JESSE PULJUJÄRVI
Età: 27
Posizione: RW/LW
Altezza: 193 cm
Peso: 91 kg
Shoots: right
Provenienza: Charlotte Checkers (AHL)
Draft: 2016, primo turno, quarta scelta, Edmonton Oilers
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇫🇮
Potenzialmente dominante
Alla ricerca di un deciso riscatto dopo una passata stagione terminata al deludente 12esimo posto, il Ginevra ha messo a segno diverse operazioni di mercato di spessore, tra cui l’ingaggio del finlandese che ha i numeri per poter essere uno dei giocatori più forti del nostro campionato.
Mai realmente in grado di rispettare le alte attese che c’erano per lui in NHL, Jesse Puljujärvi è un’ala possente che combina velocità e tecnica, rendendolo un power forward offensivamente molto difficile da contenere. Il suo potenziale inoltre rimane in parte inespresso, e infatti il DS Marc Gautschi ha evidenziato la speranza di vedere il giocatore migliorare ulteriormente le sue capacità realizzative con la maglia del Servette.
Il club granata spera infatti di aver trovato in Puljujärvi il suo nuovo leader offensivo, mentre il giocatore era alla ricerca di una nuova ripartenza dopo diversi anni complicati e caratterizzati da tanta instabilità. Nelle ultime stagioni Puljujärvi ha fatto di tutto per cercare di riprendersi quel posto fisso in NHL che in alcune fasi ha dimostrato di poter ottenere, ma negli ultimi due anni il salto di qualità che gli veniva richiesto non è mai avvenuto.
Nella miglior lega al mondo non è infatti mai riuscito a trovare la necessaria costanza nelle prestazioni e soprattutto nella concretizzazione offensiva, rendendosi protagonista di vari momenti di vuoto realizzativo che gli hanno spesso fatto perdere il suo ruolo cammin facendo. Puljujärvi è inoltre stato spesso criticato per prendersi troppi rischi non necessari, e inoltre la transizione dall’Europa al Nord America – sportivamente, ma anche a livello culturale – per lui si è rivelata complicata.
Cammino giovanile devastante
Nato in Svezia da genitori finlandesi, Jesse Puljujärvi sin dal suo percorso giovanile si è sempre fatto notare grazie alla sua stazza fisica unita a mani superiori alla media. La sua struttura non ha inoltre mai impattato negativamente sul pattinaggio – che anzi è un suo punto di forza – e questo lo ha portato a dominare spesso nel settore giovanile del Kärpät.
Puljujärvi ha fatto il suo debutto in Liiga già nella stagione 2014/15, quando il 10 settembre contro il Tappara è diventato il giocatore più giovane della storia del club all’età di soli 16 anni, quattro mesi e tre giorni. In quell’annata disputa 21 partite ottenendo 11 punti (quattro gol), ma è nel campionato successivo che mostra tutto il suo potenziale e vive una stagione da protagonista.
A soli 17 anni firma 28 punti (13 gol) in 50 partite, confermandosi poi nei playoff con nove punti (quattro gol) in dieci incontri. Gli scout sono sempre più entusiasti, anche alla luce dei due Mondiali di categoria che gioca in quella stagione, firmando sette punti in quattro partite al torneo U18, e soprattutto 17 punti (cinque gol) in sette match ai World Juniors.
Per Puljujärvi quello è stato un torneo memorabile, in cui infatti viene nominato MVP del torneo e selezionato come miglior attaccante, oltre a conquistare l’oro in una linea dominante con Patrik Laine e Sebastian Aho. Pochi mesi dopo aiuta anche la selezione U18 a vincere l’oro al Mondiale di categoria, diventando uno dei pochi giocatori nella storia a vincere entrambe le medaglie nello stesso anno.
Le sue quotazioni in vista del Draft sono dunque alle stelle e, nelle proiezioni di tutti gli scout, è nella Top 3. Alla fine il finlandese viene scelto “solo” al quarto pick dagli Edmonton Oilers, visto che i Columbus Blue Jackets, un po’ a sorpresa, decisero di optare per Pierre-Luc Dubois con la terza scelta.
La realtà della NHL
Una volta draftato, Puljujärvi si trasferisce immediatamente in Canada, dove da lui si attendono grandi cose, e infatti sin dalla prima stagione viene impiegato in NHL. Nel match di debutto trova subito il gol, ma presto il giovane finlandese verrà sopraffatto dalla velocità del gioco e sarà costretto all’apprendistato in AHL.
Al suo arrivo in Nordamerica, Puljujärvi non parlava inglese e questo ha rappresentato per lui una barriera importante in termini di ambientamento, oltre alle piste più piccole a cui non si è mai realmente adattato. La comunicazione con allenatori e compagni a volte era difficile, tanto che gli Oilers hanno addirittura assunto un insegnante d’inglese privato per permettergli di imparare la lingua più velocemente.
Con il passare del tempo si è iniziato a notare come il ragazzo spesso non avesse fiducia nei suoi mezzi, mancando della necessaria convinzione per prendere decisioni veloci sul ghiaccio. Senza minuti nel top six e in powerplay era però per lui complicato prendere ritmo in termini offensivi, e questo ha portato a una spirale che ne ha minato le prestazioni.
Nella sua gestione gli Edmonton Oilers sono stati criticati per aver affrettato i tempi e forzato la mano con il suo immediato impiego in NHL, e infatti nella frustrazione Puljujärvi torna in Finlandia per il campionato 2019/20, ritrovando delle sensazioni migliori con la maglia del Kärpät.
Dopo questa sorta di “reset”, l’attaccante torna agli Oilers con una mentalità nuova e in 65 partite ottiene 36 punti (15 gol) nell’annata 2021/22. Quella era però destinata a rimanere la sua miglior stagione, visto che l’anno successivo la sua produttività precipita nuovamente e nel febbraio 2023 viene scambiato ai Carolina Hurricanes, i quali però a fine campionato non gli offrono il rinnovo.
Da qui inizia una sorta di calvario, con Puljujärvi che si intestardisce nel voler rincorrere la NHL, tanto da accettare un PTO in AHL ai Wilkes-Barre/Scranton, questo dopo non aver ottenuto un posto nella rosa dei Pittsburgh Penguins. Finisce per dividere la stagione tra NHL e AHL senza mai impressionare, e infatti nel 2024/25 si ritrova ai piedi della scala.
La sua stagione inizia a Pittsburgh (tre gol e sei assist in 26 partite), ma a fine dicembre viene inserito tra i waivers e rispedito in AHL. A febbraio chiede dunque di venir rilasciato dal suo contratto e firma un nuovo PTO, stavolta con i Charlotte Checkers. Dopo qualche partita i Florida Panthers lo mettono sotto contratto con un two-way, ma lo impiegano solamente in cinque occasioni.
A quel punto per Puljujärvi era chiaro che la miglior decisione sarebbe stata quella di un ritorno in Europa. Il Ginevra si è così assicurato un giocatore dall’altissimo potenziale nella nostra lega, e con tanta voglia di rivalsa dopo anni difficili.


