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I nuovi volti della NLA 2019/20: lo statunitense Ryan Gunderson

Il Friborgo cerca maggiori impulsi dalla difesa con lo statunitense Ryan Gunderson, che arriva ai dragoni con ottimi numeri in SHL e KHL

© Marcus Ericsson

I nuovi volti della NLA 2019/20: lo statunitense Ryan Gunderson

RYAN GUNDERSON


Età: 33
Posizione: D
Altezza: 177 cm
Peso: 78 kg
Tiro: left

Nazionalità: 🇺🇸

Provenienza: Brynäs IF (SHL)
Draft:
Contratto: un anno

Alla ricerca dell’impulso mancante

Nella complicata passata stagione il Friborgo ha vissuto le sue difficoltà nell’ottenere un contributo offensivo dai propri difensori, con solamente dieci reti arrivate dalla retrovia – solo il Rapperswil ha fatto peggio – e nessun giocatore in grado di arrivare a 20 punti.

I burgundi hanno così voltato pagina e visto partire il norvegese Jonas Holos, trovando nello statunitense Ryan Gunderson un sostituto che fornisce qualche garanzia in meno in zona difensiva, ma che presenta delle caratteristiche offensive decisamente più marcate.

Il 33enne ha infatti saputo avere una produzione costante per tutto l’arco della sua carriera, ed in particolare in SHL ha fatto registrare dei numeri importanti che parlano di 205 punti (42 gol) in 311 partite di regular season.

Ha dalla sua un buon pattinaggio e la capacità di gestire e smistare il puck con efficacia, caratteristiche che diventano ancor più pericolose quando viene schierato in powerplay… Quest’ultimo è un aspetto su cui il Gotteron deve decisamente lavorare, visto che con il 14.62% di efficacia aveva il peggior powerplay dell’ultimo campionato.

© Johan Bernström

Tanto lavoro partendo dal basso

Gunderson si era trasferito in Europa già nel 2010, con l’obiettivo di lanciare una carriera che in Nordamerica non era mai riuscita a decollare, e che anzi lo aveva visto in pista principalmente in una lega modesta come l’ECHL.

Durante il suo periodo in NCAA all’University of Vermont ha fatto registrare una media di mezzo punto a partita, dati che non sono però stati sufficienti per suscitare l’interesse degli scout NHL.

Non draftato, Gunderson è costretto ad iniziare il suo percorso da professionista con i Columbia Inferno prima di trasferirsi ai Trenton Devils, club affiliato ai New Jersey Devils. I suoi numeri nella lega sono subito buoni e viene anche selezionato per l’All Star Game, sino ad arrivare nell’aprile 2008 alla firma di un professional tryout AHL con i Lowell Devils.

La prima (ed unica) stagione completa in AHL la gioca però nel 2009/10 con la maglia degli Houston Aeros, club in cui militano tra gli altri anche Maxim Noreau (che fa registrare oltre il doppio dei suoi punti), Robbie Earl, Barry Brust e Cody Almond.

A quel punto Gunderson realizza però che la sua carriera era arrivata ad un bivio, e decide di trasferirsi in Europa con l’obiettivo di imporsi e di guadagnare un ruolo di maggior rilievo.

Dall’Allsvenskan alle vette d’Europa

Da grande professionista e maniaco della preparazione Gunderson attira l’interesse dell’Örebro allenato dall’ex bianconero Peter Andersson, che vede in lui un elemento in grado di dare un importante contributo sul ghiaccio e di rappresentare anche un esempio da seguire per il resto della squadra.

Il suo impatto nella seconda lega svedese è immediato, con 39 punti in 52 partite è il difensore più prolifico del campionato, prestazioni che portano il Brynäs a strapparlo allo stesso Örebro, che nel frattempo gli aveva già fatto firmare il rinnovo.

Con il Brynäs giocherà complessivamente sei stagioni – intervallate da due anni in KHL – club con cui vince un titolo nazionale e di cui diventa un vero leader, portando la “A” sul petto per quattro campionati.

Il titolo SHL arriva nella sua prima stagione nel nuovo club, al termine della quale alza al cielo il trofeo distinguendosi come miglior difensore della squadra. A livello personale ottiene inoltre diversi riconoscimenti di lega tra cui il titolo di difensore più prolifico (2012 e 2014), mentre nella passata stagione è stato in assoluto il giocatore più impiegato della SHL con una media di 25’41’’ a partita.

La sua crescita come giocatore e persona non subisce una flessione nemmeno in KHL, lega in cui milita tra il 2014 ed il 2016 con le maglie di Jokerit e Dinamo Minsk. Nella superlega russa firma 69 punti in 128 partite, venendo anche selezionato per l’All Star Game 2015. L’apice della sua carriera lo ha poi toccato nell’inverno 2018, quando ha partecipato alle Olimpiadi con la maglia degli Stati Uniti.

Durante il suo percorso in Europa ha condiviso lo spogliatoio con parecchi giocatori ben noti alle nostre latitudini, come Nicklas Danielsson, Robert Kousal, Danny Kristo, Kevin Clark, Linus Omark, Niklas Hagman oppure Anton Rödin. Nel suo periodo NCAA aveva inoltre giocato con Viktor Stalberg, suo futuro compagno a Friborgo.

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