ADAM ALMQVIST
Età: 27
Posizione: D
Altezza: 181 cm
Peso: 79kg
Tiro: left
Nazionalità:
Provenienza: Frölunda (SHL)
Palmarès: Campione SHL (2010, 2017), Calder Cup (2013)
Contratto: 1 anno
Draft: 2009, round 7, 210 overall, Detroit Red Wings
Vento da Nord-Est
Fallito l’obiettivo di vincere il terzo titolo consecutivo, il Berna si prepara a un restyling, con dei ricambi che andranno a modificare l’assetto del bottom six e del quartetto stranieri.
Partiti il finnico Mika Pyörälä, i canadesi Mason Raymond e Maxim Noreau, la squadra di Kari Jalonen ha dato un’impronta più europea alla propria squadra, ingaggiando l’attaccante sloveno Jan Mursak e il difensore svedese Adam Almqvist. C’è sicuramente curiosità attorno a questo cambio di rotta degli Orsi, e soprattutto su Almqvist saranno proiettate le esigenti luci della Postfinance Arena.
Regia e mani delicate
Difensore offensivo abile nel portare il disco, dallo stickhandling elegante, Adam Almqvist è un giocatore piuttosto sconosciuto alle nostre latitudini, non essendo nemmeno quel nome di grido spesso nelle mire di mercato del Berna.
Il 27enne è sicuramente un giocatore più conosciuto in patria – dove ha svolto la maggior parte della sua carriera – soprattutto per l’ottimo senso del gioco e le conseguenti capacità di smistare il disco in maniera rapida e precisa tagliando la zona di gioco, qualità che ne fanno un playmaker di prim’ordine anche in power play.
D’altro canto il nativo di Jönköping non è un giocatore che emerge particolarmente nei contesti fisici e nel contenimento uno contro uno, frenato da una corporatura piuttosto leggera, un fattore che lo porta a volte a commettere falli d’emergenza su attaccanti più dotati fisicamente.
Quasi..mezzo passo avanti
La carriera di Almqvist prende il via nella squadra della sua città natale, l’HV71, dove compie tutta la trafila delle giovanili. Esordisce in ogni categoria sempre con un anno d’anticipo, debuttando quindi nella U20 a 16 anni, disputando anche i playoff.
Da quel momento resta stabilmente nella massima selezione giovanile dell’HV71, con la “consacrazione” tra il 2008 e il 2010, anni in cui si conferma come uno dei migliori marcatori della squadra.
Dopo aver messo a segno 34 punti in 15 partite con la U20, infatti, debutta in prima squadra sotto la guida di Janne Karlsson, attuale selezionatore della Danimarca. Le prime due stagioni in prima squadra sono positive per Almqvist che, in una stagione e mezza, mette assieme un discreto bottino di 35 punti, ma soprattutto si laurea campione di Svezia nel 2010, mentre nel 2011 mette assieme un +20 che ne fa il miglior giocatore della SHL per questa statistica.
A Detroit per testare il motore
Draftato dai Red Wings nel 2009 (7° turno), Almqvist rimane in prestito all’HV71 nella stagione 2011/12, chiusa senza grosse soddisfazioni (solo 11 punti ed eliminazione ai quarti) terminando la primavera con 3 partite con i Grand Rapid Griffins in AHL, il suo debutto nell’hockey nordamericano, forte di un contratto “entry level” di tre stagioni.
L’annata 2012/13 procede nel migliore dei modi per lo svedese, con i Griffins mette a segno 31 punti in regular season (53 in totale, miglior assist man tra i difensori di AHL), ma in Gara 3 di finale contro Syracuse si infortuna dopo un contrasto alla balaustra, ed è costretto a guardare i suoi compagni sollevare la Calder Cup.
La stagione seguente, a novembre, Almqvist viene chiamato a Detroit per sostituire l’infortunato Brendan Smith, debuttando così in NHL contro i Winnipeg Jets, trovando pure la prima rete contro i Dallas Stars solo tre giorni dopo, in quella che rimarrà la seconda ed ultima partita in NHL per lo svedese.
Dalla Motor Town alla Siberia, passando da casa prima degli Orsi
Esaurito il contratto con Detroit, la franchigia del Michigan non intende offrire un contratto ad Almqvist, che ripiega quindi sul ritorno in Europa. La destinazione stavolta è la Russia, per giocare nel Severstal Cherepovets.
La sua esperienza nel club di KHL è però poco fortunata: durante un allenamento una crepa nel ghiaccio gli provoca un grave infortunio al ginocchio sinistro, che dovrà essere operato, e la sua avventura russa termina dopo sole 21 partite e 4 assist.
Dopo mesi di riabilitazione è quindi pronto al rientro nell’HV71 – suo club d’origine – nel settembre 2015, vincendo la stagione successiva un nuovo titolo di SHL, a cui farà seguito un trasferimento nel Färjestad. Con la squadra di Roger Rönnberg raggiunge quota 6 reti e 24 assist, il suo miglior risultato a livello personale su suolo europeo, ma i playoff terminano dopo sole 6 partite.
Al termine del campionato di SHL raggiunge quindi Berna firmando un contratto valido per la stagione 2018/19.