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National League

I nuovi volti della NL 2025/26: il canadese Andy Andreoff

Sostituto di Lammikko, porterà fisicità nello slot e tanta leadership. In NHL ha incontrato difficoltà, ma in altri contesti ha sempre saputo produrre

(Sibir Novosibirsk)

I nuovi volti della NL 2025/26: il canadese Andy Andreoff

ANDY ANDREOFF


Età: 34
Posizione: C/LW
Altezza: 185 cm
Peso: 95 kg
Shoots: left

Provenienza: Sibir Novosibirsk (KHL)
Draft: 2011, terzo turno, 80esima scelta, Los Angeles Kings
Contratto: due anni
Nazionalità: 🇨🇦

La soluzione ideale

Dopo la partenza imprevista di Juho Lammikko – che ha accettato l’offerta dei New Jersey Devils – gli ZSC Lions hanno velocemente sondato il mercato e trovato in Andy Andreoff un giocatore dal profilo simile a quello del finlandese. Il 34enne canadese è infatti un elemento fisicamente forte, ma che rispetto a Lammikko è capace di trovare il gol con maggiore costanza, ed è inoltre in grado di dare un contributo in boxplay e ai faceoff, due esercizi in cui a Zurigo si era rimasti un po’ scoperti, considerando anche la partenza di Rohrer.

Andreoff, nel corso della sua carriera, si è imposto grazie all’efficace uso del suo fisico, a una presenza davanti alla porta difficile da contenere ed, in generale, per una versatilità che lo ha reso un attaccante prezioso praticamente in ogni situazione. È la tipica pedina solida e concreta che tutti gli allenatori apprezzano, schierabile sia al centro che all’ala, e capace di portare anche leadership in spogliatoio.

Per tanti anni ha cercato di trovare un posto stabile in NHL, non riuscendo però praticamente mai a lasciarsi alle spalle il limbo rappresentato dall’AHL, trovando buone stagioni nelle minors che però si sono tradotte in numeri modesti quando chiamato in NHL (27 punti in 188 partite).

Il suo gioco fisico l’ha inoltre spesso portato a commettere penalità di troppo ed evitabili, tendenza che non ha aiutato la sua ambizione di giocare nella miglior lega del mondo.

Con disciplina fino al Draft NHL

Nato a Pickering, in Ontario, e cresciuto dalla mamma Kathy – a cui deve molto della disciplina e determinazione che lo caratterizzano – Andy Andreoff ha origini macedoni e sin dalle prime pattinate si è distinto per il suo gioco grintoso e molto fisico.

Il suo sviluppo inizia per davvero quando raggiunge gli Oshawa Generals in OHL, dove si profila come un grinder inizialmente utilizzato nel bottom six, ma con il tempo inizia a mostrare anche dei flash offensivi interessanti. Nell’annata 2010/11 lancia le sue quotazioni trovando ben 75 punti (33 gol) in 66 partite, unendo però sempre il suo gioco a una componente fisica marcata, come testimoniano anche oltre 100 minuti di penalità.

In quella stagione mostra di poter essere un interessante power forward ed un leader per la squadra, ed il suo nome torna dunque d’attualità in ottica Draft NHL, dopo che per ben due anni di eleggibilità (2009 e 2010) nessuno si era interessato a lui. Nella primavera 2011 viene così selezionato al terzo turno dai Los Angeles Kings.

In quel periodo – grazie anche a dei playoff OHL di spessore – emergono i suoi tratti distintivi, ovvero fisicalità, leadership, resilienza ed un senso della posizione sempre più intelligente. Questi sono gli ingredienti che Andreoff ha cercato di sfruttare per rincorrere il sogno della NHL.

Un profilo solido, ma non sempre attrattivo

Il percorso di Andreoff dopo il Draft è sostanzialmente quello del tipico giocatore fisico da bottom six, molto efficace in AHL ma che non è mai riuscito a trovare un ruolo duraturo in NHL. Un impatto offensivo limitato e lo svilupparsi della lega in quegli anni verso profili più veloci e tecnici non lo hanno aiutato, e dunque sostanzialmente per una decina d’anni il canadese ha fatto la spola tra la squadra principale e i relativi farm team.

Il suo percorso nell’organizzazione dei Kings passa per alcuni anni dai Manchester Monarchs, prima del debutto in NHL che avviene durante la stagione 2014/15, quando si mostra in maniera solida in un contesto difficile, caratterizzato da un mix di veterani e giovani talenti.

Tra il 2015 ed il 2018 riesce comunque a vivere tre stagioni consecutive completamente con la maglia dei Los Angeles Kings, pur dovendosi accontentare spesso di ruoli da quarta linea e nelle vesti di penalty killer. Il suo gioco in quegli aspetti è solido e quando c’è da lasciar cadere i guanti non si tira indietro, ma senza picchi di velocità e tecnica Andreoff inizia a perdere terreno sulla concorrenza.

Nell’estate 2017 viene scambiato ai Tampa Bay Lightning, finendo poi per giocare l’intera stagione in AHL a Syracuse (55 punti in 75 partite), e dunque quella successiva deve accontentarsi di un two-way con i Philadelphia Flyers, che lo richiamano però solamente in caso di emergenza infortuni.

L’ultimo tentativo di tornare in NHL lo fa accordandosi – ancora con un two-way – con i New York Islanders, venendo però subito girato al farm team di Bridgeport, di cui diventa uno dei leader. In questi due anni mette assieme 107 punti (55 gol) in 129 partite, ma la sua finestra verso la NHL si stava chiaramente chiudendo, e prende dunque la decisione di trasferirsi in Russia al Sibir Novosibirsk.

In KHL trova un ruolo da top six e pure in powerplay, distinguendosi con 81 punti (51 gol) in 137 partite, ritrovando anche la fiducia di poter avere un vero impatto in una lega di un certo livello. L’occasione che si è aperta agli ZSC Lions è dunque per lui perfetta, visto che alla corte di Marco Bayer potrà dimostrare di avere ciò che serve per fare la differenza anche in Svizzera.

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