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Interviste

Hedlund: “Per me è stato un match speciale, la squadra lavora duro e ora stiamo progredendo”

L’associate coach dopo il successo a Rapperswil: “C’è uno staff nuovo, ci sono tanti nuovi giocatori, serve un po’ di adattamento. Abbiamo fornito una prestazione solida sui 60 minuti, la vittoria è meritata”

(Photobrusca & Luckyvideo)

RAPPERSWIL – L’associate coach bianconero Stefan Hedlund è decisamente soddisfatto al termine della vittoria ottenuta a Rapperswil, su un ghiaccio che lui conosce molto bene dopo aver allenato i Lakers per diverse stagioni.

“Credo che stiamo progredendo a poco a poco, partita dopo partita. Già contro il Losanna avevamo disputato una buona prova, le statistiche erano dalla nostra parte. La squadra lavora duro, anche a Rappi c’è stata una prestazione solida sui 60 minuti. C’è uno staff nuovo, ci sono tanti nuovi giocatori, serve un po’ di adattamento. Sono semplicemente contento per i ragazzi che si sono meritati la vittoria con il loro impegno”.

Ha impressionato in particolar modo la gestione del vantaggio nel terzo tempo, non avete praticamente mai rischiato…
“Sono d’accordo con te, abbiamo pattinato molto, siamo stati attivi, non abbiamo concesso molte chance al Rapperswil. Quando perdi un po’ di partite magari diventi vulnerabile, sono quindi felice di come i ragazzi abbiano affrontato l’ultima frazione”.

Parlando dei singoli, si è visto un ottimo Sgarbossa durante il weekend, questa per lui è la via da seguire…
“Penso proprio di sì. Abbiamo un paio di giocatori che provengono dal Nordamerica, non è evidente adattarsi alla superficie di ghiaccio più grande. Necessitano di un po’ di tempo per entrare nei sistemi di gioco. Questi ragazzi lavorano quotidianamente in modo duro e migliorano costantemente, giorno dopo giorno. Sgarbossa ha giocato molto bene contro il Losanna e pure bene a Rapperswil”.

Per te e Steinmann è stata una serata sicuramente speciale, tornare qui a Rappi per la prima volta. Quando eri a Ginevra, se non sbaglio, non eri mai venuto qui…
“Hai ragione. È stato tutto speciale. Questo club significa molto per me. L’intera società, la città e i tifosi si sono sempre presi cura di me e della mia famiglia in maniera splendida. Dopo è chiaro, una volta iniziato il match pensi solo al tuo team attuale e vuoi vincere. Sono contento della vittoria, ma non per me, bensì per i giocatori e i fan”.

Eri più nervoso del solito?
“Non penso, forse più eccitato del solito, più caldo… Ho alzato un pochettino di più la voce con i giocatori rispetto al solito”.

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