AMBRÌ – Cresciuto nel settore giovanile dello Zugo, il 20enne attaccante Valentin Hofer ha scelto l’Ambrì Piotta per puntare con decisione al salto in National League. Anche lui sarà uno dei giovani determinati ad impressionare Luca Cereda, con un gioco fisico e diretto che sembra ben sposarsi con la filosofia biancoblù.
“Qui ho trovato un bel gruppo di ragazzi, che mi hanno accolto a braccia aperte. Mi piace molto il Ticino, vivo a Bellinzona e mi sto trovando davvero bene… Non vedo l’ora di iniziare la stagione!”, ha debuttato con entusiasmo Hofer. “C’è tanta competizione per arrivare ad ottenere un posto nella rosa in settembre, dunque anche se siamo appena ad inizio estate voglio andare al massimo in ogni allenamento e mostrare agli allenatori le mie abilità e quello che posso portare sul ghiaccio”.
Hai lasciato Zugo per trasferirti in Leventina, una decisione importante per la tua carriera…
“Sì, sono convinto che trasferirmi ad Ambrì sia stata davvero la decisione giusta per me. Sono un attaccante che ama giocare fisico, ed in questo club trovo una squadra che vuole giocare proprio in questa maniera… Con tanta velocità e senza mai tirarsi indietro nei contrasti e nelle battaglie. Per me tutto questo è perfetto”.
Sembri insomma il prototipo per il gioco di Cereda…
“Vero, ma per ora non ci sono state molte discussioni con lui, penso che queste arriveranno più avanti nella preparazione. Le mie caratteristiche però sono chiare, mi piace giocare fisico, veloce ed ho un buon tiro. Penso di potermi integrare molto bene nel gruppo, ed anche per questo non vedo l’ora di settembre per vedere il contributo che potrò dare. So che in National League tutto è più veloce, ed in questo senso voglio migliorare la mia gestione del puck, leggendo meglio le situazioni di gioco ed acquisendo maggiore abilità nel rallentare le operazioni quando necessario”.
Il tuo obiettivo per la stagione è dunque chiaro…
“Sì, l’obiettivo è sicuramente quello di ottenere un posto tra i 12 attaccanti titolari. Voglio mostrare a staff e tifosi i motivi per cui la squadra dovrebbe avere bisogno di me, sono qui per guadagnarmi un ruolo nell’Ambrì Piotta”.
Lo scorso dicembre eri con la Nazionale ai Mondiali U20, che dopo poche partire erano stati annullati. Partirai con la Svizzera per il torneo che verrà recuperato in agosto?
“No. Ho discusso la cosa con Cereda, che a sua volta ha preso contatto con Marco Bayer, ed assieme abbiamo deciso che per me è meglio rimanere con la squadra ed affrontare preparazione e partite di allenamento con l’Ambrì. In questo modo potrò integrarmi al meglio, e da parte mia questo è anche un modo per sottolineare come voglia davvero essere parte di questo gruppo. Alla fine tutte le parti erano d’accordo, ed inoltre ho già disputato un Mondiale U20 ad Edmonton, dunque in questo momento la cosa migliore era davvero rimanere qui”.
Anche perché, con sei stranieri in squadra, ottenere un posto sarà ancora più difficile…
“È indubbiamente una sfida aggiuntiva. Per i giovani giocatori come me questa decisione rende il percorso un po’ più complicato, perché come stiamo vedendo gli stranieri extra che stanno arrivando in Svizzera sono degli ottimi giocatori. Questo da una parte mi rende felice perché significa che la nostra squadra sarà un po’ più forte, ma per i giovani non c’è molto spazio da ritagliarsi. Questa va presa come una sfida – e sono felice di accettarla – ma sarà dura per tutti e la situazione non è ideale”.