Solide fondamenta

(hockeysverige)

Dopo l’ottima passata stagione – caratterizzata dall’ottavo posto, la qualificazione ai playoff e poi dalla serie di sette partite con il Losanna – il Langnau riparte con poche ma importanti novità, tra cui l’arrivo di Hannes Björninen, che rappresenterà un giocatore fondamentale per la struttura del lineup.

Il centro finlandese si presenta infatti ai Tigers come un leader naturale, un uomo squadra che si sposa bene con i valori del club, anche per la tipologia di gioco two-way che porta sul ghiaccio. Björninen è infatti un attaccante che sa essere dominante agli ingaggi – è stato il miglior giocatore in Liiga in diversi campionati con numeri che hanno superato il 60% – ed in questo senso, così come in boxplay, ha le premesse per essere tra i migliori anche in National League.

Il suo arrivo porterà maggiore solidità ai Tigers rispetto al predecessore Sean Malone, grazie anche a un gioco fisico che gli permette una marcata presenza anche nello slot, il che renderà la squadra di Paterlini ancora più ostica da affrontare.

Tigre finlandese

Nel momento in cui arriverà nell’Emmental, Björninen si sentirà sicuramente a casa. L’intera legione straniera del Langnau è infatti di nazionalità finlandese, con anche alcuni elementi che condividono con il nuovo arrivato l’esperienza vissuta in Nazionale nel 2022, quando in un’annata eccezionale la Finlandia vinse sia l’oro olimpico che mondiale. In quelle squadre c’erano infatti anche Harri Pesonen e Saku Mäenalanen, oltre all’assistente allenatore Jukka Varmanen.

Per Björninen in particolare è stata indimenticabile l’avventura olimpica, quando la medaglia d’oro era arrivata grazie a un suo gol nella finalissima contro il Team ROC (la rappresentativa russa). Un suo tocco nello slot su tiro di Marko Anttila era infatti valso il decisivo e storico 2-1.

Negli ultimi anni Björninen è stato un elemento a cui la Nazionale si è sempre affidata, con cinque partecipazioni consecutive al Mondiale ed un’esperienza che nel recente passato lo ha visto giocare in Liiga, KHL ed infine in SHL.

Una nuova sfida, nel pieno della carriera

Björninen arriverà in Svizzera con una grande esperienza alle spalle, ma anche all’età di 29 anni che, per un giocatore della sua tipologia, rappresenta verosimilmente il “prime” della carriera.

C’è inoltre una grande consapevolezza del tipo di contributo che dovrà portare ai Tigers, con un bottino di punti che probabilmente non sarà stratosferico – negli ultimi tre anni in Svezia ha mantenuto la media di mezzo punto a partita – ma un impatto in termini di solidità e leadership in squadra che si preannuncia centrale.

Per lui ci sarà comunque la sfida di imporsi in una lega più veloce rispetto alla SHL, con un ruolo che probabilmente gli chiederà un contributo più ampio rispetto a quanto fatto in altri contesti, specialmente in Nazionale dove può concentrarsi unicamente sulle sue caratteristiche principali.

Andrea Branca