Un nuovo ministro della difesa

Con lo svedese Christian Djoos partito prima del previsto, ed il serio infortunio a Lawrence Pilut che ha complicato non poco le cose, il Losanna aveva bisogno dal mercato una nuova pedina difensiva che potesse rappresentare un pilastro fondamentale del reparto.

La risposta del DS John Fust è arrivata velocemente grazie alla firma con contratto annuale del ceco David Sklenicka, che farà tappa in Svizzera dopo aver giocato in ben sei leghe diverse (!) negli ultimi sette anni.

L’ultima stagione l’ha disputata in KHL con la maglia della formazione kazaka del Barys Astana, ottenendo un buon bottino di 33 punti (otto gol) in 62 partite che lo ha reso il secondo miglior marcatore della squadra dietro a Pontus Aberg.

Il difensore di Rakovnik – città natale tra gli altri anche di Tomas Kaberle e Petr Taticek – è un elemento che il Losanna ha dichiarato di seguire già da diverse stagioni, e che si presenta come un difensore dalla grande esperienza nonostante abbia “solo” 27 anni di età.

Voglia di lasciare il segno

Sin dalla giovane età Sklenicka si è profilato come un difensore completo, solido dal punto di vista fisico e con quella brillantezza anche nella gestione del disco che gli ha permesso di avere un certo impatto in zona offensiva.

La sensazione è che non abbia mai davvero raggiunto il suo massimo potenziale – come evidenziato anche nel periodo passato in Nordamerica – ma negli ultimi anni ha aumentato sensibilmente la sua produttività riuscendo a sfruttare anche quel tiro secco che è sempre stata una delle sue caratteristiche.

Sin dagli anni passati nel settore giovanile del Plzen è stato capace di emergere, tanto da debuttare nella massima lega ceca già all’età di 18 anni, per poi giocare una stagione praticamente completa l’anno successivo. Stiamo parlando del campionato 2015/16 in cui il leader della squadra era Dominik Kubalik, annata che ha visto Sklenicka disputare anche il Mondiale U20 assieme tra gli altri a Michael Spacek e Filip Chlapik.

Nonostante le buone prestazioni in patria il suo nome non suscita però un vero interesse da parte degli scout, ed infatti negli anni di eleggibilità al Draft NHL non viene mai selezionato. Per catturare le attenzioni dei Montreal Canadiens deve infatti pazientare altri due campionati, in cui cresce con la maglia del Plzen arrivando anche a disputare il suo primo Mondiale maggiore.

Czech globetrotter

(Hartford Wolf Pack)

Al termine del Mondiale di Copenhagen – in cui la Cechia viene battuta dagli USA ai quarti – firma un entry-level di due stagioni con i Montreal Canadiens, che lo girano immediatamente al farm team di Laval per i successivi passi del suo sviluppo.

Da qui iniziano per lui alcuni anni con le valigie in mano, visto che dopo una prima annata AHL da nove punti in 68 partite – ed una nuova convocazione al Mondiale – l’anno successivo rimane in Quebec solamente sino a dicembre prima di raggiungere lo Jokerit in KHL.

Con il club finlandese rimane anche i due anni successivi prendendo pure parte alle Olimpiadi ed al suo ultimo Mondiale, trasferendosi però al Kärpät nel febbraio 2022 e poi al Brynäs qualche mese più tardi. Con gli svedesi passa una stagione che ad oggi è la sua migliore con 31 punti (sette gol) in 50 partite, ma la squadra viene relegata e deve dunque rimettersi in viaggio per raggiungere il Barys Astana.

Chissà dunque che David Sklenicka non possa trovare a Losanna un po’ di stabilità. Se sarà questo il caso ci vorrà un suo bell’impatto sin da subito, visto che il contratto firmato con i vodesi è solamente di una stagione.

Andrea Branca