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National League

I nuovi volti della NL 2025/26: il finlandese Petteri Puhakka

La piccola ala è reduce da anni di successo, ma senza aver mai rivestito il ruolo di protagonista. Porterà un gioco grintoso, un buon tiro e spina offensiva

(atleetti.fi)

I nuovi volti della NL 2025/26: il finlandese Petteri Puhakka

PETTERI PUHAKKA


Età: 24
Posizione: LW/RW
Altezza: 176 cm
Peso: 77 kg
Shoots: left

Provenienza: Tappara (Liiga)
Draft: Undrafted
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇫🇮

Rivoluzione straniera

(Kalle Parkkinen)

Nonostante nella passata stagione il Kloten abbia mancato l’accesso diretto ai playoff per soli quattro punti, riuscendo poi a conquistare il diritto di affrontare gli ZSC Lions nei quarti di finale grazie all’eliminazione dell’Ambrì nei play-in, in casa aviatori i movimenti di mercato sono stati davvero numerosi. Una buona parte di questi ha riguardato gli stranieri, con ben cinque nuovi innesti, tra cui l’attaccante Petteri Puhakka, che arriverà in Svizzera a 24 anni con tanta voglia ed energia per dimostrare il proprio valore.

Il finlandese è un’ala di piccola statura, ma il suo stile di gioco non ne risente particolarmente, e tra le sue caratteristiche principali ci sono infatti una buona protezione del disco, numerose battaglie nello slot e un forecheck aggressivo e costante. Sul ghiaccio è insomma un giocatore fastidioso per gli avversari, anche grazie al suo pattinaggio.

Tra i suoi punti di forza spicca anche un one-timer piuttosto secco, e in generale si distingue per la capacità di leggere il gioco. Per un giocatore della sua taglia è inoltre presente nel cuore dell’azione più di quanto ci si aspetterebbe, e lo si vedrà dunque con frequenza davanti alla porta alla ricerca di deviazioni e rebound.

Le critiche ricevute negli ultimi anni riguardano invece la tendenza a cercare con troppa insistenza il tiro, forzando anche conclusioni improbabili. Il gioco difensivo non è inoltre mai stato il suo punto forte – non per mancanza di volontà nel backcheck, ma per difficoltà nel posizionamento e una certa passività. Quando è sul ghiaccio, il suo focus è chiaro: pensa soprattutto all’offensiva.

Un inizio da macchina da punti

Puhakka, nel suo percorso nei settori giovanili di RJK e Kärpät, ha sempre fatto registrare numeri importanti, risultando spesso il miglior marcatore delle sue squadre con ampio margine. In quegli anni non venne convocato con regolarità nelle nazionali di categoria, ma le cose cambiarono nel 2019.

In quell’annata, con la formazione U20 del Kärpät, si distinse con 53 punti (26 gol) in 52 partite. Nel campionato successivo debuttò tra i professionisti con la maglia del Tappara, realizzando otto punti (sei gol) in 39 incontri. Le sue prestazioni gli valsero la convocazione al Mondiale U20, ma questo non bastò a cambiare la percezione degli scout NHL.

La sua statura minuta rappresentava infatti un ostacolo difficile da superare in ottica Draft, indipendentemente dalle sue altre qualità. Non giocarono a suo favore nemmeno le già citate lacune difensive e una certa incostanza nel rendimento. Va inoltre ricordato che nel suo principale anno di eleggibilità – il 2020 – la concorrenza e il livello generale erano molto elevati.

Tanto successo, ma mai da protagonista

La carriera di Puhakka si è sviluppata in patria, prendendo parte ai recenti anni di dominio del Tappara, allenato prima da Jussi Tapola e poi da Rikard Grönborg. La formazione di Tampere ha vinto il titolo per tre stagioni consecutive, dal 2022 al 2024, mancando però l’accesso alle semifinali nell’ultima annata con l’eliminazione nei quarti di finale nel derby contro l’Ilves. Nel 2023 è inoltre arrivato il trionfo in Champions Hockey League.

In questo contesto, Puhakka non è mai stato tra i migliori marcatori della squadra, ma ha ricoperto un ruolo importante nel dare profondità e pericolosità al lineup, venendo spesso impiegato all’ala della seconda o terza linea e con un utilizzo costante in powerplay. In questo contesto è riuscito a crescere, guadagnandosi sempre più fiducia da parte dello staff. Nelle ultime quattro regular season ha totalizzato 103 punti (53 gol) in 213 partite.

Come si intuisce, il suo è sempre stato un ruolo di supporto, centrato sul secondary scoring – di cui è stato uno degli interpreti chiave – e non su una leadership offensiva. Questo, a volte, si è rivelato un vantaggio, visto che non veniva marcato come “go-to guy” dagli avversari. Ora, nel suo passaggio in National League, sarà interessante vedere se a Kloten potrà godere di maggiore spazio e responsabilità.

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