CRAIG WOODCROFT
Età: 47
Nazionalità:
Provenienza: Dinamo Minsk (KHL)
Palmarès: Campione DEL (2015)
Contratto: 3 anni
Nome nuovo, svolta epocale
Prima o poi tutto finisce. Persino la permanenza di Chris McSorley sulla panchina del Ginevra (passato ora in ufficio quale GM) ha avuto un termine e dopo 16 anni si può – anzi, si deve – parlare della fine di un’epoca.
A sostituire il vulcanico coach canadese, che con le aquile ha raggiunto 2 finali di campionato svizzero e messo in bacheca 2 Coppe Spengler (oltre alla promozione del 2002) sarà un nome nuovo alle nostre latitudini, poco conosciuto se non per la sua apparizione con la Dinamo Minsk all’ultima coppa Spengler, ossia il canadese Craig Woodcroft.
Apprezzato in KHL per aver portato un gioco veloce e spumeggiante in un campionato sostanzialmente molto fisico e tattico, Woodcroft rappresenta lui stesso l’onda nuova di coach emergenti su territorio europeo. Woodcroft non più è giovanissimo, ma in pochi anni da head coach ha già dimostrato le sue qualità, portando la Dinamo Minsk a ritagliarsi uno spazio tra le top-8 della superlega russa.
Giovane promessa
Ala destra dal gol facile, durante la sua prima parte di carriera da giocatore, Woodcroft ha ottenuto risultati brillanti in NCAA con la Colgate University, venendo poi draftato al 7° turno dai Chicago Blackhawks nel 1988.
Dopo il Draft la sua carriera non ha conosciuto un vero e proprio decollo, tanto da ristagnare tra Indianapolis e Charlottetown in IHL (lega ormai scomparsa) e la AHL, per conoscere anni difficili a metà anni 90’, quando tenta senza molta fortuna anche l’avventura in Finlandia, prima di fare ritorno in IHL.
Un po’ più di stabilità il canadese la trova poi nelle leghe minori europee, passando dalla seconda divisione germanica alla DEL con tappa in Gran Bretagna di un paio di anni, e qualche buon risultato arriva, prima della chiusura tra Milano e Linköping in Svezia.
Brillante assistente di staff, poi il successo
I primi rudimenti da allenatore, Woodcroft li mette in pratica fondando i suoi campi di allenamento, partendo quale skills coach ai St. Louis Blues e direttore del camp Rookie dei Nashville Predators, tutto questo tra il 2010 e il 2014.
Proprio nel 2014 arrivano le prime opportunità vere, e Woodcroft si impegna come assistente allenatore agli Adler Mannheim e della Nazionale bielorussa, fino a quando nel 2016 gli viene assegnata per la prima volta una panchina da head coach, sostituendo Greg Ireland proprio agli Adler.
Nella stagione seguente Woodcroft prende in mano la Dinamo Minsk, portandola all’ottavo posto in KHL (miglior risultato di sempre) e mettendosi in mostra grazie anche a una brillante Coppa Spengler. Ora a Ginevra sarà protagonista in prima persona di un cambio epocale, l’ombra di McSorley lo oscurerà?