ALEXANDRE GRENIER
Età: 29
Posizione: RW/C
Altezza: 195 cm
Peso: 91 kg
Tiro: right
Nazionalità: 🇨🇦
Provenienza: Iserlohn Roosters (DEL)
Draft: 2011, round 3, 90esima scelta, Vancouver Canucks
Contratto: Un anno
Talento ritardatario ma di grande volontà
Arrivato ad alti livelli giovanili piuttosto tardi, quindi definito come un “late bloomer”, Alexandre Grenier ha sempre promesso molto soprattutto grazie alla capacità di pattinaggio su un fisico possente, con una tecnica un po’ grezza che si è raffinata solo nel corso degli anni.
Considerato per questo dagli scout come un possibile ottimo attaccante two-way in ottica futura, anche per un potenziale ruolo da terza linea in NHL, Grenier ha fatto però più fatica ad imporsi come giocatore di livello superiore, definendosi da professionista come un giocatore energico e capace di responsabilizzarsi su molti fronti ma senza particolari atout tecnici. Rimane un discreto scorer che si è ben distinto in AHL e in Germania, anche per le sue capacità di farsi spazio nello slot e per un carattere indomito, qualità che hanno in parte nascosto le lacune con il disco sul bastone e di continuità di rendimento.
Québequois vero costretto ad emigrare
Nativo di Laval, sobborgo nella parte nord di Montréal, Grenier muove i primi passi nelle giovanili della sua città, per poi indossare la maglia dei Saint-Jérôme Panthères in QJHL, sempre poco distante da Montréal, squadra che ritirerà il suo numero di maglia.
Presto le sue qualità attirano le attenzioni di Patrick Roy, proprietario, GM e allenatore dei Québec Remparts in QMJHL, categoria giovanile superiore. Passa solo parte della stagione ai Remparts, prima di essere scambiato con gli Halifax Mooseheads per due scelte al draft. La sua grande volontà spazza via diversi scetticismi, tanto da diventare il secondo miglior marcatore della squadra alle spalle di un certo Nathan McKinnon e da meritarsi la scelta al terzo turno da parte dei Vancouver Canucks al Draft NHL del 2011.
Dopo aver partecipato ai camp estivi però a Grenier non viene offerto alcun contratto causa anche il lockout di NHL, e decide di partire per l’Europa a fare nuove esperienze. A consigliarlo è proprio il suo ex coach ai Mooseheads, Dominique Ducharme, che lo manda in Austria al Salisburgo da Pierre Pagé.
Decollo a singhiozzo
La stagione in Austria è un po’ sotto le aspettative di Grenier, che non riesce subito ad integrarsi nell’hockey europeo, ma con il passare delle settimane il suo rendimento cresce, fino a trovare un bottino di 13 punti in 25 partite. Terminato il lockout, Grenier decide di lasciare l’Austria e di tornare in Nord America, trovando però solo un contratto con i Chicago Wolves in AHL, i quali lo girano in ECHL, dove trova un bottino di un punto a partita durante il resto della stagione.
La stagione successiva Grenier riparte in AHL dopo aver firmato il suo primo contratto in NHL, precisamente con i Vancouver Canucks, e agli Utica Comets riesce finalmente a mettersi in luce. Nella squadra allenata allora da Travis Green si distingue come un buon scorer, giocando tra l’altro assieme ai vari Bobby Sanguinetti, Cory Conacher, Dustin Jeffrey e Sven Bärtschi e in quattro stagioni mette assieme 190 punti, playoff compresi.
Le buone prestazioni gli valgono la chiamata dai Canucks, che lo fanno debuttare il 18 novembre 2015 a Winnipeg contro i Jets. Grenier giocherà in tutto sole 6 partite con i Canucks nella stagione 2015/16 e 3 in quella successiva prima di essere rimandato in AHL.
Terminato il contratto con i Canucks firma per una stagione con i Florida Panthers giocando però solo con i Thunderbirds in AHL, mentre un anno dopo indosserà la maglia della sua città, i Laval Rocket.
Ricordandosi l’Europa
Terminata l’ennesima stagione in AHL, Grenier decide di provare a rilanciarsi di nuovo in Europa, finendo agli Iserlohn Rooster in Germania, dove mette assieme 23 punti in 32 partite prima di finire in prestito al Losanna. Con la maglia biancorossa debutta alla grande sul piano personale, firmando 2 reti e 2 assist al suo esordio a febbraio nella sconfitta casalinga contro il Friborgo, ma andrà a segno solo in un’altra occasione (di nuovo doppietta) in dieci partite giocate con i vodesi.
Nella scorsa stagione Grenier è tornato ad Iserlohn, con cui aveva un contratto ancora valido, distinguendosi come uno dei migliori marcatori della squadra e attirando ancora le attenzioni dalla Svizzera. Stavolta la sua destinazione è quella dell’Emmental, dove andrà a raggiungere Harri Pesonen con la maglia dei Tigers.