ZUGO – Non è certo stato un 32esimo compleanno da ricordare per Gregory Hofmann, perlomeno a livello sportivo. Il suo Zugo ha decisamente effettuato una partenza falsa dopo la pausa dedicata alla Nazionale. Una pesante sconfitta casalinga per 1-6 contro il Berna, con ben tre reti incassate tra il 3’08’’ e il 4’31’’.
“C’è delusione. Dovevamo fare qualcosa di meglio, non è stato così e siamo stati giustamente puniti. In fondo non c’è niente da dire, il nostro è stato un inizio catastrofico e non ha funzionato nulla dalla A alla Z”, ha commentato l’attaccante. “Non abbiamo mai trovato il nostro gioco, ora dobbiamo guardare in avanti, è doveroso reagire. Nel weekend avremo due partite per farlo. È tutta una questione di testa”.
Ti fa più arrabbiare l’inizio scellerato o la mancanza di reazione in seguito?
“Onestamente non c’è una cosa che mi fa più arrabbiare dell’altra. È già da un po’ che l’inizio delle nostre partite spesso non è buono e ne abbiamo già discusso. Contro il Berna siamo stati assenti nei primi 5 minuti incassando tre reti davanti al pubblico amico. È inaccettabile. La reazione? Non si è mai fatta sentire perché, come dicevo prima, non abbiamo mai attuato il nostro gioco. Dobbiamo guardarci in faccia, tutti noi. Abbiamo un compito da svolgere sul ghiaccio, siamo tutti responsabili. Dobbiamo imparare da quanto accaduto e fare meglio”.
Sei reduce da diversi seri infortuni nelle ultime stagioni e anche quest’anno hai dovuto saltare qualche partita. Per te, a livello personale, la cosa più importante presumo sia stare bene a livello fisico e poter dunque giocare al 100%…
“Hai assolutamente ragione. È stato un periodo piuttosto complicato. Tu come atleta devi ritrovare la fiducia, il gioco e il ritmo. Ci vuole un po’ di tempo. Io so il mio ruolo qui, devo dare il massimo, crescere quotidianamente. Ogni giorno, ogni allenamento, ogni partita mi sento meglio. So che a livello di potenziale c’è ancora molto da migliorare, ma bisogna farlo step by step. Dopo tanti infortuni bisogna essere umili e fare un passo alla volta. Purtroppo non è possibile bruciare le tappe”.
I tifosi si aspettano il solito Hofmann straripante, quello veloce, con un tiro incredibile. Insomma, il Greg che ti mette i suoi 25-30 gol a stagione, ma attualmente per ovvi motivi non sei al top. È difficile per te a livello mentale gestire questa situazione? Ti pesa questa pressione?
“Sicuramente vuoi dare subito il massimo e sono conscio delle aspettative, ma dall’altra parte, come ho detto prima, lo sport ogni tanto ti dà delle lezioni. Attualmente ci sono cose molto buone nel mio gioco, ma tante altre da migliorare. Il tempo mi ridarà anche le cose migliori. La gente si aspetta tanto, lo so, ed è pure questo fatto che mi ha sempre spinto a fare bene nella mia carriera. Quindi so che tornerò lì, dove voglio, ma devo avere pazienza e fiducia”.
Importante è anche la fiducia dell’allenatore…
“Sì, è così. Inoltre, abbiamo tanti giocatori che possono fare la differenza, disponiamo di una grande squadra, composta molto bene e con talento. Lo Zugo e io abbiamo vissuto tante battaglie, successi e infortuni. Il club sa cosa può aspettarsi da me, io so cosa posso aspettarmi dalla società. Voglio rendere al più presto tutte le mie qualità migliori al club e ridare tutto indietro. Sento tanta fiducia. Ribadisco, devo crescere come giocatore. Quando stai fuori tanto però, l’allenamento è una cosa, la partita è un’altra”.