Il campionato 2023/24 si avvicina finalmente a grandi passi, ed anche in questa stagione lo spettacolo si annuncia imperdibile, con tanti nuovi giocatori che hanno alzato ulteriormente il livello della lega.
In vista del primo ingaggio, in calendario il 13 settembre, abbiamo selezionato le individualità di maggior spicco della NL, con l’obiettivo di individuare quelli che si pensa saranno i migliori giocatori per ogni posizione. Oggi parliamo dei centri.
10. JUHO LAMMIKKO
Centro di lavoro ma portato anche alla finalizzazione, l’ex NHL ha vissuto subito una prima stagione positiva in Svizzera, andando forse anche aldilà di certe aspettative. Il bottino di 24 reti salta subito all’occhio, tra le quali ci sono 5 game winning goal, e approfittando anche di una stagione sotto tono degli altri stranieri dei Lions ha terminato la regular season da topscorer della squadra, con una riuscita al tiro del 18,3%, una cifra forse difficilmente replicabile.
Tra i giocatori che meno hanno subito il cambio di allenatore tra Grönborg e Crawford, Lammikko ha sempre mantenuto un’andatura regolare, mostrandosi a suo agio nei contesti fisici e nel dominare lo slot grazie al suo fisico, utilissimo anche nelle situazioni di box play. Capace di sacrificarsi in difesa e di bloccare anche 51 tiri, rimane sotto la media agli ingaggi, dove ha mostrato solo il 50% di riuscita.
9. MIRO AALTONEN
Ottimo “regista”, il finlandese del Kloten ha saputo prendere in mano diverse fasi di gioco degli aviatori nella loro nuova stagione in National League, in particolare in power play, esercizio nel quale si è rivelato anche grande finalizzatore con 11 reti.
Non è un giocatore spettacolare o che salta all’occhio per movenze particolari, ma in quanto a visione di gioco e responsabilità a tutta pista si è rivelato uno dei giocatori più importanti nell’economia della squadra zurighese, e dalla stagione alle porte potrà contare anche sull’aiuto del connazionale Niko Ojamäki, con il quale in passato ha già formato in più di un’occasione una coppia micidiale.
Autore anche di 5 game winning goal (migliore della squadra) Aaltonen ha il suo maggior limite nella riuscita agli ingaggi (40%), riuscisse ad alzare la media anche a quella voce sarebbe veramente uno dei più completi del campionato.
8. ARTTU RUOTSALAINEN
Lo scorso autunno ha impiegato qualche settimana a prendere le misure del campionato svizzero, ma una volta calatosi nella sua nuova realtà, il neo bianconero si è imposto come uno dei leader del Kloten e uno degli attaccanti più regolari nel mettere il proprio nome sul tabellino.
Sfuggente e dotato di un’accelerazione bruciante sui pattini, il finlandese dispone di un bagaglio tecnico offensivo di alto livello, diviso tra tiri al volo in power play e spettacolari movenze nel traffico e a gioco aperto.
Paga ovviamente una statura un po’ limitante sul piano fisico, ma ha imparato negli anni come sfruttare altre qualità per emergere nei contesti più duri, amando particolarmente anche i duelli muscolari. Attaccante in grado di giostrare anche all’ala, a Lugano potrebbe esplodere definitivamente dopo la stagione chiusa in crescendo con il Kloten.
7. MICHAEL SPACEK
Il centro biancoblù si è rivelato come uno dei più abili playmaker del campionato formando una coppia molto fruttuosa con il connazionale Chlapik, ora lontano dalla Leventina. Arrivato dalla Svezia con un buon curriculum, in Svizzera era atteso a un salto ulteriore e per buona parte del campionato scorso il nazionale ceco ha confermato queste premesse, diventando il faro del gioco dell’Ambrì Piotta e occupando anche per alcune settimane il trono di topscorer della lega, terminando la stagione con 50 punti tondi in altrettante partite.
Per diventare a tutti gli effetti un top assoluto manca ancora in aggressività e carattere competitivo paragonato ad altri sopra di lui in questa graduatoria, ma in quanto a mani nobili e visione di gioco sul piano offensivo ha davvero tutto per confermarsi come uno dei migliori creatori di gioco della lega.
6. JAN KOVAR
Passano gli anni ma il suo nome non esce dalle liste dei migliori giocatori di National League e dei migliori centri di sempre del campionato elvetico. Leader naturale, caratterialmente molto forte e “sfacciato”, il ceco incarna alla perfezione il centro tutto fare affidabilissimo e particolarmente abile nelle situazioni di pressione come i playoff o le partite più calde.
Molto potente fisicamente, Kovar mantiene comunque una buona agilità sui pattini nonostante la stazza, amando particolarmente le incurisioni dalle assi o da dietro la porta arrivando nello slot dove sa ancora muovere il disco con grande calma e visione di gioco.
Regolarissimo nel suo rendimento, il capitano dello Zugo sa adattarsi a ogni compagno si trovi al suo fianco, che debba svolgere un ruolo da playmaker o da finalizzatore su di lui si può sempre contare ad occhi chiusi.
5. ANTTI SUOMELA
Il curriculum che il finlandese porta in valigia a Losanna, soprattutto per quel che riguarda l’ultima stagione, è a dir poco impressionante: miglior scorer di SHL con 37 reti, maggior numero di punti, di assist, di game winning goal, premiato come attaccante dell’anno e MVP.
Basterà questo a fare la differenza nel campionato svizzero dopo che certe cifre sono esplose in maniera esponenziale solo nell’ultima stagione giocata dal 29enne? Anche lui è atteso alla difficile prova di National League, ma è assai probabile che lo vedremo tra i migliori marcatori della lega, nonostante come centro appaia di certo un po’ atipico per quello che riguarda lo stile elvetico, portato soprattutto alla fase offensiva, sia in finalizzazione che in playmaking, come d’altronde già mostrato anche nelle sue prime stagioni da professionista in Liiga. Sarà sicuramente uno dei giocatori più attesi al via a settembre.
4. SAKARI MANNINEN
Uno dei grandi colpi di mercato dell’estate, il finlandese Sakari Manninen arriverà in Svizzera con tutti i presupposti necessari per far velocemente dimenticare ai tifosi del Ginevra le magie di Linus Omark.
Eroe finlandese dei Mondiali 2022 con la rete decisiva all’overtime nella finalissima di Tampere (in generale il suo bottino alle ultime due edizioni è stato di 17 punti in 18 partite!), Manninen ha alle spalle quattro stagioni da protagonista in KHL ed un’annata su buoni livelli anche in AHL.
La sua versatilità gli permette di essere impiegato anche all’ala, e con la sua nuova squadra avrà la possibilità di trovare immediatamente l’intesa ideale con i connazionali attaccanti Hartikainen e Filppula. Da lui ci si attendono reti, assist e quella generale leadership che lo hanno reso un vincente nel corso degli anni.
3. DOMINIK KAHUN
Il tedesco di origine ceca è uno dei giocatori più duttili e versatili della lega, capace di ricoprire all’occorrenza ogni posizione in attacco, ma è al centro dove sa rendere al meglio. Nelle sue mani ci sono qualità di playmaker di altissimo livello, sempre al servizio dei compagni ma capace anche di rendersi decisivo personalmente.
Non è un tiratore particolarmente abile, ma la sua capacità di posizionarsi al meglio lo rende pericoloso anche sotto porta e non solo come “regista”, ruolo quest’ultimo che ricopre al meglio in power play, di cui è uno specialista nel far muovere il disco. Nonostante alcuni problemi fisici non indifferenti anche la scorsa stagione è risultato determinante per il Berna, mettendo a segno un punto a partita nel post season, in media perfetta con il bottino ottenuto da quando è arrivato in Svizzera, fatto di 74 punti (26 reti) in 74 incontri.
2. DENIS MALGIN
Il grande ritorno sulla Limmat stavolta ha tutta l’aria di un matrimonio duraturo. Con il suo ingaggio i Lions hanno operato il più grande colpo di mercato tra i giocatori svizzeri e forse tra tutti in generale, portando alla Swiss Life Arena un giocatore non solo spettacolare ma anche estremamente produttivo per un campionato come quello di National League.
Capace di giocare anche all’ala, il 26enne arriva nella squadra di Crawford nel pieno dei suoi anni, portando classe, grandissima visione offensiva e capacità di cambiare ritmo alle partite come pochi altri sanno fare.
Specialista nel dirigere il power play, il figlio d’arte promette – di nuovo – di regalare spettacolo in un hockey che lo ha già visto fare sfracelli con le maglie già dello stesso ZSC e del Losanna, e senza l’ossessione della NHL potrebbe esprimersi a livelli ancora più alti in una squadra che sul piano offensivo si è rinnovata parecchio per quello che riguarda il talento e che dispone di maggior carattere rispetto al passato recente.
1. VALTTERI FILPPULA
C’erano alcuni piccoli dubbi se il finlandese all’età di 39 anni potesse ripetere la sua prima stagione in maglia granata, ma addirittura l’ex NHL ha fatto anche meglio. Ben 51 punti in regular season, 13 nei playoff, mostrando capacità di sacrificio unita a una visione di gioco straordinaria, senza mai un centimetro concesso agli avversari nei duelli fisici.
Uno dei giocatori più intelligenti della National League è pronto a un altro campionato in cui dimostrare – nel caso ce ne fosse ancora bisogno – che per lui la Svizzera non è la pensione dorata ma un’altra tappa della sua carriera dove mostrare tutta la sua classe e la professionalità, che a dispetto dell’età avanzata non manca mai di mettere sul ghiaccio ad ogni cambio. Importantissimo anche in fase di ingaggio, Filppula si è fino a qui dimostrato come uno dei giocatori più determinanti dell’intero campionato.