Il campionato 2023/24 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.
In vista del primo ingaggio, in calendario il 13 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo delle ali right.
10. GUILLAUME ASSELIN
Che avesse buoni numeri lo si era capito in quelle prime poche partite in NL con la maglia del Ginevra, come sostituto di qualche infortunato, ma soprattutto nella scorsa stagione – la seconda con l’Ajoie – si è rivelato assolutamente all’altezza della situazione nella massima serie.
Sempre tenendo conto che gioca nella squadra meno dotata tecnicamente di tutta la lega, il canadese ha messo a segno 18 reti, trovate sì con un buon bagaglio tecnico ma anche facendo leva su un carattere molto forte e competitivo.
Quanto possa essere decisivo per i giurassiani lo si è visto anche nello spareggio contro il La Chaux-de-Fonds, quando quasi da solo ha scardinato la difesa avversaria ribaltando una situazione potenzialmente molto pericolosa. È atteso alla difficile conferma, ma di sicuro non vorrà più essere descritto come una bella sorpresa.
9. DARIO SIMION
Uno dei giocatori più affidabili a tutta pista del campionato svizzero, capace di sfruttare al meglio un fisico possente e di essere decisivo nei momenti che contano. Il valmaggese è esperto in reti pesanti e da trovare in mezzo al traffico dello slot, e il bottino da 17 gol in regular season rimane ancora una volta di prim’ordine.
Negli ultimi playoff è stato di nuovo il migliore per lo Zugo con 9 punti in 11 partite, anche se questo non è bastato a mandare avanti gli ormai ex campioni svizzeri. Quanto possa essere importante per l’economia di ogni squadra Simion lo ha dimostrato anche a livello internazionale, con degli ottimi Mondiali sul piano personale con la maglia della Svizzera, con la quale ha saputo ancora segnare reti importanti e difficili come rientra nelle sue specialità.
8. LINO MARTSCHINI
Il piccolo attaccante dello Zugo negli anni ha dimostrato che la statura può essere solo un numero. Certo, non tutti sono dotati della sua classe e del suo pattinaggio bruciante, ma ancora la stagione scorsa il 30enne ha marcato un’annata da 43 punti, diventando il miglior marcatore nella storia dello Zugo.
Secondo scorer della squadra in assoluto dietro a Kovar, quattro game winning goal, e di nuovo tante reti con i suoi marchi di fabbrica, ovvero lo scatto letale smarcandosi verso la rete o il tiro al volo in power play.
Da quando è tornato in Svizzera ha “bucato” solo una mezza stagione, mantenendo l’invidiabile media di 0,82 punti a partita nei 500 e rotti incontri giocati, restando un punto fermo della squadra di Tangnes. Se ne parla poco a volte, ma lui è sempre lì sul tabellino.
7. TYLER MOY
L’attaccante del Rapperswil è stato la grande sorpresa della scorsa stagione, ma dopo aver solo mostrato a sprazzi il suo potenziale senza aver mai trovato la giusta collocazione a Losanna e Ginevra, nella squadra sangallese ha finalmente scritto una nuova pagina di carriera.
Scopertosi come terminale letale nel power play dei Lakers, lo svizzero-statunitense ha messo a segno ben 24 reti, 12 in superiorità e 5 game winning goal, adattandosi alla perfezione nella macchina ben oliata da coach Stefan Hedlund.
Inizialmente un po’ monodimensionale, Moy ha imparato a giocare molto più a tutta pista e sfruttare anche il fisico, diventando un attaccante più completo di quello che possa sembrare. E che magari avrebbe pure fatto comodo alla Nazionale di Patrick Fischer.
6. NIKO OJAMÄKI
L’ottimo colpo del Kloten ha portato nella rosa degli aviatori un’ala destra pura dal grande “scoring touch”, andando a formare di nuovo la coppia che con Miro Aaltonen aveva fatto sfracelli in KHL e confermato l’affiatamento anche in Nazionale.
Ojamäki è stato grande protagonista del doppio trionfo del Tappara Tampere sia in campionato finlandese che in Champions Hockey League, segnando un totale di 28 reti nelle due competizioni, e in Liiga è stato il miglior marcatore in power play.
Veloce e capace come pochi di leggere il gioco, il 28enne (che si è già messo al collo anche un oro olimpico e uno mondiale) è stato pure il miglior marcatore in fatto di reti nella sua unica stagione in KHL, e grazie al suo one timer e la capacità di smarcarsi nelle posizioni migliori per tirare a rete rappresenta il prototipo del classico attaccante letale e sfuggente di scuola finlandese.
5. MATEJ STRANSKY
Il ceco del Davos è il power forward per eccellenza della National League, dominatore fisico dello slot, “esca” alle assi per gli avversari e scorer implacabile grazie alla sua capacità di tiro. Una prima stagione proveniente dall’Extraliga con 26 reti, 25 in quella scorsa, tanto per rimarcare l’affidabilità e la regolarità di rendimento dell’armadio grigionese.
Un giocatore complementare che però sa fare reparto da solo, e in quanto all’essere decisivo basti pensare che delle 51 reti messe a segno fin qui in regular season ben 11 si sono rivelate dei game winning goal. Con lui in rosa si parte decisamente con delle grandi certezze.
4. CHRIS DIDOMENICO
Gestire la sua personalità non è sempre facile (chiedere a Toni Söderholm per informazioni) ma tutto ciò che esce dal suo carattere focoso è spinto da una mentalità competitiva come poche ancora ne esistono.
Nonostante le difficoltà e i colpi di testa, da Berna se ne va dopo la sua miglior stagione a livello di reti da quando è in Svizzera (23) e in pochissimi altri hanno saputo eguagliare il suo rendimento di stagione in stagione, equivalente a 0,96 punti a partita.
Il suo problema si pone quando sfoga le frustrazioni dell’ambiente in colpi di testa plateali, ma chi ha saputo gestirlo in passato – proprio come Dubé che lo ha riportato al Gottéron – si è sempre trovato per le mani un attaccante fortemente decisivo e spesso devastante.
3. JONATHAN ANG
In pochi alla vigilia della scorsa stagione avevano veramente realizzato di che classe fosse dotato il canadese del Kloten, ingannati da un percorso che lo ha visto passare anche da Turgovia prima di salire in National League con gli aviatori. Una trafila inusuale per un giocatore della sua caratura, che in gioventù era destinato ad altri palcoscenici, come dimostrato anche dai 50 punti messi a segno nella sua prima stagione nella massima lega.
Pattinatore agile e instancabile, dotato di forza fisica e baricentro basso, Jonathan Ang è uno degli attaccanti più sfuggenti e difficilmente marcabili della lega, che unisce tutto questo a classe sopraffina e una testa sempre alta alla ricerca dei compagni, con uno stile e una postura che ricordano quelle di Roman Cervenka. Giocatore tra i più decisivi per l’economia della sua squadra e i più accattivanti da ammirare sul ghiaccio.
2. JESPER FRÖDEN
Partito il deludente francese Alexandre Texier e con qualche attaccante svizzero un po’ in là con gli anni, il colpo firmato dai Lions è rappresentato dalla completa ala svedese. Fröden andrà oltretutto a riempire la casella vuota delle ali “right” nel top six dello ZSC, presentandosi come uno dei giocatori di più alto livello della rosa.
Grande pattinatore, lo svedese non si è imposto in NHL, ma arriva sulla Limmat nel pieno degli anni, portando duttilità, grande senso offensivo, capacità di tiro rapida e responsabilità anche difensiva, uscendo da una stagione da 25 reti in AHL. Un giocatore dal carattere molto competitivo che dovrà colmare quelle lacune emerse nelle scorse stagioni.
1. MARTIN FRK
Si annuncia come un vero e proprio spauracchio per difese e portieri il nuovo attaccante ceco del Berna. Dotato del tiro più potente del mondo dopo aver fatto registrare il record a 175,75 km/h durante l’All Star Game della AHL nel 2020, Frk sa fare male soprattutto in power play, ma è anche capace di muoversi tra gli spazi grazie a un ottimo senso della posizione pur non essendo un grande pattinatore o un giocatore particolarmente fisico.
Ottimo stickhandler, il 29enne ha dimostrato di saper spostare gli equilibri se ben supportato nella sua linea, come dimostrano le 70 reti messe assieme in 125 partite nelle ultime due stagioni di AHL, confermandosi come la migliore ala puramente offensiva fuori dalla NHL.