LUGANO – L’Hockey Club Lugano è stato informato nei giorni scorsi dalla Sezione Reati contro l’Integrità delle Persone della Polizia Cantonale in merito all’apertura di un procedimento penale nei confronti di una persona che tra il 2004 e il 2012 ha operato quale volontario anche nel Club bianconero come aiuto allenatore della Sezione Giovanile.
In un contesto particolarmente delicato come quello di una società sportiva in cui oltre 400 ragazzi tra i 4 e i 20 anni praticano quotidianamente l’hockey su ghiaccio, la notizia ha particolarmente colpito e turbato tutti coloro che hanno a cuore la sana crescita sportiva ma soprattutto umana dei ragazzi.
La collaborazione a titolo di volontariato tra l’Hockey Club Lugano e l’indagato si era interrotta nel 2012 per motivi che nulla hanno a che fare con i fatti dell’attuale procedimento penale.
La società bianconera si è immediatamente messa a disposizione delle autorità inquirenti. Nel contempo ha subito convocato le famiglie dei ragazzi minorenni che giocano tuttora nell’HCL che nel corso degli anni hanno avuto la persona indagata come aiuto allenatore per una riunione informativa alla presenza di una rappresentanza della Polizia Cantonale e della direttrice dell’ASPI (Fondazione della Svizzera Italiana per l’Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell’Infanzia), Dr. Med. Myriam Caranzano-Maître.
Per queste famiglie, come pure per quelle dei ragazzi che non sono più attivi in seno al club, l’Hockey Club Lugano ha inoltre predisposto un servizio di sostegno attivo da subito tramite l’ASPI (raggiungibile al numero telefonico 091/943.57.47 oppure all’indirizzo email [email protected]) ed è inoltre in grado di fornire le coordinate per un’eventuale consulenza legale e i contatti con gli inquirenti della Sezione dei Reati contro l’Integrità delle Persone della Polizia Cantonale.
Per garantire il corretto svolgimento delle indagini e a tutela di tutte le persone coinvolte, non verranno rilasciate ulteriori informazioni.