BIASCA – Nel corso della passata stagione l’attaccante André Heim si è rivelato essere uno degli elementi più intriganti sul mercato, con una seconda parte di campionato con il Berna che ha mostrato il reale potenziale del 23enne.
Nelle ultime 28 partite Heim ha fatto registrare 17 punti, ed ora il centro si è trasferito in Leventina per continuare nel suo percorso di crescita. “Le prime sessioni sul ghiaccio sono state davvero dure, pattiniamo molto e vogliamo già costruirci le prime sensazioni positive in vista dell’amichevole di venerdì”, ci ha spiegato il nuovo centro biancoblù.
La scorsa stagione hai fatto tanti passi avanti, ora con l’Ambrì hai la chance di crescere ancora… Quali sono i tuoi obiettivi?
“Semplicemente alzare il mio livello in senso generale e contribuire in maniera ancora più concreta in termini di punti. Voglio essere tra i leader della squadra e guadagnarmi un posto in ogni situazione di gioco, compresi powerplay e boxplay. Sono qui per aiutare la squadra e spero di farlo nella maniera più completa possibile”.
Arrivi ad Ambrì a 23 anni, ovvero in un momento molto importante della tua carriera… Cosa ti ha convinto che questa fosse la scelta giusta?
“Il fatto che l’Ambrì fosse la scelta giusta per me è apparso subito chiaro. Qui trovo un ottimo staff che vuole giocare un hockey che mi piace, e questo è il contesto ideale per chi come me vuole migliorare sotto ogni aspetto e fare un passo avanti nello sviluppo e nella propria carriera”.
Da fine gennaio la tua passata stagione è cambiata, ed hai iniziato a produrre anche diversi punti… Cosa è cambiato?
“Nel mio modo di giocare non è cambiato nulla di particolare, ma a partire da quel periodo ho ricevuto molto più ghiaccio. Con il cambio di allenatore ho ricevuto nuove opportunità, venendo incluso anche negli special teams e con un tempo di gioco sempre attorno ai 15 minuti… Questo ha fatto una grande differenza, ho avuto modo di esprimermi e si sono visti i primi risultati rispetto all’inizio della stagione”.
Pensando all’hockey di Cereda, il tuo profilo sembra ideale…
“Sì, lo penso anch’io. Sui pattini sono piuttosto veloce, anche se devo ancora lavorare sulla mia esplosività nei primi due metri, ma credo di avere le caratteristiche giuste per giocare il sistema che Cereda vuole portare sul ghiaccio”.
La scorsa stagione per te era arrivata anche la chiamata in Nazionale. Non sei arrivato fino al Mondiale, ma è stato comunque un momento importante…
“Indubbiamente è stato un fattore significativo nella mia passata stagione. Nel campo che si è svolto a Cham ho cercato di mostrare il mio miglior hockey, dunque spero di essere nella mente di Fischer quando penserà alle squadre del futuro!”.