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National League

I nuovi volti della NLA 2015/16: lo statunitense Chad Kolarik

kolarik

E Età: 29 anni
Posizione: RW/C
Altezza: 179cm
Peso: 84kg
Nazionalità:
Provenienza: Avangard Omsk (KHL)
Contratto: 2015/16

Chad Kolarik era sul taccuino di diversi club europei e svizzeri in particolare, ma ad aggiudicarsi i servigi del 29enne americano sono stati i Kloten Flyers.

Kolarik si è avvicinato all’hockey che conta passando per i college e in seguito dalle selezioni statunitensi U17 e U18 militanti nella North American Hockey League, divenendo compagno di squadra di Robbie Earl e Peter Mueller, oltre che dei più famosi Ryan Suter e Phil Kessel.

Dopo il college è approdato alla squadra universitaria del Minnesota, con la quale ha cominciato a mettere in mostra le sue abilità sia nel ruolo di finalizzatore che di playmaker, diventando un giocatore in grado di ricoprire i ruoli sia di ala che di centro sul fronte offensivo.

Draftato al 7° turno dai Phoenix Coyotes, viene girato in AHL ai San Antonio Rampage, con i quali gioca due discrete stagioni – 135 partite, 37 reti e 48 assist – prima di passare ai Columbus Blue Jackets in cambio dell’ex ginevrino Alexandre Picard nel 2010.

A Columbus non riesce a compiere il salto definitivo in NHL, giocando sole 2 partite con la prima squadra, e l’anno successivo è di nuovo oggetto di scambio. Stavolta passa ai New York Rangers in cambio di Dane Byers, ma nemmeno l’esperienza nella Grande Mela dona i frutti sperati.

Nella prima stagione in maglia Rangers conta solo 4 apparizioni in NHL, mentre nei Connecticut Whale in AHL mantiene ottime medie realizzative. Le sue prestazioni nel farm team sembrano essere di buon auspicio, ma un grave infortunio al ginocchio durante il camp dei Rangers nell’agosto 2011 gli preclude l’annata successiva, passata interamente ai box.

Il terzo trade della sua carriera di NHL lo porta nella franchigia dei Pittsburgh Penguins, ma, seppur ripresosi completamente dall’infortunio, non riesce a fare il tanto inseguito salto di qualità, e nonostante l’ottima stagione in AHL, la NHL rimane una chimera.

La svolta avviene nella stagione 2013/14, quando decide di varcare l’Atlantico e di sbarcare in Svezia, al Linköping. L’impatto è impressionante, in un campionato difensivo e rigido come la SHL, Kolarik mette a segno 36 reti e 22 assist nella prima stagione.

Lo stile e le piste europee esaltano il suo velocissimo pattinaggio e la capacità di portare il disco sul bastone, mantenendo nel contempo un’alta efficienza realizzativa grazie al suo tiro preciso e improvviso. La seconda stagione al Linköping inizia in maniera meno esplosiva, ma dopo sole 11 partite passa in KHL all’Avangard Omsk, dove tra campionato e play off mette a segno 11 reti e 13 assist in 41 partite.

Le statistiche parlano a suo favore: in AHL ha messo a segno 231 punti in 302 partite (0,76 punti per partita, -23) e una percentuale al tiro dell’11,9 %. In SHL sono 40 reti e 25 assist in 78 partite (0,83 punti a partita, -4) mentre in KHL, seppure su un breve periodo, presenta tra le 11 reti segnate ben 4 game winning goal (lo stesso numero messo a segno in AHL ma con 302 partite) e un 9,5% al tiro.

A Kloten si spera possa sostituire degnamente Peter Mueller, ma soprattutto che possa far dimenticare quello deludente dell’ultima stagione.


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