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HSHS Top Ten: i migliori difensori della NL in vista del campionato 2024/25

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata ai difensori

Il campionato 2024/25 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 17 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo dei difensori.

10. SAMI NIKU

(Laval Rocket)

Reduce da una stagione tribolata in cui i difensori stranieri ingaggiati non hanno saputo dare un contributo tangibile, il Kloten ha puntato su un nome di sicuro rilievo come quello di Niku per dare una nuova spinta al reparto arretrato.

Quello del finlandese è un profilo quasi totalmente offensivo – gli aviatori dovranno dunque ovviare ai loro problemi in retrovia anche in altro modo – ma Niku saprà sicuramente dare una mano importante al powerplay ed in generale in fase di uscita dal terzo e pericolosità offensiva.

Il secco tiro dalla blu è infatti uno dei marchi di fabbri di Sami Niku, che si aggiunge alla sua grande mobilità e pattinaggio. Arriverà in Svizzera con il titolo di difensore più produttivo dell’ultima stagione in Liiga (49 punti in 53 partite), e nelle ultime due regular season ha giocato 107 incontri firmando 91 punti.

9. DEAN KUKAN

(PostFinance/KEYSTONE/Walter Bieri)

Da quando è tornato in Svizzera ha saputo distinguersi sia per una buona produzione offensiva – in 89 partite di regular season ha messo assieme 56 punti – che per la completezza del suo gioco in fase di copertura, ed infatti il bilancio di +18 con appena 8 minuti di penalità della passata stagione ben riassume la solidità che riesce ad assicurare.

Nella difesa degli ZSC Lions è inoltre un elemento che sa distinguersi per personalità e leadership, qualità che porta anche in Nazionale grazie ad un modo di presentarsi sul ghiaccio che ha un chiaro respiro internazionale. Aver militato in NHL ha nel suo caso lasciato un segno molto positivo.

Una volta rientrato in Svizzera è riuscito a migliorare ulteriormente aggiungendo vari spunti offensivi al suo gioco – che oltre oceano raramente poteva accennare – ed ora è sicuramente tra i migliori difensori della lega.

8. VILI SAARIJÄRVI

Nelle ultime due stagioni il difensore finlandese del Langnau è riuscito ad imporsi come uno degli elementi più dinamici ed abili con il disco sul bastone del nostro campionato, tanto da mettere assieme un bottino (37 punti in 50 partite) inferiore solamente a quello di Gunderson e Vatanen.

Efficace sia nella costruzione del gioco che nella gestione della azioni in zona offensiva – oltre ad essere sempre pericoloso in powerplay – Saarijärvi è arrivato anche a disputare il primo Mondiale maggiore in carriera, e c’è la sensazione di poterlo vedere ancora crescere se i Tigers sapranno essere un po’ più solidi rispetto al passato.

7. KLAS DAHLBECK

I difensori difensivi hanno spesso la tendenza ad essere sottovalutati, ma nel corso di una stagione sono proprio i giocatori con questi profili ad essere preziosi ed imprescindibili per le proprie squadre.

È il caso ad esempio dello svedese del Davos, reduce ad un’annata in cui ha assicurato una pulizia di gioco eccezionale (il suo +30 è stato il bilancio migliore della lega) e formato una coppia perfettamente bilanciata con Dominik Egli.

Ma c’è di più, Dahlbeck ha unito un gioco solido e fisico all’eccezionale bottino di mezzo punto a partita (26 punti di cui sette gol ottenuti in 52 incontri), e questo mix lo ha reso di fatto uno dei difensori migliori della lega.

6. THEODOR LENNSTRÖM

(GSHC)

Arrivato a Ginevra con l’etichetta di difensore top a livello europeo e vicino al salto in NHL, lo svedese aveva il difficile compito di far dimenticare il mostro sacro Henrik Tömmernes, ma dopo un anno il giudizio nei suoi confronti non può che essere rimandato all’imminente stagione.

L’annata 2023/24 è infatti stata segnata sin dal principio da degli infortuni per Lennström, con il debutto avvenuto solamente a metà ottobre ed un ritmo che non gli hai mai permesso di macinare gioco per davvero, anche se ha indubbiamente vissuto delle buone serate anche in granata.

A novembre ha poi dovuto osservare un nuovo stop forzato sino a metà febbraio, ed anche se la rientro ha ottenuto numeri incoraggianti – tre gol e sei punti in otto match – è chiaro che il meglio del suo repertorio dobbiamo ancora vederlo. Se la sfortuna non lo frenerà di nuovo – questo non è scontato vista la fragilità mostrata negli ultimi due anni – Lennström potrebbe essere tra i protagonisti della stagione.

5. RYAN GUNDERSON

Quando si guarda al difensore americano c’è sempre il campanello d’allarme relativo all’età che impone una certa cautela nel pronosticare la sua prossima stagione, ma Gunderson ha recentemente dimostrato di non essere ancora frenato dal passare del tempo, ed ecco che allora il 39enne potrà essere ancora una colonna portante del Friborgo.

Nella passata stagione è stato il difensore più produttivo della lega con 39 punti (cinque gol) in 51 partite, il tutto con un bilancio di +19 e la capacità di giocare in media oltre 22 minuti con lucidità.

Schierato sia in powerplay che nelle fasi di penalty killing, Gunderson ha costantemente mostrato anche personalità e leadership, oltre ovviamente a tanta esperienza.

4. TIM HEED

La passata stagione dello svedese non è forse stata al livello del primo eccezionale anno in biancoblù, ma è stato frenato da un paio di infortuni che non gli hanno reso la vita semplice. In generale in contributo di Heed è comunque stato imprescindibile per l’Ambrì Piotta, con un bottino di 29 punti in 45 partite ed un minutaggio complessivo che in tutta la lega è stato inferiore solo a quello del compagno Virtanen (23’49 di media a partita).

Capace di eccellere in entrambi gli special teams, ed in generale di applicare il suo gioco con grande correttezza (solo otto minuti di penalità in stagione), si è distinto anche in termini di tiri bloccati (2.27 a partite, secondo solo a Mirco Müller) e per un gioco a tutta pista. Senza di lui l’Ambrì non ha vinto nemmeno una partita, e questo è un segnale importante.

3. MIKKO LEHTONEN

La prima stagione in Svizzera era stata per lui un po’ al di sotto delle aspettative, mentre in quella passata ha consolidato un gioco che si colloca nel contesto di una squadra molto forte, e che vede distribuiti i compiti difensivi in maniera piuttosto uniforme all’interno del reparto.

Sul fronte offensivo ha confermato un bottino di 30 punti (quattro gol) in 51 partite, ma ciò che maggiormente impressione nel suo gioco è la capacità di trasmettere costantemente una sensazione di totale controllo. Difficile infatti vederlo andare in affanno o difficoltà, e con un bilancio di +28 sull’arco di 51 partite si è dimostrato come uno dei giocatori più solidi del campionato.

Pure lui, come i migliori elementi di questa classifica, è stato impiegato regolarmente sia in powerplay che inferiorità numerica, due esercizi distinti che non è comune saper svolgere a livelli d’eccellenza.

2. SAMI VATANEN

Una volta di più il finlandese ha rappresentato il motore del gioco del Ginevra, prendendosi a carico la squadra in una stagione non semplice dopo la vittoria del titolo e l’addio di Tömmernes, il tutto per giunta reso più complicato dagli infortuni che hanno messo fuori causa Lennström.

Vatanen ha in questo senso confermato di poter essere un giocatore assolutamente dominante, ed anche se qualche sbavatura difensiva non è mancata – ma è parte delle conseguenze per uno stile come il suo – ha sempre assicurato un mix di energia e tecnica che in National League hanno pochi eguali.

La sua media punti di 0.79 a partita è stata la più alta tra i difensori, ed è inoltre stato fondamentale nella corsa al titolo in CHL con 12 punti in 13 partite disputate. Con quasi 23 minuti a partita è stato tra i giocatori più impiegati, dato che acquisisce ancora più spessore se si pensa che non viene schierato in boxplay, ed infatti a 5-contro-5 è stato il giocatore più utilizzato del campionato.

1. JESSE VIRTANEN

Nell’ultimo campionato è stato il vero pilastro dell’Ambrì Piotta, un elemento che ha saputo alzare il livello di un intero reparto che per giocatori svizzeri era considerato tra i meno attrezzati della lega.

Chiamato assieme al compagno Heed a prendere in mano la difesa, a Virtanen sono stati chiesti tanti minuti di ghiaccio – è stato il giocatore più impiegato della lega, l’unico a raggiungere i 24 minuti di media – e lui ha sempre risposto con grande lucidità ed autorità.

Pilastro sia del powerplay che del penalty killing, offensivamente ha dato un contributo maiuscolo segnando più gol di tutti – addirittura 13 – ed il suo bottino di 23 punti primari è stato ai vertici della lega al pari di Saarijärvi. Dalla sua c’è inoltre il primato di 110 bloccati, ben 131 tiri in porta (anche qui secondo solo al connazionale del Langnau) ed una stagione in cui ha contribuito anche alla crescita di Pezzullo.

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