ROBERT SABOLIC
Età: 30
Posizione: LW/RW
Altezza: 183 cm
Peso: 90 kg
Tiro: left
Nazionalità: 🇸🇮
Provenienza: Torpedo Nizhny Novgorod (KHL)
Draft: –
Contratto: un anno
Il profilo giusto al posto giusto
L’attaccante sloveno Robert Sabolic prenderà il posto lasciato vacante da Dominik Kubalik nel lineup dell’Ambrì Piotta, ma è bene sottolineare sin dal principio come l’ala proveniente dal Torpedo Nizhny Novgorod non è da considerarsi come il sostituto del ceco, profilo che per il club biancoblù (e non solo) è semplicemente insostituibile.
Sabolic va però a portare alla squadra di Luca Cereda degli elementi sicuramente preziosi e che – da quanto si può dedurre guardando il suo profilo – ben si sposano con il tipo di gioco e filosofia che il coach di Sementina sta portando avanti da alcuni anni.
Il 30enne di Jesenice – città natale anche della superstar Anze Kopitar – porta infatti sul ghiaccio un gioco fatto di velocità, intensità ed una certa componente fisica, elementi che gli hanno sempre permesso di distinguersi come un gran lavoratore. A questo “pacchetto” aggiunge un buon tiro, che ama lasciar partire con frequenza e che lo rende un attaccante pericoloso e sempre pronto a far succedere qualcosa dal nulla.
La strada verso la KHL
Sabolic cresce nella squadra della sua città, quell’HK Jesenice che oggi milita in Alps Hockey League e che nel corso degli anni è stato attivo in varie leghe diverse (in seguito anche a serie problemi finanziari), tra cui Alpenliga, IEL, EBEL e lega slovena.
Debutta in prima squadra nel massimo campionato sloveno all’età di 18 anni – dopo aver mancato l’intera stagione 2005/06 per un infortunio alla schiena – e due anni più tardi si distingue con un bottino di 47 punti in 35 partite, guidando i suoi con 25 gol. La sua produzione subisce una flessione la stagione successiva – la prima in EBEL – ma già dall’annata che segue prende le misure della lega austriaca ed infila 59 punti (33 gol) in 54 match, numeri sufficienti a strappare la convocazione in Nazionale al Mondiale.
Con la maglia della Slovenia ha sinora giocato complessivamente in quattro Mondiali maggiori (26 partite totali, 14 punti) e a ben due Olimpiadi (nove match, due assist), quelle del 2014 a Sochi e le ultime giocatesi a Pyeongchang.
I successi in patria attirano l’attenzione degli svedesi del Södertälje, che lo convincono a lasciare la Slovenia dopo aver messo in bacheca due titoli nazionali consecutivi. Ancora alla ricerca di una certa stabilità, in Allsvenskan non ha un impatto offensivo molto marcato, ed ottiene solamente 17 punti in 49 partite.
Per rilanciarsi si sposta in Slovacchia, infilando 19 punti in 33 partite con la maglia del Poprad, prima di concludere la stagione in DEL con l’Ingolstadt. Il suo impatto in Germania è immediato (sette gol e 11 punti in 11 partite), e dunque il club tedesco rinnova il suo accordo anche per la stagione successiva.
Nel torneo 2013/14 il nuovo straniero biancoblù è tra i protagonisti della storica cavalcata al primo ed unico titolo dell’Ingolstadt. Passa la regular season facendo registrare la media di mezzo punto a partita, prima di risultare determinante nei playoff con 14 punti (nove gol) in 21 incontri.
Desideroso di continuare a crescere, Sabolic si trasferisce in Cechia e gioca le successive due stagioni con la maglia dello Sparta Praga, dove condivide lo spogliatoio con l’ex Friborgo, Martin Reway, ed il difensore Ryan Glenn, in bianconero per la Coppa Spengler 2015. Vive due buone stagioni, con la squadra ai vertici della classifica e capace di raggiungere rispettivamente la semifinale e la finalissima, con lui a contribuire con 73 punti in 124 partite.
Il grande palcoscenico
Il passo successivo per Sabolic è l’approdo in KHL, e nella superlega russa l’attaccante vive immediatamente quella che si può definire come la sua miglior annata in carriera.
Da miglior scorer dello Sparta Praga firma per un anno con l’Admiral Vladivostok (che tra gli assistenti allenatori annovera l’ex biancoblù Igor Chibirev), di cui diventa subito il secondo giocatore più produttivo grazie a 44 punti (19 gol) in 58 partite. Fa seguito un Mondiale in cui è il top scorer della Slovenia con sei punti in sette partite, davanti all’attuale giocatore del Berna, Jan Mursak.
Praticamente automatico il rinnovo all’Admiral, che però è costretto alcuni mesi dopo a lasciar partire lui e diversi altri giocatori a causa di importanti problemi finanziari. Sabolic finisce così al Torpedo Nizhny Novgorod, dove trova lo stesso Mursak oltre a Geoff Kinrade e Kaspars Daugavins.
Con il Torpedo ha giocato anche la passata stagione con un bottino di 30 punti (19 gol) in 65 partite, portandosi al secondo posto di sempre nella classifica dei giocatori sloveni in KHL (100 punti in 168 incontri) alle spalle solamente di Jan Mursak (125 in 199).