CASEY WELLMAN
Età: 30
Posizione: RW/C
Altezza: 183 cm
Peso: 81kg
Tiro: right
Nazionalità:
Provenienza: HK Sochi (KHL)
Palmarès: –
Contratto: 1 anno
Scattante e a testa alta
Conquistata la promozione, il Rapperswil ha confermato i fidati Dion Knelsen e Jared Aulin, a cui si sono aggiunti il difensore Matt Gilroy e l’attaccante statunitense Casey Wellman, per un pacchetto stranieri sicuramente interessante per la prima stagione dal ritorno nella massima lega.
Il 30enne californiano arriverà in Svizzera in un momento interessante della sua carriera, visti i tre anni di esperienza accumulati in Europa e la sua capacità di scendere in pista sia al centro che all’ala. Unisce questa versatilità ad un buon pattinaggio e ad una spiccata intelligenza hockeyistica, che gli permette di distinguersi per la sua visione di gioco.
Non si distingue invece particolarmente dal punto di vista fisico, con una presenza sul ghiaccio “nella media” ed un gioco che predilige maggiormente gli spazi alla lotta alle assi. Non si tira indietro quando le partite si fanno dure, ma questo non è sicuramente un elemento centrale del suo stile.
Bravo, ma non abbastanza per la NHL
La carriera di Wellman inizia sostanzialmente nel 2006, quando viene scelto al 15esimo turno (pick numero 179) dai Cedar Rapids Roughriders, nell’ambito dell’USHL Entry Draft. In Iowa gioca due campionati prima di compiere il passo intermedio in NCAA, che non coincide però con il Draft NHL, visto che nessuna franchigia manifesta interesse nei suoi confronti.
L’opportunità per lui arriva però qualche mese dopo (marzo 2010), quando da free agent accetta la proposta fattagli dai Minnesota Wild per un contratto entry level da due stagioni. Pochi giorni dopo la firma fa il suo debutto in NHL fornendo un assist in un match contro i Columbus Blues Jackets, e da lì a fine regular season aggiunge altri due passaggi decisivi ed ottiene il suo primo gol nella partita di chiusura della stagione, il 10 aprile 2010 contro i Dallas Stars.
La stagione successiva è però avara di soddisfazioni in NHL, dove gioca solamente 15 partite. Viene di conseguenza girato agli Houston Aeros, dove diventa compagno di squadra di diversi giocatori ben noti alle nostre latitudini, come Robbie Earl, Maxim Noreau oppure Cody Almond. Ottiene un discreto bottino di 46 punti in 66 incontri, media che migliora l’anno successivo, quando con gli Aeros fa registrare 25 punti in 26 uscite.
A inizio febbraio 2012 viene ceduto ai New York Rangers in cambio di Erik Christensen e una scelta al Draft. Non ha però mai l’opportunità di scendere in pista sotto i riflettori di Manhattan, e la sua stagione si conclude nel farm team dei Connecticut Whale (31 punti in 40 partite).
Fanno seguito un paio di stagioni con poca stabilità. Wellman viene dapprima scambiato ai Florida Panthers, e nel corso del campionato passa poi ai Washington Capitals in cambio dell’ex attaccante di Friborgo e Ambrì Piotta, Zach Hamill.
L’occasione per dimostrare il suo valore in NHL non arriva però praticamente mai, e dal 2012 al 2015 gioca solamente 13 partite nel miglior campionato al mondo. La sua avventura in patria si chiude nell’annata 2014/15, quando con gli Hershey Bears si distingue come secondo miglior marcatore della squadra con 60 punti in 83 incontri.
Luci europee
Alla ricerca di nuovo slancio, Wellman tenta l’avventura russa con lo Spartak Mosca, squadra che proprio in quella stagione era tornata a giocare in KHL dopo aver superato seri guai finanziari.
La squadra non è però tra le più competitive e la stagione si conclude con il penultimo posto nella Divizion Bobrova ed il 21esimo rango complessivo (su 28 partecipanti). In quell’annata conosce il suo futuro compagno a Rapperswil, Matt Gilroy, ma vive un’annata opaca con solamente otto gol e otto assist in 40 partite.
La sua miglior stagione europea – e forse della carriera – arriva nel campionato successivo, giocato in SHL con il Frölunda. Wellman si ambienta alla perfezione in Svezia e guida gli Indians risultando il secondo miglior attaccante della squadra, con 49 punti in 59 match.
In quella squadra incrocia i vari Henrik Tömmernes, Pontus Wideström ed il giovane fenomeno Rasmus Dahlin, e sul ghiaccio risulta particolarmente ispirato in CHL. Lo statunitense guida infatti il Frölunda alla vittoria del trofeo europeo, con 14 punti in 12 partite che gli permettono di dominare le classifiche dei marcatori per gol realizzati (8) e punti ottenuti (14).
I numeri lo lanciano verso una nuova avventura russa, che va meglio di quella precedente. Con l’HK Sochi firma 31 punti in 47 incontri, ma non rinnova il suo contratto e decide di trasferirsi in Svizzera.
Al fianco di un mito
Tra i momenti della propria carriera che Casey Wellman ricorda con particolare affetto, al primo posto troviamo sicuramente quella partita giocata il 23 marzo 2010, con la maglia dei Minnesota Wild contro i San Jose Sharks.
Da bambino, crescendo a Brentwood, l’eroe del piccolo Wellman era l’attaccante degli Sharks, Owen Nolan, figura mitica della NHL degli anni Novanta e che aveva chiuso la sua carriera nel 2010/11 con gli ZSC Lions.
Alla sua terza partita in NHL, Wellman ebbe l’opportunità di giocare al fianco proprio del suo eroe d’infanzia, ritrovandosi all’età di 22 anni in linea con il 38enne Nolan, che si apprestava a giocare le sue ultime partite nel miglior campionato al mondo. Sul momento il nuovo straniero del Rapperswil non aveva rivelato al veterano la sua ammirazione, ma il momento rimane sicuramente tra quelli più speciali della carriera.