AMBRÌ – È un punto che, per certi versi, può anche andare stretto all’Ambrì Piotta. Specie per quanto visto nell’overtime, porzione di partita nella quale sono stati gli uomini di Luca Cereda a crearsi le migliori occasioni, tra le quali quella capitata sul bastone di André Heim che, dopo aver saltato Noreau, a tu per tu con Flüeler per un soffio non è riuscito ad infilare il game winning goal.
“La sensazione è di aver perso un punto”, ha commentato il numero 44. “Abbiamo giocato un ottimo overtime ma non è bastato, dispiace non essere riuscito a concretizzare quella grande occasione ad inizio del tempo supplementare”.
Eppure, se da una parte a prevalere è lo sconforto, dall’altra l’Ambrì Piotta può guardare al futuro con ottimismo consapevole, con la prestazione di sabato sera, di essersi rimesso sulla buona strada in termini di costanza e di solidità difensiva. “La prestazione è stata ottima sui tre tempi, e questo significa che indubbiamente stiamo lavorando nella giusta direzione. Arrivavamo da un periodo complicato ed essere riusciti a tornare alla vittoria a Zugo e ad aver portato lo Zurigo all’overtime dopo un’ottima partita, significa che la squadra è riuscita a rimettersi in carreggiata. Davanti siamo stati pericolosi ma poco efficaci, dietro abbiamo retto bene agli affondi dei Lions. A mancare è stato il guizzo vincente”.
Anche gli estremi difensori biancoblù hanno fatto la loro parte nell’intenso match della Gottardo Arena, con Conz autore di una prova solida sino all’infortunio, che lo ha costretto a cedere il posto a Ciaccio nel terzo periodo. Dal canto suo l’estremo difensore numero 40, ha risposto presente, risultando decisivo in più di un’occasione. “Benji e Damiano hanno dimostrato di trovarsi in un eccellente periodo di forma. Entrambi sono stati decisivi per portare i Lions all’overtime. Non era facile per Ciaccio entrare a freddo nel terzo periodo, sotto di una rete, e riuscire ad imporsi. Lo ha fatto molto bene, con diversi interventi decisivi che ci hanno dato la carica necessaria per premere sull’acceleratore fino alla fine”.
E a proposito di acceleratore, si tratta della terza partita consecutiva nella quale i biancoblù trovano la via del gol nei primi tre minuti di gioco, sintomo che l’approccio è quello giusto. “Fa parte del DNA della nostra squadra… Il nostro coach vuole che sin da subito si divori il ghiaccio mettendo immediatamente sotto pressione l’avversario, togliendo tempo e spazio. Ci sono poi periodi nei quali il disco entra con maggiore facilità, altri invece dove non ne vuole proprio sapere. Ultimamente, è vero, riusciamo ad essere particolarmente efficaci nei primi minuti e questo è sicuramente d’aiuto perché iniziare una partita in vantaggio alleggerisce la pressione e ti permette di giocare con ancor più energia ed entusiasmo”.
Intanto, col passare delle partite, André Heim si sta imponendo sempre più e forma, con Bürgler e Kneubuehler, il terzetto offensivo più efficace e rodato. Sì, perché i tre giocano insieme dal 15 ottobre, data che coincide con il primo (e al momento unico) successo stagionale dell’Ambrì in un derby.
“Mi ci è voluto un po’ per assimilare il sistema di gioco e ora che l’ho fatto riesco davvero ad esprimermi al massimo del mio potenziale. So cosa vuole il coach da me, io cerco di ripagarlo della fiducia e il tutto è favorito dalla grande intesa che si è sviluppata con i miei compagni di linea. Si tratta ora di continuare a insistere in questa direzione”, ha concluso Heim, premiato a fine partita come miglior biancoblù.