ANDRÉ PETERSSON
Età: 34
Posizione: RW
Altezza: 177 cm
Peso: 80 kg
Shoots: right
Provenienza: HV71 (SHL)
Draft: 2008, quarto turno, 109esima scelta, Ottawa Senators
Contratto: un anno
Nazionalità: 🇸🇪
In risposta a un imprevisto

(SHL)
Si è trovato confrontato con una situazione decisamente particolare il Langnau che, perso all’improvviso Aleksi Saarela a causa della chiamata da parte dell’esercito finlandese, aveva il compito di trovare un sostituto all’altezza. Il profilo individuato dal DS Pascal Müller per questo compito è stato lo svedese André Petersson.
Nome che da alcuni anni viene spesso associato alla National League, il 34enne è un’ala che ai Tigers porterà un’esperienza che lo ha visto giocare in patria, oltre oceano e per varie stagioni anche in KHL, il tutto portando sul ghiaccio un gioco prettamente offensivo.
La sua principale qualità è infatti quella di essere un buon finalizzatore, grazie a un tiro dalla veloce esecuzione e particolarmente pericoloso se può andare alla conclusione al volo. Tecnicamente ha delle buone mani e questo gli permette anche di rivestire il ruolo di playmaker, e a testimonianza della sua solida base tecnica c’è il fatto che ovunque abbia giocato ha sempre saputo produrre buoni numeri con costanza.
Le sue caratteristiche lo rendono inoltre particolarmente efficace in powerplay, dove può sfruttare il suo tiro, e infatti una porzione importante dei punti ottenuti in KHL sono arrivati proprio dalle superiorità numeriche. Per contro non è un giocatore particolarmente completo se si guarda anche alla fase difensiva del gioco, con anche poca fisicità nei suoi cambi.
In carriera ha inoltre dovuto confrontarsi con vari problemi fisici – alcuni anche gravi – e per questo è considerato un giocatore che da questo punto di vista rappresenta un’incognita con la sua fragilità.
Un attaccante nato
Cresciuto nella piccola cittadina di Olofström nel sud della Svezia, André Petersson ha fatto dell’hockey la sua passione sin da bambino, e all’età di 16 anni ha deciso di trasferirsi a Jönköping per raggiungere il settore giovanile dell’HV71.
Già in quegli anni i suoi istinti offensivi avevano catturato l’attenzione degli osservatori, specialmente grazie alla sua abilità di trovare giocate in spazi stretti e quando era sotto pressione dagli avversari. All’età di 17 anni si mette in grande mostra nella squadra U20, ottenendo alla sua prima stagione 38 punti (16 gol) in 36 partite, e arrivata la primavera 2008 viene draftato al quarto turno dagli Ottawa Senators.
Nella stessa annata partecipa al Mondiale U18 da protagonista (quattro gol e altrettanti assist in sei partite), e nel campionato successivo debutta in prima squadra con le sue prime dieci partite nell’allora Elitserien (oggi SHL), mentre con la formazione U20 è l’assoluto trascinatore grazie a 55 punti (24 gol) in 36 incontri.
Nelle stagioni immediatamente successive al Draft si toglie diverse soddisfazioni, rafforzando l’idea nell’organizzazione dei Senators che possa essere il classico “sleeper” passato sotto ai radar dei primissimi turni. Nel 2009/10 ha un ruolo fisso nell’HV71 e contribuisce alla conquista del titolo con 16 punti (10 gol) in 43 match, e conferma la sua esplosività offensiva anche ai Mondiali U20 con 11 punti (otto gol) in sei partite.
Le sue quotazioni a quel punto sono decisamente al rialzo. Gioca così un’ultima stagione in patria, prima di varcare l’oceano e rincorrere il sogno della NHL.
Senatore, ma non nella Capitale

(AHL)
Nel 2011 inizia l’avventura canadese di Petersson, che però è destinata a non decollare mai per davvero. La sua prima stagione è promettente, con 44 punti (23 gol) in 60 partite con il farm team dei Binghamton Senators, ed anche una prima apparizione – e purtroppo anche l’ultima – in NHL.
Il suo percorso viene infatti seriamente compromesso da un grave infortunio durante l’annata 2012/13, quando dopo un avvio promettente deve fermarsi a causa di un infortunio all’anca che gli impedisce di tornare in pista. Un vero peccato, considerando anche il riconoscimento di “Rookie of the Month” ricevuto nel mese di gennaio.
Il suo percorso riparte sempre dall’AHL il campionato successivo, ma una chiamata da Ottawa diventa sempre più improbabile. La sua statura minuta, un gioco fisico e difensivo lacunoso, e delle caratteristiche offensive tipiche da top six non giocano a suo favore, anche a causa della grande concorrenza ai Senators nei ruoli offensivamente chiave.
Nel marzo 2014 viene dunque scambiato agli Anaheim Ducks, ma dopo una parentesi ai Norfolk Admirals il giocatore non ha mancato di manifestare la sua frustrazione, e allo scadere del contratto entry-level decide di tornare in Europa per raggiungere la KHL, dove avrebbe trovato un ruolo centrale ed un ingaggio economicamente più interessante.
Finalmente protagonista
In KHL l’attaccante svedese trova il contesto in cui esprimere il suo potenziale, diventando sin da subito una delle principali armi offensive dell’HK Sochi. In tre anni mette assieme 111 punti (56 gol) in 139 incontri, guadagnandosi l’ingaggio in un club più ambizioso come l’Avangard Omsk.
Il suo percorso lo porta poi a vestire anche le maglie di Barys Astana, Dynamo Mosca e Lokomotiv Yaroslavl, mantenendo sempre un’alta produttività offensiva nonostante alcuni altri infortuni. Alcuni fastidi muscolari all’inguine a volte lo costringono infatti a rallentare, e nell’annata 2021/22 gioca solamente 14 partite dopo un infortunio a inizio stagione.
La sua carriera in KHL si conclude comunque con 284 punti (139 gol) in 371 match, prima di fare ritorno con un contratto triennale al suo HV71. A Jönköping è visto come una pedina importante per il rilancio del club, che solamente pochi mesi prima era tornato in SHL dopo l’amara relegazione dell’anno precedente.
Inizia con la “A” sul petto, che nel 2023/24 diventa anche una “C”, ed in termini offensivi Petersson non tradisce e contribuisce nella prima stagione con 42 punti (21 gol). Questo porta alla convocazione per il suo primo Mondiale, che deve però chiudere anticipatamente a causa di un infortunio dopo un bel bottino di sei punti in sette partite.
All’HV71 i risultati del club invece non migliorano particolarmente, ma Petersson comunque si assume varie responsabilità e nelle fasi per evitare la relegazione degli ultimi due anni ha firmato punti importanti per salvare il posto in SHL. La situazione finanziaria del club però non è rosea, ed il contratto di Petersson non può essere rinnovato anche per questo motivo, situazione che ha permesso il suo trasferimento a Langnau.


