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I nuovi volti della NL 2025/26: lo svedese Rasmus Asplund

Pur senza particolari lampi offensivi, il centro porterà a Davos tanta solidità. Bravo agli ingaggi e veloce sui pattini, il suo focus è su difesa e il penalty killing

I nuovi volti della NL 2025/26: lo svedese Rasmus Asplund

RASMUS ASPLUND


Età: 27
Posizione: C
Altezza: 180 cm
Peso: 86 kg
Shoots: left

Provenienza: Charlotte Checkers (AHL)
Draft: 2016, secondo turno, 33esima scelta, Buffalo Sabres
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇸🇪

Il prototipo del centro two-way

Dopo una stagione terminata al quinto posto e con una qualificazione alla semifinale, il Davos si ripresenterà in pista con un organico cambiato di poco, tanto che sul fronte offensivo l’unico nuovo volto sarà quello dello svedese Rasmus Asplund.

Il suo innesto sarà però di centrale importanza, perché quello del 27enne nato nella cittadina di Filipstad è un profilo di centro two-way di grande solidità. Asplund è infatti noto per il suo gioco intelligente e responsabile, con particolare riguardo alla fase difensiva e al penalty killing.

Dalla sua ha inoltre un buon pattinaggio – mobile e veloce – e la capacità di dettare i ritmi, creando tempo e spazio in favore dei compagni. Non ha un particolare feeling con il gol – anche se nell’ultima stagione in AHL ha comunque firmato 25 reti – ma è particolarmente efficace come playmaker.

Il suo “pacchetto completo” include anche una buona abilità agli ingaggi e in generale nel mantenere il possesso del puck, mentre le lacune che gli hanno impedito di diventare un NHLer a tempo pieno sono da ricondurre a una produttività offensiva poco costante e a una fisicità che, nella miglior lega al mondo, non ha sempre retto l’urto degli avversari più prestanti.

Nell’ottica del suo arrivo in Svizzera, il profilo di Asplund deve però essere visto come un ingaggio molto intrigante, grazie alla sua solidità e competitività che lo potranno rendere un vero cardine del lineup grigionese.

A testimonianza della sua caratura c’è un dato su tutti, ovvero la nomina al Selke Trophy nel 2022 (premio dedicato al miglior attaccante difensivo della NHL), quando terminò al 19esimo posto per voti ottenuti, davanti a nomi come Joe Pavelski, J.T. Miller, Vincent Trocheck e Sidney Crosby.

Giovane dalle idee in chiaro

Cresciuto nel settore giovanile del Färjestad BK, sin da giovanissimo Asplund ha sempre evidenziato la sua grande consapevolezza sul ghiaccio e una buona disciplina tattica. Nel percorso nelle varie formazioni di categoria ha sviluppato il suo gioco difensivo e di posizione, facendosi apprezzare anche per il gioco senza disco, fattore questo non comune per i ragazzi di quell’età che finiscono spesso sul taccuino degli scout soprattutto per le proprie giocate con il puck e il bottino di punti.

Il debutto in SHL con gli adulti avviene addirittura già all’età di 16 anni, e nel campionato 2014/15 gioca 38 partite con la prima squadra, diventandone poi un elemento fisso dall’annata successiva. Il suo ruolo cresce velocemente e a 18-19 anni riesce già ad ottenere ghiaccio sia in powerplay che nelle fasi di inferiorità, a testimonianza della sua precoce maturità.

In quel periodo Asplund partecipa anche a un Mondiale U18 e a due edizioni dei World Juniors, con in particolare l’edizione 2017 che lo ha visto ottenere 7 punti in 7 partite, guidando la linea formata da Alexander Nylander e Joel Eriksson Ek. Numeri che avranno fatto felici i Buffalo Sabres, che un anno prima lo avevano draftato al secondo turno come 33ª scelta assoluta.

Un percorso mai realmente ultimato

Asplund rimane in Svezia per due intere stagioni successivamente al Draft, e chiude il suo percorso in SHL con 65 punti (20 gol) sull’arco di 187 partite. Nel maggio 2018 firma il suo entry-level con i Sabres e gioca come da programma una stagione intera in AHL per adattarsi all’hockey nordamericano, ottenendo un rispettabile bottino di 41 punti in 75 match.

Lo staff di Rochester gli affida quei compiti che ancora oggi sono parte integrante del suo gioco, e l’anno successivo – nel novembre 2019 – fa il suo debutto in NHL, venendo elogiato per il suo gioco privo di rischi inutili e marcatamente “north-south”.

Il suo processo di crescita viene interrotto dalla pandemia – ed un prestito in Svezia dove gioca in Allsvenskan – ma riprende vigore nel 2021/22, quando gioca tutta la stagione a Buffalo tenendo 27 punti e venendo incluso nella discussione relativa al Selke Trophy. Le statistiche avanzate lo posizionano addirittura tra i migliori centri difensivi della lega, ma purtroppo il suo output offensivo limitato gli rende difficile mantenere il suo ruolo ai Sabres, che finisce per perdere l’anno successivo.

Nel marzo 2023 viene infatti scambiato ai Nashville Predators, e da qui inizia un periodo senza un ruolo preciso. Da free agent deve accontentarsi di un two-way con i Florida Panthers, passando però praticamente gli ultimi due anni in AHL ai Charlotte Checkers.

L’highlight di quel periodo rimane il gol firmato all’overtime nei playoff lo scorso maggio, poco dopo essere diventato papà. La via del ritorno in NHL appariva però per lui improbabile, ed ecco che è arrivata l’opportunità di una nuova sfida a Davos, a un’età ideale che potrebbe permettergli di essere uno dei protagonisti in Svizzera.

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