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HSHS Top Ten: le migliori ali right della NL in vista del campionato 2025/26

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata alle ali right

Il campionato 2025/26 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 9 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo delle ali right.

10. TAYLOR BECK

(Sibir)

Ingaggiato dal Ginevra nell’ottica di essere l’erede di Hartikainen, il possente canadese porterà chili e fisicità nelle zone più calde della pista, il tutto unito a un tiro rapido e potente che gli ha permesso di ottenere 332 punti (112 gol) in 435 partite in KHL.

La sua produttività è sempre stata regolare nel corso degli anni, e le sue prestazioni molto solide, soprattutto in contesti come la lega russa oppure l’AHL. Come nel caso di Hartikainen, i dubbi che si possono avere sono legati a pattinaggio ed esplosività, ma se il suo gioco saprà sopperire a questi aspetti, il Ginevra dovrebbe ritrovarsi in squadra un’ala dal grande impatto.

9. JESPER FRÖDEN

Nel giro di due anni lo svedese è diventato una delle certezze del nostro campionato, anche se a volte il fatto di militare in una squadra fortissima come gli ZSC Lions fa sembrare semplice e scontata la sua grande regolarità di prestazione, caratterizzata lo scorso anno da 49 punti (19 gol) in 61 partite.

Il suo è un gioco completo, caratterizzato da un grande senso offensivo e un tiro molto rapido, unito all’affidabilità difensiva che gli ha permesso di chiudere la stagione con un bilancio totale di +21.

8. LINO MARTSCHINI

Dalla scorsa stagione gli è probabilmente rimasto il cruccio di non essere riuscito a strappare un posto per il Mondiale, ma per il resto Martschini è reduce da un’annata davvero strepitosa, caratterizzata da ben 44 punti (18 gol) in 47 incontri.

Il piccolo attaccante è inoltre capace di distinguersi per giocate dall’alto coefficiente di difficoltà, e questo gli permette di essere letale in zona offensiva e di compensare così una statura modesta, che in NL per lui non è mai stata un problema. A testimoniarlo c’è infatti la statistica che lo ha visto come miglior marcatore svizzero dell’intera lega, con due punti di vantaggio rispetto a Tyler Moy nonostante ben cinque partite giocate in meno.

7. LUCA FAZZINI

L’ultima stagione dell’attaccante ticinese è stata la migliore della sua carriera, ed anche una delle poche note liete di un’annata bianconera da dimenticare. In un contesto di grande difficoltà Fazzini si è dimostrato un grande leader e un esempio da seguire, con grandissima continuità, e il bottino di 39 punti (22 gol, di cui ben sei decisivi) in 52 partite testimonia il livello che ha raggiunto.

Encomiabile per spirito di sacrificio, Fazzini ha preso il comando morale della squadra mantenendo nel contempo un rendimento da attaccante top svizzero, segno di grande maturità e consapevolezza nei propri mezzi, scrollandosi definitivamente di dosso l’ingenerosa etichetta di “attaccante monodimensionale” che aveva un tempo.

6. WALTTERI MERELÄ

(JustPictures)

La prima stagione in Svizzera dell’attaccante finlandese ha perfettamente rispettato le aspettative, mostrando anche il perché l’organizzazione dei Tampa Bay Lightning – se non ci fossero stati i limiti imposti dal cap – lo avrebbe volentieri confermato nella propria rosa allargata.

Merelä con gli orsi ha firmato 47 punti (di cui ben 21 gol) in 52 partite, portando sul ghiaccio un gioco fisico e diretto verso la porta avversaria. È un elemento dalla mentalità vincente, che non si arrende mai, ma che diventa ben più di un “soldato” grazie alle sue capacità tecniche e alla velocità d’esecuzione con cui sa sfruttare le occasioni.

5. CHRIS DIDOMENICO

Gli anni passano anche per l’oggi 36enne attaccante canadese, ma il fuoco che alimenta Chris DiDomenico sembra non spegnersi mai. Nella scorsa stagione era arrivato ad Ambrì a fine ottobre ed immediatamente aveva rappresentato la scintilla capace di dare una svolta al cammino dei leventinesi.

“DiDo” è un elemento trascinante, con il giusto carattere per scuotere l’intero spogliatoio con un’energia e un entusiasmo contagiosi. In 39 partite in biancoblù aveva ottenuto un bottino di 45 punti (12 gol), e con il suo gioco è capace di essere sia un abile playmaker che un letale finalizzatore.

Dovrà trovare delle alchimie tutte nuove dopo la partenza dei suoi compagni di linea dell’anno passato – ovvero Kubalik e Maillet – ma tra le sue qualità c’è anche quella di saper essere efficace praticamente ovunque lo si posizioni.

4. JERRY TURKULAINEN

(PostFinance/KEYSTONE/Walter Bieri )

Il finlandese era stato una delle grandi attrazioni della lega fino al momento del suo infortunio, che a fine dicembre aveva purtroppo messo anticipatamente fine alla sua stagione. Fino a quel momento Turkulainen era in testa alla classifica dei marcatori con un bottino di 38 punti (nove gol) in 30 partite, tra l’altro ottenuti in parte nonostante l’inizio disastroso dell’Ajoie, quando in panchina c’era ancora Wohlwend.

Nella prossima stagione dovrà dimostrare di poter davvero reggere quei ritmi con continuità, ma le premesse per il brillante playmaker finlandese – che a Porrentruy era arrivato con l’etichetta di miglior giocatore della Liiga – sono sicuramente ottime.

3. MALTE STRÖMWALL

Nella sua prima stagione ai Lakers non aveva tradito le aspettative. Strömwall è stato il vero terminale offensivo dei sangallesi, con un bottino di 46 punti (22 gol) in 47 partite, e diverse serate in cui ha fatto reparto quasi da solo con giocate incontenibili.

Ci sono anche state partite in cui è stato un po’ più in ombra, ma nel complesso ha trovato maggiore continuità rispetto a quelli che erano i suoi standard in SHL, e questo lascia ben sperare per un prossimo campionato ancora di grande impatto. A Rapperswil si avrà il compito di trovargli una linea stabile per esprimersi al massimo, dopo i tanti cambiamenti dello scorso anno.

2. MATEJ STRANSKY

(POSTFINANCE/KEYSTONE/Gian Ehrenzeller)

Il possente attaccante ceco, dal suo arrivo in Svizzera nel 2021, rappresenta il power forward per eccellenza della nostra lega, e per il Davos la sua presenza è una grande certezza a tutta pista, soprattutto nel gioco nello slot e lungo le balaustre.

La sua stazza fisica unita all’istinto da scorer puro lo rende un giocatore difficilmente contenibile, e quando può andare al tiro è sempre pericoloso, come testimoniano i 106 gol (e 189 punti) firmati in 236 partite giocate in Svizzera. Nell’ultimo campionato ha segnato ben 24 gol – numero superato solo da Kubalik e Hartikainen – e si è dimostrato efficace con ogni compagno che gli è stato affiancato.

1. JESSE PULJUJÄRVI

L’attaccante finlandese è stato uno dei grandi colpi dell’ultima sessione di mercato, e il Ginevra punta molto su di lui per rilanciare l’entusiasmo e, soprattutto, una squadra sulla carta già ben attrezzata nel recente passato, ma che aveva vissuto una stagione molto difficile.

Puljujärvi ha i numeri per essere uno dei giocatori più forti del campionato, soprattutto se si presenterà in granata con la giusta mentalità dopo la delusione di non essere riuscito a lanciare davvero la sua carriera in NHL.

Il 27enne è un’ala possente che combina velocità e tecnica, mix che lo rende un power forward offensivamente molto difficile da contenere. Nel contesto della NL potrebbe davvero far esplodere le sue capacità realizzative, che nella miglior lega al mondo non aveva saputo mostrare con sufficiente continuità.

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