passaggio ispirato, il québécois era in cima alla lista dei desideri dell’Ajoie (che per la difesa annoverava altri quattro nomi), ed il nome di Leduc è spiccato grazie al consiglio arrivato direttamente da Guillaume Asselin.
L’attaccante conosce infatti già Leduc, pur avendo condiviso con lui lo spogliatoio solamente in età giovanissima, quando hanno vestito la maglia della selezione “Canada Quebec U17” e nell’ambito del programma di sviluppo Séminaire St-François Blizzard.
Ottime premesse, mai espresse appieno
A livello giovanile Leduc ha sempre saputo impressionare, basti pensare ai 223 punti fatti registrare in 286 partite giocate in QMJHL. Il suo profilo cattura così l’attenzione dei Buffalo Sabres, che lo scelgono al terzo turno nel Draft 2010, e per i successivi anni le sue capacità offensive vengono definite da alcuni scout addirittura “elite”, ma a preoccupare sono sempre state le sue lacune in copertura.
Negli anni successivi il canadese migliora nel suo gioco ed aggiunge al repertorio anche una buona capacità di dettare i ritmi del powerplay, e nel 2012 viene premiato come Defenseman of the Year in QMJHL, dove guida le classifiche marcatori dei difensori sia in termini di gol (28) che punti complessivi (74). I Buffalo Sabres lo mettono così sotto contratto, ma con il salto al professionismo viene catapultato in un contesto in cui è molto più difficile sfruttare le sue qualità.
Girato subito al farm team di Rochester si ritrova in una rosa in cui c’è parecchia concorrenza in difesa, ed in cui è tra i giocatori più giovani. In 50 partite firma solamente sei punti, ed anche l’annata successiva è complicata, tanto che per un certo periodo viene girato in ECHL.
Gli anni passano ed i numeri nelle minors non decollano mai come si poteva sperare guardando al suo percorso giovanile, e nemmeno dopo uno scambio agli Ottawa Senators la situazione migliora. Il poco impatto offensivo ed un gioco difensivo che resta lacunoso gli impediscono di raggiungere un certo livello, ed allora nell’estate 2016 Leduc decide di cambiare percorso e trasferirsi in Europa.
Al Pardubice però non brilla particolarmente, tanto da terminare la stagione passando ai Belfast Giants, ma dal 2017 al 2019 vive due annate incoraggianti in EBEL, dove con il Dornbirner EC mette a referto 98 punti in 157 incontri. Le passate due stagioni le ha invece vissute tra il secondo campionato svedese ed il ritorno in Austria – stavolta a Vienna – prima di accordarsi per due stagioni con l’Ajoie.
La speranza dei giurassiani è quella che Leduc possa aver accumulato sufficiente esperienza e consapevolezza del suo gioco per rivestire un ruolo centrale in una squadra di National League. Il suo percorso è stato sinora tortuoso, sarà interessante vedere se con l’Ajoie saprà trovare la sua dimensione.