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HSHS Top Ten: i migliori centri della NL in vista del campionato 2024/25

Con l’inizio della stagione che finalmente si sta avvicinando, ecco i migliori giocatori che vedremo sul ghiaccio a partire dal mese di settembre. La concorrenza è serrata in ogni posizione, oggi diamo un’occhiata ai centri

Il campionato 2024/25 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.

In vista del primo ingaggio, in calendario il 17 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della National League, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo dei centri.

10. OULA PALVE

(Ilves)

Bisogna sempre essere cauti con i numeri provenienti dal massimo campionato finlandese, che a volte offrono sorprese e altre grandi delusioni. In quest’ottima Oula Palve è vero che viene da una stagione eccezionale e tre solamente discrete, ma in passato il 32enne aveva già saputo mettere assieme ottimi numeri.

Arrivato a Porrentruy da topscorer della Liiga, Palve si presenta come un elegante playmaker capace però di andare volentieri a rete grazie a un tiro rapido e preciso. Come tutti i neofiti della National League sarà confrontato con un alto livello di competitività, soprattutto giostrando in una formazione come quella giurassiana, ma le sue esperienze all’estero e un’età non più verdissima potranno essergli d’aiuto per limitare l’impatto.

9. DEREK GRANT

Presentatosi come giocatore muscolare da slot e da box play, in pochi la scorsa stagione avrebbero pensato di vedere un impatto del genere da parte dell’esperto ex NHL. Non sono stati solo i 39 punti in regular season a farne un punto fisso e imprescindibile per i Lions, ma guardando le statistiche dei playoff ci si rende conto a che livello è saputo arrivare il canadese sulle piste svizzere.

Impossibile da spostare nei due slot, incontenibile con il disco sul bastone, Derek Grant si è pure inventato reti spettacolari nella fase più calda della stagione, qualificandosi come un vero dominatore dei playoff ed esempio per molti direttori sportivi. In grado di giocare anche all’ala, il possente 34enne si è improvvisamente scoperto come uno degli uomini più importanti e decisivi di una corazzata come quella di Marc Crawford.

8. LUCAS WALLMARK

Non è un giocatore che vedremo pattinare a cento all’ora o fare serpentine tra i compagni, ma lo svedese compensa un pattinaggio forse “solo” nella media con un senso della posizione a dir poco impeccabile.

Mai fuori posizione, Wallmark è uno di quei giocatori che sa fare bene ogni cosa e in ogni zona del ghiaccio, passando da playmaker a primo difensore quando l’occasione lo richiede, rendendosi utile anche in box play.

Negli anni ha forse perso un po’ quel tocco agli ingaggi che ne faceva uno specialista assoluto, ma ora che ha trovato la chimica giusta a Friborgo dopo una stagione di alti e bassi a Zurigo abbiamo capito anche perché sia stato terzo centro in NHL durante il suo periodo agli Hurricanes, basti guardare certe sue giocate di alta classe in combutta con il connazionale Marcus Sörensen.

7. RADIM ZOHORNA

Centro completo e dal fisico impressionante, Zohorna è in Svizzera per cercare di dominare le zone calde del ghiaccio, ma oltre alla sua stazza il ceco porta in dote anche caratteristiche tecniche di un certo livello e un’ottima visione di gioco, oltre a un buon senso del gol.

Cresciuto in patria come giocatore prettamente offensivo, in NHL è stato “ricostruito” come centro two way, e in uno stile come quello della National League potrà sfruttare al meglio tutte queste caratteristiche, pensando soprattutto al clima dei playoff.

Con ottime statistiche anche agli ingaggi e un pattinaggio molto mobile nonostante la statura, Zohorna si presenta sicuramente come uno dei giocatori più interessanti da scoprire dal prossimo settembre.

6. SAKARI MANNINEN

Uno dei grandi eroi del doppio oro Olimpiadi-Mondiali del 2022 si è accasato a Ginevra da una stagione, ma forse non ha ancora mostrato tutto il suo potenziale. Manninen ha già disputato un’ottima stagione, in crescendo verso la fine della regular season, ma forse non ha potuto sfruttare appieno le doti di un Teemu Hartikainen fuori fase.

Oggi, con l’arrivo dell’ex bianconero Markus Granlund, coach Cadieux potrà riformare il terzetto HartikainenManninenGranlund che aveva fatto sfracelli in KHL, e sicuro ne potrà giovare anche il centro 30enne.

La sua leadership, la voglia di combattere su ogni disco e l’intelligenza tattica ne hanno fatto uno dei più duttili e interessanti centri del panorama europeo, tutte qualità che hanno compensato un fisico più limitato. Il suo unico cruccio rimane la riuscita agli ingaggi, ma per il resto promette di essere protagonista nella “Suomi Connection” ginevrina.

5. MICHAEL SPACEK

Il ceco è stato probabilmente il centro che assieme a Kahun ha mostrato di più in termini di visione di gioco e playmaking la scorsa stagione. Dotato di una tecnica di bastone sopraffina e di visione a 360°, Spacek non è un giocatore che va a cercare particolarmente il gioco fisico e in questo contesto risulta quasi un playmaker un po’ “vintage”, ma le sue giocate a favore dei compagni sono spesso inesauribili e sanno arrivare un po’ dal nulla a spaccare la partita.

Ad Ambrì ha imparato anche ad utilizzare maggiormente il suo ottimo tiro al volo e per questo ha sfruttato anche altre zone del ghiaccio dove andare a cercare le giocate o dove creare l’ennesima azione. In maglia biancoblù non è mai stato un mostro nella regolarità di rendimento, ma la prossima stagione in una corazzata offensiva come quella ginevrina potrebbe anche sgravarsi di qualche responsabilità per sfruttare al meglio le sue caratteristiche.

4. DENIS MALGIN

Il figlio d’arte è uno di quei giocatori che basta vederlo toccare il disco per capire che tecnicamente è di un’altra categoria. Topscorer degli ZSC Lions campioni, Malgin negli anni si è trasformato da splendido “solista” in un giocatore capace di produrre non solo punti personali ma anche gioco e spazi per i compagni, senza mai lasciare però i tifosi privi di giocate tecniche di altissimo livello.

Non è infatti un caso che il 27enne sia stato l’attaccante più utilizzato da Marc Crawford nella stagione del titolo svizzero, confermando come la maturità dell’ex NHL sia finalmente arrivata al suo massimo, mantenendo nel contempo una grande produttività di reti e assist in maniera molto regolare.

3. DOMINIK KAHUN

(PostFinance/KEYSTONE/Peter Schneider)

Il miglior assistman del campionato sorso si ripresenta al cancelletto di partenza confermandosi uno dei giocatori di più grande classe e visione di gioco della National League.

Frenato dagli infortuni nella sua prima parte di carriera elvetica, il tedesco è il vero faro del gioco degli orsi, capace di tirare fuori dal nulla giocate incredibili sia a parità numerica che in power play. Forse più limitato di altri sul piano fisico, Kahun sa eludere le difese grazie al senso della posizione e alla capacità di muovere e giocare il disco in maniera rapidissima per anticipare gli avversari.

Decisivo come pochi in campionato, la scorsa stagione ha messo a segno ben cinque game winning goal, di cui ben tre all’overtime, esercizio in cui si esalta parecchio grazie agli ampi spazi e alla sua visione di gioco.

2. ANTTI SUOMELA

Giocatore estremamente tecnico, completo e dotato di grande senso offensivo, Suomela non ha saputo ripetere i numeri straordinari della sua ultima stagione in Svezia, ma nella realtà di National League è diventato un giocatore più equilibrato e con il passare del tempo sempre più utile e decisivo per il Losanna.

Il suo famigerato tiro di polso ha colpito in maniera discreta durante la regular season, ma il finnico ha saputo sempre di più tirare fuori giocate al servizio dei compagni con un crescendo di rendimento fino a degli ottimi playoff dove è stato un trascinatore fino alla finale persa con lo ZSC Lions.

Responsabilizzatosi anche nel gioco difensivo e con ottime statistiche agli ingaggi, il 30enne si ripresenta alla nuova stagione come uno dei giocatori più completi del campionato.

1. CALVIN THÜRKAUF

È piuttosto impressionante osservare la progressione del capitano bianconero da una stagione all’altra, trasformatosi da grande promessa a MVP dell’ultima annata di National League.

Il 27enne racchiude tutto ciò che si può chiedere a un centro moderno, ossia fisicità, pattinaggio potente e dinamico, capacità di essere decisivo e dominante in ogni zona del ghiaccio e situazione di gioco, oltre ad essere quasi impossibile da contenere quando lanciato a gioco aperto.

Incredibilmente regolare nel suo rendimento, la scorsa stagione non ha praticamente “bucato” più di due o tre partite, mantenendo una media punti altissima che solo Marcus Sörensen e il fido compagno Daniel Carr hanno saputo superare. Non da ultimo la C di capitano ha smosso tutta la leadership di un giocatore che si è calato con tutto sé stesso nella realtà bianconera, facendone un trascinatore esemplare per tutti i suoi compagni.

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