BARRY BRUST
Età: 33
Posizione: G
Altezza: 188 cm
Peso: 103kg
Presa: left
Nazionalità:
Provenienza: Slovan Bratislava (KHL)
Palmarès: Calder Cup (2011)
Draft: 2002, Minnesota Wild
Contratto: 1 anno
Una soluzione d’emergenza
Le circostanze che hanno portato Barry Brust a Friborgo sono state decisamente singolari, e sono la diretta conseguenza di una clausola presente nel contratto di Reto Berra, partito in direzione Anaheim Ducks nonostante un accordo di tre anni firmato ufficialmente ad inizio aprile.
Benjamin Conz nel frattempo aveva già rescisso il suo accordo per raggiungere l’Ambrì Piotta, e con il solo Ludovic Waeber in organico i burgundi si sono ritrovati costretti a sondare il mercato, prima svizzero e poi straniero.
La scelta è caduta sul canadese Barry Brust, liberato dallo Slovan Bratislava nonostante un contratto valido, in cambio del medesimo “favore” da parte del Friborgo con Michal Repik, nell’ambito di un’operazione che ha di fatto dato vita ad uno scambio tra i due club.
Il Gotteron – che nel frattempo ha ingaggiato anche Jim Slater – si ritrova ora con quattro stranieri di movimento ed un portiere d’importazione, situazione che permette grande flessibilità ma che comporta anche scelte importati partita dopo partita.
Qualcuno ha detto “Nolan Schaefer”?
Il profilo del 33enne canadese ricorda molto quello dell’ex portiere dell’Ambrì Piotta, Nolan Schaefer, con i due che hanno anche giocato fianco a fianco dal 2007 al 2009 negli Houston Aeros dei vari Maxim Noreau, Robbie Earl, Danny Irmen e Cody Almond.
Brust è un portiere dalla stazza importante – 188cm per 103 kg – e predilige uno stile “stand up”, con il quale riesce a coprire una buona porzione della porta ricorrendo solamente in parte al più moderno approccio “butterly”. Nel corso degli anni è inoltre stato capace di distinguersi per una buona abilità con il bastone, che gli permette di gestire con sicurezza i puck dietro la gabbia e di rilanciare l’azione.
Brust è però anche noto per essere un portiere dalla testa particolarmente calda, e che piuttosto di frequente perde la pazienza. Basta infatti una veloce capatina su Youtube per rendersi conto di quanto facilmente il nuovo portiere burgundo faccia cadere i guantoni, rimediando di tanto in tanto anche delle penalità per episodi controversi.
La sua America è in Europa
Oltre oceano Barry Brust ha lottato a lungo per avere una reale possibilità di giocare in NHL ma – fatta eccezione per 11 partite a guardia della porta dei Los Angeles Kings nel 2006/07, due vittorie – non è mai andato oltre dei buoni numeri in AHL.
Draftato nel 2002 dai Minnesota Wild, nel 2004 si era accordato da free agent con i Kings. Era poi finito un paio di anni dopo agli Houston Aeros – farm team proprio dei Wild – e a fine campionato 2007/08 è stato premiato, con il compagno Nolan Schaefer, con l’Harry Holmes Memorial Award per aver concesso il minor numero di reti in tutta l’AHL.
Le prestazioni gli sono valse un rinnovo biennale, ma nel 2009 un infortunio al piede lo ha condizionato in maniera importante, tanto da venir relegato in ECHL ai Florida Everblades di Jacob Micflikier.
L’anno successivo veste la maglia dei Bighamton Senators, vincendo la Calder Cup in compagnia del rossocrociato Roman Wick e dei vari Kaspars Daugavins, Derek Smith e Ryan Keller, tutti poi passati dalla Svizzera. Passa poi i successivi due anni tra la DEL e un’ultima annata in AHL, prima di trasferirsi definitivamente in Europa.
Un nuovo inizio in una colonia Nordamericana
Barry Brust volta definitivamente pagina accordandosi con il Medvescak di Zagabria, dove trova una vera e propria colonia nordamericana guidata dell’attuale coach del Friborgo, Mark French.
Il canadese divide il carico di lavoro con Mark Dekanich, mentre l’anno successivo deve lottare per il ruolo da titolare con Cal Heeter e l’ex bianconero Mark Owuya. Finisce così per giocare la seconda parte di stagione 2014/15 allo Yugra Khanty-Mansiyk, dove conosce l’attuale finlandese del Bienne, Toni Rajala.
Brust ritrova però stabilità solamente grazie al passaggio allo Slovan Bratislava, dove è il portiere più impiegato nonostante la dura concorrenza di Michael Garnett, lo scorso anno ingaggiato dal Berna ma mai impiegato. Anche a Bratislava come a Zagabria è uno dei giocatori preferiti dei tifosi e disputa complessivamente 42 partite con il 91.8% di parate.
Dopo averlo liberato dagli impegni contrattuali, lo Slovan ha cambiato completamente il tandem tra i pali, affidandosi all’ex Berna, Jakub Stepanek, e a Jaroslav Janus, ex prospect dei Tampa Bay Lightning.