MATTIAS TEDENBY
Età: 29
Posizione: LW
Altezza: 177 cm
Peso: 79kg
Tiro: left
Nazionalità: 🇸🇪
Provenienza: HV71 (SHL)
Draft: 2008, round 1, 24 overall, New Jersey Devils
Contratto: due anni
Tecnica superlativa, velocità non comune
Mattias Tedenby significa velocità. Velocità sui pattini, di pensiero e di mani, l’ala svedese pescata dal Davos racchiude queste caratteristiche, facendone pure uno scorer dalla buona produttività e dall’efficace regolarità di rendimento.
Talento speciale fin dalle prime pattinate, il 29enne Tedenby è stato per anni uno dei giocatori più spettacolari della SHL, capace di entusiasmare il pubblico con giocate ad effetto e accelerazioni brucianti sia da fermo che in corsa.
Paragonato a suo tempo da parte degli scout nordamericani a Martin St. Louis per lo stile di gioco e una corporatura limitata, è stato anche in cima alle liste degli scout tra i giocatori svedesi in vista del Draft del 2008, superato poi nelle scelte da Erik Karlsson e Anton Gustafsson.
Talento precoce a caccia di record
Le qualità tecniche di Tedenby sono già chiare nelle selezioni giovanili, tanto che a 15 anni produce un punto a partita nella U18 dell’HV71 e a 16 anni fa più o meno le stesse magie nella U20.
Lo svedese nativo di Vetlanda continua a bruciare le tappe, tanto che a 17 anni viene fatto debuttare tra i professionisti con la prima squadra dell’HV71 e sotto la guida di Kent Johansson trova tre gol e tre assist nel suo primo campionato di SHL, laureandosi campione di Svezia con i gialloblù.
La stagione successiva vede un impiego più marcato di Tedenby da parte di Johansson e dopo altre tre reti in regular season, l’ala diventa protagonista con 6 reti e 9 punti totali nei playoff, conclusi con la finale per il titolo persa.
La stagione successiva Tedenby trova 12 reti in campionato che ne fanno il miglior U20 della SHL a pari merito con Magnus Pääjärvi, si laurea per la seconda volta in tre stagioni campione con l’HV71 e ben figura anche al campionato del mondo U20 con la maglia della Svezia. Per Tedenby è l’ora di consacrarsi definitivamente.
Promessa quasi mantenuta
Draftato in 24esima posizione assoluta nel 2008 dai New Jersey Devils (i quali avevano acquisito la possibilità dai Minnesota Wild in uno scambio) debutta in NHL nella stagione 2010/11.
Il primo contatto con il ghiaccio nordamericano avviene il 10 novembre 2010 nella sfida tra i Devils e i Buffalo Sabres e Tedenby “bagna” il suo debutto con un assist. Solo due giorni dopo lo svedese trova la sua prima rete in NHL contro i Minnesota Wild.
In totale Tedenby gioca 58 partite con i Devils marcando 8 reti e 22 assist, giocando nel contempo anche 12 partite ad Albany in AHL. Lo svedese è molto apprezzato dal nuovo coach dei Devils, John MacLean, che vede in lui un grande potenziale offensivo, ma l’allenatore canadese deve fare le valigie a metà stagione, lasciando il posto a Jacques Lemaire, il quale poi passerà il testimone a Peter DeBoer.
Proprio DeBoer non ama particolarmente la scarsa propensione al gioco fisico e all’impegno difensivo di Tedenby, limitandone sempre di più l’impiego, e anche le prestazioni dello svedese ne risentono. Solo una rete nella stagione 2011/12, ma Tedenby è deciso a lasciare il segno nell’ultimo anno di contratto.
Proprio in quella stagione viene proclamato il lockout di NHL e Tedenby gioca solo 4 partite con i Devils prima di essere girato in AHL dove comunque mette ancora in mostra le sue qualità nonostante un infortunio. A fine stagione ottiene comunque un rinnovo del contratto, stavolta un one–way da 600’000 dollari, ma la stagione 2013/14 è ancora avara di soddisfazioni. Dopo sole 15 partite (e un gol) con i Devils e 42 ad Albany, lo svedese propende per il ritorno in patria.
Fede totale nel suo HV71
Tedenby ritorna nel club che lo ha lanciato nei professionisti, firmando per la squadra allenata dall’ex giocatore di Berna e Ginevra Andreas Johansson. Dopo una prima stagione in chiaro-scuro, sulla panchina dei gialloblù giunge Johan Lindbom in sostituzione di Johansson e Tedenby torna a fare quello che sa fare meglio.
Sempre nei top-4 marcatori della squadra, l’ex Devils si laurea campione di SHL per la terza volta in carriera nella stagione 2016/17, e dal suo ritorno dal Nord America mette assieme 71 reti e 82 assist, numeri non mostruosi ma sicuramente di ottimo impatto.